Premio bancarella 1968. La famiglia del vecchio patriarca meshulam moskat attraversa gli anni che dall'inizio del novecento scendono fino alla seconda guerra mondiale e alla 'soluzione finale' messa in atto dal regime nazista. Ma il vero protagonista di questo possente romanzo è l'ostjudentum, la società ebraico-orientale - in particolare quella di varsavia - con la sua complessa e densa cultura. Nel racconto di singer la ricchezza immensa di quella civiltà rivive, con minuzia realistica e visionaria, col respiro delle vicende private e il soffio della storia. Magistrale affresco di un periodo cruciale della storia europea, 'la famiglia moskat' è una delle più alte testimonianze di quel mondo che scomparve tra gli orrori dell'olocausto. Introduzione di giorgio montefoschi.
Che fine ha fatto la menorah, il simbolo per eccellenza del popolo ebraico che illuminava l'arca del tempio di gerusalemme? Dopo la distruzione del tempio e il saccheggio della città, nel 70 d. C . , fu portata a roma, in trionfo da tito insieme agli altri tesori trafugati agli ebrei, un bottino talmente prezioso da essere raffigurato sull'arco dell'imperatore. Per anni il candelabro fu conservato insieme con le altre spoglie della prima guerra giudaica, finché a roma arrivarono i vandali di genserico che ne fecero ancora bottino di guerra portandola a cartagine, di nuovo in trionfo. Ma solo finché giustiniano non riuscì a recuperarla per trasferirla a bisanzio, poi chissà. Stefan zweig racconta il suo vagare come metafora stessa del popolo errante, pochi anni prima di porre fine alla propria esistenza di esiliato, in fuga dall'oppressione nazista. Nella postfazione fabio isman si mette a sua volta alla ricerca della menorah per scoprire che potrebbe trovarsi ancora a roma.
Dopo 'paradiso e inferno' e 'la tristezza degli angeli', esce il romanzo che conclude la trilogia di jón kalman stefánsson. Protagonista il 'ragazzo', un giovane orfano che intraprende un epico viaggio di formazione attraverso l'islanda di fine ottocento e l'universo dell'animo umano, scoprendo la realtà, il valore dei sogni e il potere creativo delle parole. Dopo aver affrontato l'inverno eterno del nord ed essere stato inghiottito da un precipizio tra i ghiacci, il ragazzo è salvato dagli abitanti di un villaggio del fiordo. Qui rimane folgorato da Álfheiour, una misteriosa giovane con i capelli rossi e un doloroso passato. Nemmeno quando torna a sud, alla locanda di plássio, dal capitano cieco che ha promesso di istruirlo e nutrire la sua passione letteraria, riesce a dimenticarla. Ed è infatti l'amore al centro di questo romanzo, in tutte le sue sfumature e complessità: da quello meramente fisico che il ragazzo scopre in una traumatica avventura con ragnheiour, provocante figlia di un commerciante locale, a quello infelice della ribelle locandiera geirþrúour, che perde in mare il suo amante inglese e si piega a un matrimonio di convenienza. Come lei, tutti gli abitanti del villaggio trovano il proprio compromesso tra i sentimenti e il rigido ordine sociale di una piccola comunità in perenne lotta con l'asprezza della sua terra e le avversità del destino. Solo ascoltando il cuore l'uomo può affrancarsi dalla grigia quotidianità, la vita può vincere la morte.
Nella notte tra il 15 e il 16 ottobre 2009, stefano cucchi viene arrestato perché trovato in possesso di una modica quantità di stupefacenti. Esce da casa in normali condizioni di salute e i carabinieri dicono ai familiari di stare tranquilli. Alle 12,30 del 22 ottobre 2009 la madre di stefano viene a sapere che il figlio è morto perché le viene notificato il decreto con cui il pubblico ministero ne autorizza l'autopsia. Il 17 giugno 2010 la procura di roma chiede il rinvio a giudizio per tredici persone, tra medici, infermieri e guardie carcerarie, in relazione alla morte di stefano cucchi. Il caso tragico di stefano cucchi è venuto alla luce e ha sconvolto l'italia grazie al coraggio della sorella ilaria e alla sua incrollabile determinazione a non rassegnarsi. Non rassegnarsi nonostante la ferita di un lutto così atroce e assurdo, nonostante il dubbio che il fratello sia morto credendo di essere stato abbandonato da lei e dai genitori. In questo libro ilaria ripercorre con sofferta lucidità il crescendo di quei sei giorni in cui una colpevole, efferata indifferenza ha calpestato la sua famiglia, e anche dei giorni seguenti, in cui trovare un senso inafferrabile nella vicenda è parso l'unico modo possibile per sopravvivere e reagire. In parallelo ilaria ricostruisce la vita di stefano, senza paura di raccontare che periodicamente entrava e usciva dalla droga, senza tacerne il carattere difficile e le insicurezze.
'la storia dell'arte' è il libro sull'arte più famoso e popolare mai pubblicato. Per oltre cinquant'anni è rimasto un'ineguagliata introduzione alla materia, dalle pitture rupestri all'arte sperimentale contemporanea. In tutto il mondo lettori di ogni età e formazione hanno trovalo in gombrich un vero maestro, capace di coniugare cultura e sapienza con il raro dono di comunicare in modo diretto l'amore profondo per i capolavori che descrive. La storia dell'arte deve la sua ininterrotta popolarità a una scrittura semplice e immediata, oltre che all'esemplare chiarezza narrativa del suo autore. Lo scopo, come direbbe gombrich, è di consentire al lettore di 'far fronte, senza smarrirsi, alla gran messe di nomi, periodi e stili che affollano le pagine delle opere più ambiziose' e grazie alla profonda conoscenza della psicologia delle arti visive, egli ci prospetta la storia dell'arte come 'una continua tessitura e trasformazione di tradizioni, dove ogni lavoro accenna al futuro e ricorda il passato', 'una catena vivente che collega ancora l'arte dei nostri giorni a quella dell'età delle piramidi'. Il nuovo formato tascabile di quest'opera ormai classica intende rinnovarne il successo trionfale tra le future generazioni e riaffermarla quale scelta prioritaria per coloro che si avvicinano per la prima volta all'arte.
La protagonista del libro che chiude la trilogia di deborah ellis è shauzia, l'amica di parvana già incontrata in 'sotto il burqa', che con lei vendeva tè al mercato travestita da ragazzo. Parvana non ha mai smesso di pensare a shauzia e di inviarle lettere immaginarie, per non spezzare il filo dell'amicizia che le lega. Ora shauzia vive in un campo profughi in pakistan: muri di fango, desolazione e fame. Ma ha un sogno: raggiungere il mare e imbarcarsi per la francia, dove finalmente potrà vedere le immense distese di lavanda. È proprio per realizzare questo sogno che, insieme al suo fedele cane jasper, shauzia decide di andare a cercare lavoro nella vicina città. Età di lettura: da 10 anni.
Estate 1999. Aldo bianchi, esule argentino trasferito in italia, è a cuba per una vacanza. Chiaccherando con bini, una jinetera, viene a sapere che alberto rios - suo torturatore all'epoca della dittatura in argentina - vive sotto falso nome a cuba, dove si dedica a singolari ricerche biologiche. Il destino sembra offrirgli l'occasione per vendicarsi. Ma aldo non è un assassino, così escogita un piano per far arrestare il suo aguzzino, finché non avrà raccolto materiale sufficiente per denunciare rios per i suoi veri crimini. L'ormai inseparabile bini e gli amici, aurelia e gonzalo, lo aiutano nel suo progetto, ma la fortuna sembrerebbe aiutare il 'mostro'. Inizia così un inseguimento senza tregua destinato a risolversi in un finale a sorpresa.
Alla fine della seconda guerra mondiale migliaia di italiani di istria, fiume e dalmazia si trovano senza alcuna difesa di fronte all'odio etnico-nazionalista del regime di tito, deciso a jugoslavizzare quei territori. In 350mila fuggono, per essere accolti in italia tra diffidenza e indifferenza. Altri decidono di rimanere, riscoprendosi giorno dopo giorno stranieri a casa propria. A questi si aggiungono gli italiani del controesodo: comunisti partiti alla volta della jugoslavia per costruire il sol dell'avvenire. Un sogno finito nei campi di concentramento titini. Paradossalmente, tutti subiscono la stessa accusa: 'fascisti! ' . Gli esuli, perché in fuga dal paradiso socialista. I rimasti, perché italiani. In questo libro sono raccolte le testimonianze dei protagonisti di questa odissea: le loro parole prendono per mano il lettore e lo accompagnano lungo tutto il cammino che condusse un popolo con lingua e tradizioni comuni a dividersi irrimediabilmente. Un cono di luce che si accende su una pagina di storia italiana troppo spesso dimenticata o raccontata solo attraverso gli opportunismi della politica.
Un padre scomparso troppo presto, una madre dolce e orgogliosa, un'infanzia vissuta tra le difficoltà economiche e la gioia di vivere, un presente a volte doloroso, un desiderio di felicità e la voglia di comunicare il proprio mondo interiore. 'prego, non cestinare, c'è dentro la mia vita' è tutto questo: un fiume in piena di pensieri, ricordi, descrizioni di situazioni e sentimenti, vissuti in parte nella sua città, milano. Un flusso di coscienza in cui l'autore esprime la parte più intima di se stesso analizzando la propria vita, il proprio passato e il proprio presente, trasferendo su un foglio di carta tutte le sensazioni che affiorano alla sua mente; una confessione personale che mette a nudo tutta la sensibilità di un essere umano, con la speranza di fondo che il lettore possa arrivare a immedesimarsi nelle sue parole, giungendo a sovrapporre le proprie esperienze e le proprie sensazioni con quelle descritte.
Ad un anno esatto dalla morte, avvenuta il 2 aprile 2005, il racconto inedito del medico personale di giovanni paolo ii e del segretario monsignor dziwisz degli ultimi giorni di vita del grande papa. Il professor renato buzzonetti, medico personale del papa, descrive per la prima volta i principali interventi chirurgici e le cure mediche cui fu sottoposto giovanni paolo fino agli ultimi giorni di vita. Infine angelo comastri narra le fasi di quell'incredibile pellegrinaggio di fedeli e di gente proveniente da ogni parte del mondo per portare l'ultimo saluto al papa. Wojtyla ebbe sempre un'attenzione costante ai malati e ai sofferenti che percepivano di trovare ascolto e comprensione nel suo cuore.