Yoshie watanabe è vivo. È merito del caso, che da bambino lo ha fatto sopravvivere all'esplosione di hiroshima; o della sua tenacia, che gli ha permesso di restare in piedi per decenni, nonostante le cicatrici. E per fuggire da quelle piú dolorose, quelle che non si vedono, yoshie lascia il giappone quando è ancora un ragazzo. Nessuna città e nessun amore, però, possono guarire le fratture dell'anima. «neuman ci ricorda che la vita è un copione incompleto in cui i personaggi possono appena intuire la trama dalle battute che recitano» - el país «È agli scrittori come neuman che apparterrà la letteratura del ventunesimo secolo» - roberto bolaño frattura è la storia di yoshie, delle donne che lo hanno amato, di un secolo ferito, di un mondo lacerato; ma è anche e soprattutto un canto di resilienza in grado di illuminare la bellezza trascurata delle cose rotte. Il kintsugi è un'antica pratica giapponese che prevede l'utilizzo dell'oro – o di un altro metallo prezioso – per saldare i frammenti di un oggetto rotto. Grazie a queste pregiate riparazioni, l'oggetto rovinato diventa un'opera d'arte. Il kintsugi è la celebrazione delle cicatrici, l'elogio delle linee di frattura. Il signor yoshie watanabe è un uomo anziano, silenzioso, solitario. Anche lui, come un vaso rotto, porta i segni dei soprusi del tempo e della brutalità degli eventi. La sua vita prende una piega drammatica quando è solo un bambino. Sopravvissuto per una concatenazione di banali casualità all'esplosione della bomba atomica di hiroshima prima, e scampato a quella di nagasaki poi, yoshie non ha piú nessuno. Dei genitori, delle sorelle, del giappone in cui ha vissuto fino a quel momento, non rimane altro che un cumulo di ricordi e macerie. Yoshie cresce a tokyo con una coppia di zii, ma appena può lascia il paese e si trasferisce prima a parigi, poi a new york, a buenos aires, a madrid, complice l'assoluta dedizione a un lavoro che gli permette di viaggiare. A scortarlo in quel vagabondare irrequieto non c'è solo la trama di bruciature che gli percorrono la schiena e le braccia: tracce invisibili, ricordi in dissolvenza, una sofferenza senza nome sono il bagaglio piú ingombrante di cui non può disfarsi. E cosí, dopo decenni passati a saldare e spezzare legami tanto intensi quanto effimeri, raggiunta la pensione, yoshie torna a vivere a tokyo, forse nella speranza di riconciliarsi con la sua identità. Ma nel 2011 il terremoto che precede l'esplosione di fukushima lo costringerà a confrontarsi con i fantasmi del passato. A raccontare di yoshie sono violet, lorrie, mariela, carmen, le donne che lo hanno amato, una per ogni città. Le loro versioni si somigliano appena, ma rivelano un'unica storia: quella di un uomo ferito, alla ricerca instancabile dell'oro che possa risanare tutte le fratture di una vita.