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Classifica Libri CATEGORIA (E SOTTOCATEGORIE)
Società

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Libri in questa classifica: 1402

Pagina 11 di 141

Posizione in classifica: 101

KL
Storia Dei Campi Di Concentramento Nazisti

Nikolaus Wachsmann

Società - Ideali politici

KL<br>Storia Dei Campi Di Concentramento Nazisti
Migliore libro dell'annio per il wall street journalmiglior libro di stroia per kirkus revieus «uno studio monumentale, il frutto di un alvoro prodigioso, con un dolente senso di umanità e ricchi dettagli; ma soprattutto wachsman riesce a rendere palpabile l'inimmaginabile: ed è il suo più grane risultato. » - the new york times review «un libro definitivo. Un lavoro di sintesi con straordinari ritratti di singoli esseri umani. » - the wall street journal nel marzo del 1933, appena due mesi dopo la presa del potere da parte di hitler, heinrich himmler, il nuovo capo della polizia di monaco, diede l'annuncio di aver scelto una fabbrica in disuso nei pressi di dachau per farne un campo di concentramento per i prigionieri politici. Poche settimane dopo, le ss presero il controllo del posto, un capannone circondato da filo spinato, in grado di contenere non più di 223 prigionieri. Dopo questo modesto inizio, il sistema dei campi di concentramento crebbe fino a diventare un vastissimo panorama di terrore, che comprendeva 22 campi principali e l. 200 satelliti sparsi tra la germania e l'europa controllata dai nazisti. All'inizio del 1945 i campi tedeschi contenevano circa 700. 000 persone provenienti da tutta europa. Lì morirono due milioni di uomini. In questo libro, lo storico tedesco nikolaus wachsmann ricostruisce la storia del sistema dei campi di concentramento tedeschi, le violenze, gli abusi, i massacri, facendo rivivere un'epoca atroce attraverso le vicende di quanti vi furono rinchiusi e lì tragicamente morirono.
Punteggio: 975
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 19/01/2025

Posizione in classifica: 102

Chi Ha Paura Muore Ogni Giorno
I Miei Anni Con Falcone E Borsellino

Giuseppe Ayala

Società - Militanti politici

Chi Ha Paura Muore Ogni Giorno<br>I Miei Anni Con Falcone E Borsellino
Sono passati quindici anni dalla terribile estate che, con i due attentati di punta raisi e di via d'amelio, segnò forse il momento più drammatico della lotta contro la mafia in sicilia. Giovanni falcone e paolo borsellino restano due simboli, non solo dell'antimafia, ma anche di uno stato italiano che, grazie a loro, seppe ritrovare una serietà e un'onestà senza compromessi. Ma per giuseppe ayala, che di entrambi fu grande amico, oltre che collega, i due magistrati siciliani sono anche il ricordo commosso di dieci anni di vita professionale e privata, e un rabbioso e mai sopito rimpianto. Ayala rappresentò in aula la pubblica accusa nel primo maxi-processo, sostenendo le tesi di falcone e del pool antimafia di fronte ai boss e ai loro avvocati, interrogando i primi pentiti (tra cui tommaso buscetta), ottenendo una strepitosa serie di condanne che fecero epoca. E fu vicino ai due magistrati in prima linea quando, dopo questi primi, grandi successi, la reazione degli ambienti politico-mediatici vicini a cosa nostra, la diffidenza del csm e l'indifferenza di molti iniziarono a danneggiarli, isolarli. Per la prima volta, ayala racconta la sua verità, non solo su falcone e borsellino, che in queste pagine ci vengono restituiti alla loro appassionata e ironica umanità, ma anche su quegli anni, sulle vittorie e i fallimenti della lotta alla mafia, sui ritardi e le complicità dello stato, sulle colpe e i silenzi di una sicilia che, forse, non è molto cambiata da allora.
Punteggio: 974
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 21/08/2024

Posizione in classifica: 103

Le Figlie Perdute Della Cina

Xinran

Società - Documenti giornalistici

Le Figlie Perdute Della Cina
'hai mai sistemato una bambina? ' chiede insistente una contadina del villaggio alla giornalista xinran, durante un'intervista. La giovane sposa di campagna sa bene che è suo dovere dare alla luce un maschio, ed è convinta che ogni donna, come lei, quando mette al mondo una femmina sappia altrettanto bene cosa fare: deve trovare il modo di 'sistemare' la bambina, di sbarazzarsi di lei. Deve, suo malgrado, abbandonarla. L'abbandono delle bambine appena nate era, ed è tuttora, una pratica tristemente diffusa in cina, e non solo nelle zone rurali, ma anche nel resto del paese, complici le ristrettezze economiche e una legge sulla pianificazione delle nascite che per anni ha imposto a ogni famiglia un figlio solo. Alle bambine più fortunate il destino ha riservato l'amorevole accoglienza di una famiglia adottiva in un paese occidentale. Per molte altre nascere femmina ha significato essere brutalmente uccise appena venute al mondo. Grazie a un lavoro di ricerca e di inchiesta durato anni, xinran dà finalmente voce al silenzioso dolore delle donne cinesi che hanno abbandonato le proprie neonate sulla strada di una città, fuori da un ospedale o da un orfanotrofio o sulla banchina di una stazione, offrendoci uno spaccato della cina odierna per molti aspetti inedito, e al tempo stesso narrandoci una storia fatta di drammi e di speranze ritrovate, una storia capace di lasciare il segno.
Punteggio: 973
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 06/12/2021

Posizione in classifica: 104

Seppellite Il Mio Cuore A Wounded Knee

Dee Brown

Società - Fenomeni sociologici

Seppellite Il Mio Cuore A Wounded Knee
1860-1890: è il trentennio della «soluzione finale» del problema indiano, con la distruzione della cultura e della civiltà dei pellerossa. In questo periodo nascono tutti i grandi miti del west, un'epopea a esclusivo beneficio degli uomini bianchi. I racconti dei commercianti di pellicce, dei missionari, dei cercatori d'oro, delle giacche blu, degli avventurieri, dei costruttori di ferrovie e di città stendono una fitta coltre che nasconde la versione indiana sulla conquista del west. I pellerossa costituivano l'antistoria, l'ostacolo al trionfo della nuova civiltà; per di più non sapevano scrivere nella lingua dei bianchi. Eppure la loro fievole voce non è andata perduta del tutto: alcuni ricordi hanno resistito al tempo in virtù della tradizione orale o per mezzo delle pittografie; dai verbali degli incontri ufficiali è possibile desumere illuminanti testimonianze; nelle rarissime interviste raccolte da giornalisti sono reperibili suggestive ricostruzioni di celebri e sanguinosi avvenimenti; e da sperdute pubblicazioni dell'epoca l'opinione dei pellerossa è potuta giungere fino a noi. Dee brown ha raccolto queste fonti, le ha sottoposte a un esame critico, ha steso la narrazione. Per la prima volta, attraverso il suo lavoro di storico, a parlare sono i pellerossa, dai grandi capi agli oscuri guerrieri, che narrano come venne distrutto un popolo e il mondo in cui viveva.
Punteggio: 973
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 04/01/2025

Posizione in classifica: 105

Pape Satàn Aleppe
Cronache Di Una Società Liquida

Umberto Eco

Società - Documenti giornalistici

Pape Satàn Aleppe<br>Cronache Di Una Società Liquida
Crisi delle ideologie, crisi dei partiti, individualismo sfrenato. Questo è l'ambiente - ben noto - in cui ci muoviamo: una società liquida, dove non sempre è facile trovare una stella polare (anche se è facile trovare tante stelle e stellette). Di questa società troviamo qui i volti più familiari: le maschere della politica, le ossessioni mediatiche di visibilità che tutti (o quasi) sembriamo condividere, la vita simbiotica coi nostri telefonini, la mala educazione. E naturalmente molto altro, che umberto eco ha raccontato regolarmente nelle sue bustine di minerva. È una società, la società liquida, in cui il non senso sembra talora prendere il sopravvento sulla razionalità, con irripetibili effetti comici certo, ma con conseguenze non propriamente rassicuranti. Confusione, sconnessione, profluvi di parole, spesso troppo tangenti ai luoghi comuni. 'pape satàn, pape satàn aleppe', diceva dante nell'inferno (vii, 1), tra meraviglia, dolore, ira, minaccia, e forse ironia.
Punteggio: 972
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 08/08/2024

Posizione in classifica: 106

Il Mulino Di Amleto
Saggio Sul Mito E Sulla Struttura Del Tempo

Giorgio De Santillana

Società - Filosofia della religione

Il Mulino Di Amleto<br>Saggio Sul Mito E Sulla Struttura Del Tempo
Il mulino di amleto è uno di quei rari libri che mutano una volta per tutte il nostro sguardo su qualcosa: in questo caso sul mito e sull'intera compagine di ciò che si usa chiamare 'il pensiero arcaico'. Cresciuti nella convinzione che la civiltà abbia progredito 'dal mythos al logos', ci troviamo qui di fronte a uno sconcertante spostamento di prospettiva: anche il mito è una 'scienza esatta', dietro la quale di stende l'ombra maestosa di ananke, la necessità. Anche il mito 'opera misure', con la precisione spietata: non già le misure di uno spazio indefinito e omogeneo, bensì quelle di un tempo ciclico e qualitativo, segnato da scansioni scritte nel cielo, fatali perché sono il fato stesso.
Punteggio: 971
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 12/10/2021

Posizione in classifica: 107

La Banalità Del Male
Eichmann A Gerusalemme

Hannah Arendt

Società - Militanti politici

La Banalità Del Male<br>Eichmann A Gerusalemme
«le azioni erano mostruose, ma chi le fece era pressoché normale, né demoniaco né mostruoso. »otto adolf eichmann, catturato in un sobborgo di buenos aires la sera dell'11 maggio 1960, trasportato in israele nove giorni dopo in aereo e tradotto dinanzi al tribunale distrettuale di gerusalemme l'11 aprile 1961, doveva rispondere di quindici imputazioni, avendo commesso,
Punteggio: 970
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 11/01/2025

Posizione in classifica: 108

La Lista Della Spesa
La Verità Sulla Spesa Pubblica Italiana E Su Come Si Può Tagliare

Carlo Cottarelli

Società - Militanti politici

La Lista Della Spesa<br>La Verità Sulla Spesa Pubblica Italiana E Su Come Si Può Tagliare
Carlo cottarelli ha goduto per qualche tempo di grande attenzione mediatica. È stato nominato commissario straordinario alla spending review, dal suo lavoro dovevano arrivare milioni di euro per le esauste casse dello stato italiano, al termine del suo mandato è stato invitato in tutte le televisioni e intervistato da tutti i giornali. A distanza di mesi, cottarelli affida a questo libro le sue riflessioni, i suoi ricordi, le sue diagnosi per cercare di spiegare al grande pubblico uno dei grandi misteri dell'italia: quell'enorme calderone che è la nostra spesa pubblica. Senza tecnicismi ma non tralasciando nulla di importante, cottarelli ci guida nei meandri del bilancio statale, facendoci scoprire man mano il grande meccanismo che regola la nostra vita di cittadini, un meccanismo di cui abbiamo solo una vaga percezione, al tempo stesso minacciosa e sfocata. Dove vanno a finire tutti i soldi che paghiamo con le tasse? Davvero spendiamo troppo per i servizi pubblici? Perché si finisce sempre a parlare di tagli alle pensioni? Sprecano di più i comuni, le regioni o lo stato centrale? Perché tutti i politici dicono che taglieranno gli sprechi e nessuno lo fa mai? Ma gli altri paesi come fanno? Un libro per fare le pulci alla macchina statale italiana, al di là dei luoghi comuni e delle polemiche giornalistiche.
Punteggio: 970
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 16/01/2020

Posizione in classifica: 109

Profugopoli
Quelli Che Si Riempono Le Tasche Con Il Business Degli Immigrati

Mario Giordano

Società - Filosofia della religione

Profugopoli<br>Quelli Che Si Riempono Le Tasche Con Il Business Degli Immigrati
Profugopoli è un fiume di denaro che significa potere, migliaia di posti di lavoro, tanti voti. E che fa gola a molti perché, come è noto, «gli immigrati rendono più della droga». La società che organizza corsi per buttafuori e addetti alle pompe funebri ed è controllata dal noto paradiso fiscale dell'isola di jersey. L'ex consulente campano che con gli immigrati incassa 24. 000 euro al giorno e gira in ferrari. La multinazionale francese dell'energia. E l'arcipesca di vibo valentia. Ecco alcuni dei soggetti che si muovono dietro il grande business dei profughi: milioni e milioni di euro (denaro dei contribuenti) gestiti dallo stato in situazione d'emergenza. E proprio per questo sfuggiti a ogni tipo di controllo. Dunque finiti in ogni tipo di tasca, più o meno raccomandabile. Si parla spesso di accoglienza e solidarietà, ma è sufficiente sollevare il velo dell'emergenza immigrazione per scoprire che dietro il paravento del buonismo si nascondono soprattutto gli affari. Non sempre leciti, per altro. Fra quelli che accolgono gli stranieri, infatti, ci sono avventurieri improvvisati, faccendieri dell'ultima ora, speculatori di ogni tipo. E poi vere e proprie industrie, che sulla disperazione altrui hanno costruito degli imperi economici: basti pensare che, mentre il 95 per cento delle aziende italiane fattura meno di 2 milioni di euro l'anno, ci sono cooperative che arrivano anche a 100 milioni e altre che in dodici mesi hanno aumentato il fatturato del 178 per cento. Profugopoli è un fiume di denaro che significa potere, migliaia di posti di lavoro, tanti voti. E che fa gola a molti perché, come è noto, «gli immigrati rendono più della droga». Però l'impressione è che mafia capitale, che tanto ci ha indignato, sia solo l'inizio: c'è un pentolone da scoperchiare che non riguarda solo roma, ma tutta italia. Lo ha detto anche il capo dell'anticorruzione raffaele cantone: «temo abusi di un sistema diffuso». Diffuso sì, ma quanto? Leggendo queste pagine ne avrete un'idea. Profugopoli, infatti, vi anticipa gli scandali che stanno per scoppiare, e vi svela ciò che nessuno ha ancora svelato: le coop sospette che continuano inspiegabilmente a vincere appalti, i personaggi oscuri, gli affidamenti dubbi, i comportamenti incomprensibili di alcune prefetture. Come si giustifica, per esempio, che nel nordest si aggiudichi bandi di gara a ripetizione una coop modenese, guidata da uno studente ventiduenne, già segnalata per «gravi inadempienze, poca trasparenza e false comunicazioni»? Tutti gli scandali sono insopportabili. Ma quelli che si fanno scudo della generosità sono i peggiori. E vanno denunciati, in primo luogo per rispetto ai tantissimi volontari perbene: questo libro è dedicato proprio a loro, che ogni giorno tendono la mano al prossimo senza ritirarla piena di quattrini. E che, perciò, non possono essere infangati da chi ha trasformato l'accoglienza in una grande mangiatoia. Perché se i volontari aiutano gli altri è per cercare di guadagnarsi il paradiso. Quello vero, non quello fiscale.
Punteggio: 969
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 14/11/2021

Posizione in classifica: 110

Gli Stregoni Della Notizia
Atto Secondo
Come Si Fabbrica Informazione Al Servizio Dei Governi

Marcello Foa

Società - Analisi dei mass media

Gli Stregoni Della Notizia<br>Atto Secondo<br>Come Si Fabbrica Informazione Al Servizio Dei Governi
I politici sono davvero succubi dei media in una società ossessionata dallo strapotere dell'informazione? In realtà i governi hanno imparato a usare a proprio vantaggio l'apparente supremazia della stampa grazie agli spin doctor, i moderni «stregoni della notizia». In questo saggio, marcello foa aggiorna e amplia il testo del 2006. L'autore spiega come e perché sia possibile orientare e all'occorrenza manipolare l'informazione, spesso all'insaputa degli stessi giornalisti. Ricco di aneddoti e retroscena sui grandi fatti recenti - dalla guerra in iraq a quella in siria, da renzi a macron fino alle fake news - svela con chiarezza le logiche, le tecniche, i trucchi usati dai grandi persuasori al servizio delle istituzioni. Ii libro ribalta con onestà intellettuale molti luoghi comuni sul quarto potere. Un testo per chi vuol capire il ruolo e i misteri del mondo dell'informazione.
Punteggio: 969
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 30/10/2023

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