Varsavia, 1940. Adam aveva nove anni ed era alto un metro e ventisei; misurare la sua altezza era uno dei passatempi con cui lui e lo zio ingannavano la monotonia della vita nel ghetto. È nel filo spinato che separa quell'isola dimenticata nel cuore della città dal mondo esterno che, all'alba di un gelido mattino d'inverno, viene ritrovato il suo corpo senza vita: nudo, la gamba destra amputata sotto il ginocchio. Poi è la volta di anna, quindici anni: anche lei è stata gettata nel filo spinato, ma a mancarle è la mano destra. In entrambi i casi, nelle parti mutilate la pelle presentava macchie o strane anomalie. La lotta quotidiana per la sopravvivenza non dà il tempo di soffermarsi sulle analogie che legano i due delitti: quando l'orrore è all'ordine del giorno, analizzarne i dettagli è una pratica che può condurre alla follia. Eppure, proprio nei particolari si scorge la strada verso la verità, e solo la ricerca della verità può in qualche modo placare il dolore e il senso di colpa di erik cohen, zio di adam nonché psichiatra nella precedente vita da uomo libero. Quando adam è scomparso, era lui a doverlo tenere d'occhio; è stato lui, dietro tanta insistenza da parte del bambino, che si annoiava in casa, a dargli il permesso di uscire a giocare, facendogli promettere di non allontanarsi dalla strada, neanche se i marziani fossero atterrati sulla sinagoga e avessero chiesto a lui in persona di negoziare un trattato di pace. L'uomo inizia un'indagine personale.
Alcune parole delle sacre scritture sono state lette e rilette per più di duemila anni, eppure sono state quasi sempre fraintese, male interpretate o non comprese fino in fondo. Nella storia solo pochi eletti hanno saputo svelare il mistero di quelle parole. E comprendere che costituiscono in realtà un enigma, risolto il quale si apre davanti ai tuoi occhi un nuovo mondo. In 'the magic', rhonda byrne intende svelare questo sapere, spiegando come trasformare la propria quotidianità grazie a queste conoscenze.
Forse non è stata proprio una grande idea andare a pescare. Con il sole nascosto da nuvole grigie e il fango che incolla i piedi al sentiero, annie, dodici anni, deve dare ragione a suo fratello william, stanco di arrancare in mezzo ai boschi dell'idaho del nord. Ma le cose si mettono ancora peggio perché, in un'area da picnic poco distante, notano quattro uomini con un suv bianco. Nonostante il fragore del torrente alle loro spalle, il rumore degli spari arriva netto come quello di un petardo. Quando uno degli uomini cade a terra, i due fratelli capiscono di aver appena assistito a un omicidio e di essere davvero nei guai, soprattutto perché uno degli assassini si è accorto di loro. Meglio sparire, prima di fare una brutta fine. Il problema, però, è che quegli uomini sanno esattamente chi sono i due ragazzini e dove trovare la madre, che a casa attende con crescente angoscia il ritorno dei figli. Per annie e william sembra non esserci scampo, in una comunità solidale finché non vengono toccati gli interessi privati e in cui è difficile trovare qualcuno di cui potersi fidare. La loro unica speranza è jess rawlins, un cowboy vecchia maniera che, pur consapevole del rischio che corre, sa perfettamente da che parte schierarsi. Perché non può accettare che in quell'angolo di paradiso, tra montagne e laghi incantevoli, non ci sia spazio per la giustizia.
Un identico crudele destino ha segnato la vita delle amanti segrete di benito mussolini e adolf hitler. Claretta petacci e eva braun nacquero lo stesso mese e lo stesso anno, a distanza di pochi giorni, nel febbraio 1912, e nello stesso mese e nello stesso anno, a distanza di pochi giorni (il 28 e il 30 aprile 1945), scelsero di morire accanto ai loro uomini, all'età di trentatré anni. Ma aldilà di queste suggestive coincidenze, ad accomunare la loro sorte è stata soprattutto la speculare vicenda umana che le ha collocate accanto ai due dittatori quali favorite privilegiate, nonché fedeli custodi dei loro più intimi segreti. Claretta incontrò per la prima volta mussolini nel 1932, sulla strada di ostia, all'età di vent'anni (ma cominciò a scrivergli lettere traboccanti di ammirazione quando ne aveva solo dodici). Eva conobbe hitler nel 1929 a monaco, nel negozio di heinrich hoffmann - fotografo personale del führer - presso il quale svolgeva il lavoro di commessa. Bionda, sportiva e di una bellezza quasi acerba, con qualche interesse per il jazz e la moda, eva braun vivrà accanto a hitler per quattordici anni e sarà sua sposa per un giorno soltanto. Mora, avvenente, inguaribile grafomane, attorniata da una cricca di parenti e profittatori che destava preoccupazione nei gerarchi più vicini al duce, claretta petacci seppe gestire con più spregiudicata consapevolezza, ma anche maniacale devozione, il suo legame con il fondatore del fascismo.
Piccolo classico che tratteggia con sofferta onestà la complessità degli affetti familiari, questo romanzo è al tempo stesso un canto all'innocenza spezzata e la straordinaria prova d'autore di un maestro del novecento. «qui tutto è ridotto all'osso, ai sentimenti, alle emozioni. Alle contraddizioni che agitano ogni famiglia» – clara sereni«questo libro non è un'opera di fantasia. È un colloquio dell'autore con suo fratello morto. L'autore, scrivendo, cercava consolazione. » inizia così l'opera più intima di pratolini, dedicata al difficile rapporto con il fratello perduto. Orfani di madre, i due bambini vengono presto separati: vasco resta nell'umile casa paterna, dante cresce nella dimora del barone dove, ribattezzato ferruccio, vive come «in un acquario – senza sbucciature ai ginocchi, senza segreti né scoperte». Ancorati a mondi troppo distanti, divisi da rancori sempre più indicibili, i fratelli restano due estranei. Finché, alla morte del barone, ferruccio deve lasciare il mondo dorato che lo aveva risucchiato per capriccio, e l'argine che ha tenuto separati lui e vasco crolla. Con esiti imprevedibili e drammatici. Piccolo classico che tratteggia con sofferta onestà la complessità degli affetti familiari, il romanzo è al tempo stesso un canto all'innocenza spezzata e la straordinaria prova d'autore di un maestro del novecento.
'non appena in occidente si sparse la voce della prossima uscita della flotta turca, papa pio v decise che quella era l'occasione buona per realizzare un progetto che sognava da tempo: l'unione delle potenze cristiane per affrontare gli infedeli in mare con forze schiaccianti, e mettere fine una volta per tutte alla minaccia che gravava sulla cristianità. Quando divenne sempre più evidente che la tempesta era destinata a scaricarsi su cipro, il vecchio inquisitore divenuto pontefice, persecutore accanito di ebrei ed eretici, volle affrettare i tempi. ' È la primavera del 1570. Un anno e mezzo dopo, il 7 ottobre 1571, l'europa cristiana infligge ai turchi una sconfitta catastrofica. Ma la vera vittoria cattolica non si celebra sul campo di battaglia né si misura in terre conquistate. L'importanza di lepanto è nel suo enorme impatto emotivo quando, in un profluvio di instant books, relazioni, memorie, orazioni, poesie e incisioni, la sua fama travolge ogni angolo d'europa. Questo libro non è l'ennesima storia di quella giornata. È un arazzo dell'anno e mezzo che la precedette. La sua trama è fatta degli umori, gli intrecci diplomatici, le canzoni cantate dagli eserciti, i pregiudizi che alimentavano entrambi i fronti, la tecnologia della guerra, di cosa pensavano i turchi dei cristiani e viceversa.
L'assassinio di john fitzgerald kennedy ha avuto fin dagli anni sessanta una troppo facile verità ufficiale, quella stabilita dalla commissione warren, che identificò in lee harvey oswald l'unico responsabile. Ma la dinamica della sparatoria, le lacune nelle indagini, i poteri coinvolti, spinsero i kennedy a cercare un'altra verità. Per questo vollero una loro controinchiesta che, incredibilmente, fu sostenuta dal generale de gaulle e dai servizi segreti sovietici: ne nacque un dossier in forma di libro, intitolato
Milano, anno del signore 1576. Sono giorni oscuri quelli che sommergono la capitale del ducato. La peste bubbonica è al suo culmine, il lazzaretto maggiore rigurgita di ammalati, i monatti stentano a raccogliere i morti. L'aria è un miasma opaco per il fumo dei roghi accesi ovunque. In questo scenario spettrale il notaio criminale niccolò taverna viene convocato dal capitano di giustizia per risolvere un difficile caso di omicidio. La vittima è bernardino da savona, commissario della santa inquisizione che aveva il compito di far valere le decisioni della corona di spagna sul suolo del ducato di milano. Bernardino aveva ricevuto l'incarico di occuparsi degli ordini ecclesiastici in odore di eresia, come quello misterioso degli umiliati, messi al bando dall'arcivescovo carlo borromeo e desiderosi di vendetta. Contemporaneamente, niccolò taverna deve riuscire a individuare il responsabile del furto del candelabro del cellini trafugato dal duomo di milano. Ma ben presto si accorge che sta seguendo una pista sbagliata perché un altro oggetto, ben più prezioso, è stato sottratto. Nella milano piagata dalla peste e su cui grava l'incubo della santa inquisizione, taverna deve fare appello a tutte le sue sorprendenti capacità investigative per venire a capo di questi casi che rischiano di compromettere la sua carriera e la sua stessa incolumità, ma che conducono anche sul suo cammino la giovane e intrigante isabella, nei cui occhi niccolò ha l'impressione di annegare.
Cinder è abituata alle occhiate sprezzanti che la sua matrigna e la gente riservano ai cyborg come lei, e non importa quanto sia brava come meccanico al mercato settimanale di nuova pechino o quanto cerchi di adeguarsi alle regole. Proprio per questo lo sguardo attento del principe kai, il primo sguardo gentile e senza accuse, la getta nello sconcerto. Può un cyborg innamorarsi di un principe? E se kai sapesse cosa cinder è veramente, le dedicherebbe ancora tante attenzioni? Il destino dei due si intreccerà fin troppo presto con i piani della splendida e malvagia regina della luna, in una corsa per salvare il mondo dall'orribile epidemia che lo devasta. Cinder, cenerentola del futuro, sarà combattuta tra il desiderio per una storia impossibile e la necessità di conquistare una vita migliore. Fino a un'inevitabile quanto dolorosa resa dei conti con il proprio oscuro passato.