Il freddo racconta il periodo passato da thomas bernhard, fra i diciotto e i diciannove anni, nel sanatorio pubblico di grafenhof. Ed è la storia di un'altra lotta durissima per la sopravvivenza, dove la malattia che assale il giovane bernhard è al tempo stesso una malattia terribilmente fisica – legata a una specifica persecutorietà ambientale e sociale – e una malattia dell'anima, come già indica l'epigrafe di novalis, che è la chiave del libro: «ogni malattia può essere definita malattia dell'anima». In questa vicenda di un «inabissarsi» in una «comunità della morte», per poi riemergerne quando tutto sembra perduto, arricchito dalla scoperta che «la via dell'assurdo è la sola praticabile», e quasi salvato dalla musica (a cui allora contava di dedicarsi), bernhard ci offre il penultimo, possente pannello della sua autobiografia, impresa solitaria e altissima della letteratura del nostro tempo.
Una bracciata dopo l'altra, il viso esce dall'acqua per cercare aria e poi torna a inabissarsi. Elle adora nuotare davanti alla casa di famiglia a cape cod. Ma quel giorno è diverso dagli altri. Perché elle la sera prima ha fatto una scelta che ha cambiato tutto. Ha fatto l'amore con jonas, l'uomo che, se le cose fossero andate diversamente tanti anni prima, ora sarebbe il suo compagno. Eppure, quel futuro non si è realizzato e il cuore di ella si è aperto a peter, suo marito, con cui ha avuto tre figli meravigliosi. Con lui è felice, ma il pensiero di jonas non l'ha mai abbandonata. Ora elle ha solo ventiquattr'ore per prendere la decisione che potrebbe stravolgere la sua vita; per farlo, non può ignorare la colpa che la unisce e la divide da jonas. È il loro passato, è ciò che li ha allontanati, ma è un segreto che riecheggia nel presente. E ora tutto potrebbe tornare a galla come il fondale sabbioso che, durante una tempesta, affiora in superficie. Elle sa che cosa significherebbe. Sa che non è sola e che le conseguenze delle sue azioni peserebbero sulle persone che ama di più. Come sa che le scelte ormai alle spalle non sono giuste né sbagliate. Le scelte davvero importanti sono quelle che si hanno davanti. Per la stampa e la critica più autorevole c'è una nuova e sola regina del «romanzo americano»: miranda cowley heller. Erano anni che si attendeva un esordio come il palazzo di carta. Un romanzo che ha superato tutti i record, in testa alle classifiche americane e inglesi per mesi. Non c'è lettore che non l'abbia amato. Perché, in fondo, tutti, abbiamo domande che non sempre hanno risposte. Tutti abbiamo fatto scelte e abbiamo rimpianti, tutti abbiamo un posto del cuore a cui vorremmo tornare. Tutti abbiamo un segreto che non abbiamo mai confessato. Siamo tutti elle.
''i ventitre giorni della città di alba', rievocanti episodi partigiani o l'inquietudine dei giovani nel dopoguerra, sono racconti pieni di fatti, con una evidenza cinematografica, con una penetrazione psicologica tutta oggettiva e rivelano un temperamento di narratore crudo ma senza ostentazione, senza compiacenze di stile, asciutto ed esatto. ' (italo calvino)
Due famiglie, i jones e gli iqbal, le cui vite sconclusionate racchiudono gli ottimismi e le contraddizioni del secolo appena concluso. Archie jones è un tipico proletario inglese, mentre il suo migliore amico è il bengalese e mussulmano samad iqbal. Si sono conosciuti su un carrarmato alla fine della seconda guerra mondiale, diretti a istanbul e ignari del fatto che la guerra era già finita. Riunitasi a londra trent'anni dopo, questa coppia improbabile si ritrova coinvolta nel ciclone politico, razziale e sessuale di quei tempi.
In una londra autunnale, due tragici eventi concatenati imprimono una svolta improvvisa e radicale all'esistenza di maryam mazar, iraniana di nascita: la morte della sorella a teheran e la dolorosa interruzione della gravidanza della figlia sara aprono uno squarcio nell'apparente tranquillità della sua vita e del suo matrimonio. Rinnegata in gioventù dalla famiglia d'origine per un peccato non commesso, la donna decide di tornare nella terra che è stata costretta ad abbandonare per affrontare i fantasmi del passato e cercare così di ricomporre una trama le cui lacerazioni non possono essere rimarginate dalle premure dell'ignaro marito inglese. Sarà il piccolo paese in cui è cresciuta, incastonato fra i paesaggi montani che maryam ha conservato, immutati, nella memoria, lo scenario del riavvicinamento alla figlia. Nel tentativo di riannodare i vincoli delle loro vite, di svelare le radici di tanta inquietudine e di riconciliare due culture profondamente diverse, sara segue la madre in iran e scopre quale terribile prezzo maryam ha dovuto pagare per la libertà.
Il 16 giugno del 1988 in un'agenzia giornalistica di amburgo, legata a greenpeace, arriva un inquietante fax dal cile. Secondo il messaggio, la nave giapponese, nishin maru, ha perso diciotto marinai, insieme a un numero imprecisato di feriti, e ha subito gravi danni. Il giornalista che riceve il fax, esule dal cile, suo paese d'origine, per motivi politici, decide di tornare a casa e dedicarsi al caso della nishin maru. Durante le indagini giunge alla conclusione che la baleniera, ufficialmente demolita a timor, stava in realtà praticando illegalmente la caccia ai cetacei nei mari australi.
Un cuore cosí bianco è un romanzo sull'amore e sulla morte e su ciò che non si dovrebbe dire e su ciò che non si vorrebbe sapere, strutturato con grande abilità, in cui tutti i personaggi, con i loro dubbi e la loro possibile intercambiabilità, trasmettono un senso di profonda inquietudine e lasciano nel lettore una sensazione di realtà ineffabile e scomoda, precaria, impossibile da definire e difficile da accettare. «ho scoperto (ma solo dopo averlo terminato) che
Tutto può accadere nel bar sotto il mare. Un bar in cui tutti vorremmo capitare, una notte, per ascoltare i racconti del barista, dell'uomo col cappello, dell'uomo con la gardenia, della sirena, del marinaio, dell'uomo invisibile, della vamp e degli altri misteriosi avventori. Sompazzo, il paese più bugiardo del mondo - gaspard ouralphe, il più grande cuoco di francia - il verme mangiaparole e l'incredibile storia del capitano charlemont - la disfida di salsiccia - il dittatore pentito - kraputnyk, il marziano innamorato priscilla mapple e il delitto della ii c - il folletto delle brutte figure, il diavolo geloso e la chitarra magica - la storia di pronto soccorso e beauty case - il mistero di oleron e l'autogrill della morte - californian crawl - il pornosabato del cinema splendor - i capricci del dio amikinont'amanonami-kit'ama - arturo perplesso davanti alla casa abbandonata sul mare - il racconto più breve del mondo, la fatale nastassia e la grande traversata dei vecchietti.
Prendendo spunto da una delle pagine più oscure e dimenticate dell'olocausto, armando lucas correa ci conduce dalle strade cupe della berlino di hitler ai balli sontuosi a bordo della st. Louis, dal sole di cuba prima della rivoluzione alla new york dei nostri giorni. «un romanzo magnifico che racconta con forza la storia di un'ingiustizia senza tempo» - thomas keneally «un romanzo straordinario e profondo» - publisher weekly «un esordio potente e appassionato» - kirkus reviews «una prospettiva nuova sullo sfondo di una tragedia senza tempo troppo spesso trascurata dalla narrativa. Uno di quei libri che è difficile smettere di leggere» - daily republic maggio 1939. Sono 937 gli ebrei a bordo del transatlantico st. Louis, 937 innocenti in fuga dalla violenza della germania nazista. Tra loro, ci sono hannah rosenthal e leo martin. Sebbene siano solo due ragazzini, durante la traversata hannah e leo decidono di voler passare il resto della vita insieme. Ma è un sogno destinato a non avverarsi: quando la st. Louis arriva in porto, hannah è tra i pochissimi fortunati a ottenere il permesso di sbarcare. Tutti gli altri passeggeri sono costretti a tornare indietro, in germania. Compreso leo… new york, 2014. Anna rosen riceve uno strano regalo per il suo dodicesimo compleanno: la lettera di una certa hannah rosenthal, che sostiene di essere la sua prozia paterna. Per anna è un'occasione da cogliere al volo: hannah è l'unica che conosca la verità su suo padre, scomparso prima che lei nascesse. E quindi decide d'incontrarla, scoprendo così la storia di una donna che ha lottato per farsi strada in un paese straniero, una donna che ha dovuto dire addio al suo amore, ma che non ha mai perso la speranza di poterlo riabbracciare. E, grazie ad anna, hannah riuscirà finalmente a riconciliarsi col proprio passato e a capire che per essere felici non basta sopravvivere, ma bisogna essere pronti ad affrontare sino in fondo tutte le sfide che il futuro ha da offrire. Prendendo spunto da una delle pagine più oscure e dimenticate dell'olocausto, armando lucas correa ci conduce dalle strade cupe della berlino di hitler ai balli sontuosi a bordo della st. Louis, dal sole di cuba prima della rivoluzione alla new york dei nostri giorni, seguendo le storie di due donne accomunate dal coraggio e dal desiderio di trovare il proprio posto nel mondo. Due donne lontane nel tempo, eppure legate dal filo invisibile del destino.