Tra le rovine di un anfiteatro, ai margini di una grande città, trova rifugio una strana bambina, che, fuggita dall'orfanotrofio non conosce nemmeno la propria età. Agli abitanti dei dintorni, che la guardano incuriositi, dice di chiamarsi momo. Non passa molto tempo che la bambina si conquista la fiducia e la simpatia di tutti, chiunque abbia un problema va da momo che non dà consigli e non esprime opinioni, si limita ad ascoltare con un'intensità tale che l'interlocutore trova da solo la risposta ai suoi quesiti. Un giorno gli agenti di una sedicente cassa di risparmio del tempo si presentano anche nel microcosmo costituito da momo e dai suoi amici. Tutti cadono nella trappola dei 'signori grigi', e momo deve affrontare da sola la situazione.
Mentre l'inverno incombe sui sette regni, la guerra dei cinque re sembra giunta alla sua conclusione. Con robb stark e tutto il suo esercito del nord annientati, con balon gryjoy inghiottito dalle acque e dalle rocce delle isole di ferro, il giovanissimo, demente joffrey tiene ormai saldamente in pugno il trono di spade. Il suo matrimonio con la splendida margaery, unione che suggellerà l'alleanza tra i lannister di castel granito e i tyrell di alto giardino, è ormai prossimo. Ma l'oscura maledizione gettata sugli usurpatori da stannis baratheon per mano di melisandre, ambigua sacerdotessa delle ombre, arriva a scatenarsi sulla fortezza rossa nel momento più inaspettato.
Un romanzo esotico, sensuale, affascinante e pieno di colpi di scena «alwyn hamilton ha segnato un punto sulla mappa della narrativa fantastica e lo ha fatto suo» – the new york times «una bellissima storia di ribellione» – pierdomenico baccalario, la lettura-corriere della sera «il ritmo narrativo è incredibile, l'azione mozzafiato» – matteo strukul, il venerdì di repubblica ricordai l'ondata di sollievo, gioia e speranza che avevo provato la sera precedente, quando avevo creduto di poter sopravvivere. Ricordai la certezza che avrei visto molte altre albe quando ero andata da jin. Mi chiedevo se mi avrebbe mai perdonata per essere morta dopo avergli detto che non sarebbe successo. Avrei dovuto saperlo, entrambi avremmo dovuto saperlo. Era una guerra. Se sopravvivi a una battaglia, puoi sempre morire nella successiva. Fuggendo dal suo sperduto paesino nel deserto, mai amani avrebbe immaginato di unirsi a una ribellione e tanto meno di prenderne da sola il comando. Ma quando il sanguinario sultano del miraji imprigiona il principe ribelle nella mitica città di eremot, non le rimane altra scelta. Armata solo della sua infallibile mira, della sua intelligenza e dei suoi poteri demdji, amani guida lo sparuto esercito dei ribelli in una missione attraverso le distese implacabili del deserto, per soccorrere i compagni. Ma quando vede proprio coloro che più ama mettere a repentaglio le proprie vite per affrontare gul e soldati nemici, si chiede se davvero è lei la leader di cui hanno bisogno o se invece non li stia guidando tutti alla morte. Amore, vita, morte, queste le parole chiave delle scelte che la aspettano.
Damlo rindgren è un ragazzo sensibile e sognatore, coinvolto in eventi più grandi di lui. Il fato gli ha dato un ruolo. Lo ha costretto a fuggire in territori ostili, a mettere a frutto le sue capacità, comprese quelle che ancora non conosce. Damlo si risveglia a bordo di un carro. È ferito alla testa, ha le mani legate e ricorda solo che la sera prima alcuni suoi coetanei lo hanno inseguito. Cosa è accaduto?
Un romanzo che ci porta alle origini del 'ciclo dei vor' e del personaggio di miles vorkosigan: con la morte dell'imperatore, il pianeta barrayar rischia di piombare nel caos. L'unica speranza di pace è affidata ad aral vorkosigan, che potrebbe diventare lord reggente, ma non tutti sono d'accordo. Infatti, durante un attentato ordito per assassinare aral, sua moglie cordelia e il bambino che lei porta in grembo subiscono gli effetti di un gas teratogeno. È un duro colpo per i vorkosigan, ma cordelia non si arrende e dà, infine, alla luce un piccolo che sarà chiamato miles.
Damlo rindgren è un ragazzo sensibile e sognatore, coinvolto in eventi più grandi di lui. Il fato gli ha dato un ruolo. Lo ha costretto a fuggire in territori ostili, a mettere a frutto le sue capacità, comprese quelle che ancora non conosce. Damlo si risveglia a bordo di un carro. È ferito alla testa, ha le mani legate e ricorda solo che la sera prima alcuni suoi coetanei lo hanno inseguito. Cosa è accaduto?
Dopo aver aiutato il suo re veritas a liberare i sei ducati dalla minaccia dei pirati, fitz chevalier rinuncia al suo passato di assassino di corte e al suo nome e si ritira in un lontano eremo insieme al suo lupo occhi-di-notte e a ticcio, il ragazzo affidatogli da stornella. Presto però riceve la visita di umbra, l'uomo che gli ha insegnato la via per diventare assassino, e che gli chiede di istruire nell'arte l'erede al trono dei sei ducati, il principe devoto. Seppur combattuto, tom rifiuta. Ma il mondo del passato irrompe ancora nella sua vita: il giovane principe dutiful è scomparso alla vigilia di un matrimonio fondamentale per la sua dinastia, e sarà lui a doverlo ritrovare, anche se la sua missione sembra una vera follia.
Pochi mesi dopo la morte della madre, l'undicenne vaelin al sorna viene portato da suo padre alla casa del sesto ordine, una confraternita di guerrieri devoti alla fede, che diventerà la sua nuova famiglia. Sulle prime il ragazzo si sente tradito dal proprio genitore, ma la sua tempra forte lo aiuta ad affrontare l'addestramento severo e le terribili prove a cui tutti i membri dell'ordine vengono sottoposti. Ma per vaelin e i suoi fratelli, diventati temibili guerrieri, il futuro ha in serbo molte battaglie in un regno dilaniato da dissidi e il cui sovrano nutre mire di espansione. E tra segreti e complotti, il giovane dovrà fare i conti con la sua voce interiore, un canto misterioso che lo guida, lo avverte del pericolo, lo rende immune alla fatica, sensibile alle voci della foresta. Il canto è un dono del buio, può ardere o spegnersi, non proviene da nessuna parte e non può essere insegnato: solo occorre affinarne il controllo, esercitarlo, perfezionarlo. Il canto è vaelin stesso, il suo bisogno, la sua caccia. E presto gli rivelerà che la verità può tagliare più a fondo di ogni spada.
Il protagonista di 'l'apprendista assassino' sta crescendo. Fitz non è più un ragazzino inesperto: gli si legge in volto il sangue del padre. È sopravvissuto alla sua prima pericolosa missione come assassino del re e ora, sofferente e amareggiato, sogna di rompere la promessa fatta a re sagace, rimanendo nel lontano regno delle montagne. Ma l'amore mai dimenticato per molly e la visione di eventi tragici lo riconducono alla corte di castelcervo, fra i mortali intrighi della famiglia reale dei lungavista. In questo secondo romanzo della trilogia, robin hobb conduce i suoi eroi nell'oscurità del male e lungo il cammino sempre più difficile delle scelte e del sacrificio individuali. Fitz non è solo un adolescente inquieto, ma il ritratto duro e tormentato di un assassino impegnato in un viaggio straordinario nei misteri della vita e dello spirito.
Il millenario jinn bartimaeus, il demone che costruì le mura di uruk, karnak e praga, che parlò con re salomone, che cavalcò per le praterie con i padri dei bisonti, viene improvvisamente richiamato dal mondo degli spiriti ed evocato a londra. Una londra tetra e cupa dove la magia consiste in un'unica capacità: quella di evocare e asservire demoni, i quali, loro malgrado, obbediranno a ogni ordine del mago che li tiene in suo potere. Bartimaeus deve compiere una missione difficilissima: rubare l'amuleto di samarcanda al temibile e ambizioso simon lovelace.