La tragedia simbolo dell'amore assoluto e contrastato e la commedia più fiabesca di shakespeare, intessuta di labirinti sentimentali complessi e lievi al tempo stesso: a quattro secoli dalla scomparsa del più grande drammaturgo della modernità, i mondi usciti dalla sua penna sono più attuali e vivi che mai. In 'sogno di una notte di mezza estate', capolavoro del genio comico shakespeariano, uno scenario che mescola mitologia classica e folklore inglese fa da teatro alle trame amorose e di ripicca di una galleria di personaggi straordinari, tra giovani innamorati, folletti e sovrani delle fate. La maestria del versatile arthur rackham ricrea nei più minuti dettagli questo mondo incantato, restituendo visivamente il brio e la raffinatezza di una commedia indimenticabile. Con 'romeo e giulietta' ritroviamo l'eterno conflitto tra cuore e calcolo, tra lo splendore dell'innocenza e la cinica ottusità dell'esperienza; william hatherell segue con tocco delicato la storia dei due sfortunati amanti adolescenti, dando corpo e colore al racconto di una passione struggente e luminosa. Due grandi artisti, diversi e complementari, per un'edizione pregiata che ripropone due dei più celebri capolavori di shakespeare. Che li compose nello stesso momento: perché amava cantare l'amore, in tutte le sue forme.
Il libro include nove fiabe originariamente pubblicate in due raccolte: 'il principe felice e altre storie' del 1888 e 'una casa dei melograni' del 1891. Se riguardo al primo volume wilde stesso lasciò trapelare, ma non senza ambiguità, che si trattava di un libro per bambini, il secondo volume non era, a suo dire, rivolto 'né ai bambini inglesi né a un pubblico inglese'. In queste favole per adulti s'intravede lo spirito rivoluzionario che aveva portato l'autore a comporre negli stessi anni 'l'anima dell'uomo sotto il socialismo': un atteggiamento che tramite il paradosso e la battuta di spirito, e anche l'argomentazione allegorica, vuole sovvertire le aspettative del lettore e al contempo minare la possibilità di letture tranquillizzanti. Ma le diverse storie qui raccolte del principe felice, del gigante egoista, dell'infanta di spagna, dell'usignolo e la rosa sono anche le storie che oscar wilde raccontava ai figli: quindi favole educative, commoventi, attraverso le quali trasmetteva loro i suoi valori morali.
È attraverso l'amore che si impara ad apprezzare la vita e a dare il meglio di se stessi. In un mondo dominato dall'ossessione dell'efficienza e della prestazione, la strada per raggiungere l'amore autentico coincide con il
Due storie parallele ambientate in contesti differenti. Nel primo racconto conosciamo filippo, giovane disadattato, alla ricerca di un 'nido', di un luogo sicuro dove poter trasformare la sua natura difficile in qualcosa d'altro. Alle prese con le strutture specializzate e con un gruppo di educatori, il ragazzo si scontrerà con problemi più grandi di lui. Nel secondo racconto la descrizione asciutta, disarmante, della galassia carceraria minorile, con i suoi ritmi, le sue regole, i suoi controsensi. Un libro scritto a due mani, che contiene due storie apparentemente diverse, ma con il comune denominatore della solitudine, della sofferenza dei protagonisti e della dolorosa impotenza e inadeguatezza della nostra società nel dare una risposta. Un romanzo doppio, come doppi sono i binari di narrazione, il cui fine è quello di far riflettere legislatori e cittadini su uno spaccato poco conosciuto della nostra realtà. Carceri, case famiglie, rieducazione, reinserimento, reintegrazione, elementi che entrano in cortocircuito nelle pagine di furcas e bandinu, in un turbinio di domande e dubbi che non hanno la pretesa di divenire risposte e verità.
Creato nel 1920, l'investigatore belga hercule poirot è forse il personaggio più amato della letteratura poliziesca, capace di spiegare ciò che è apparentemente inspiegabile e venire a capo dei casi più intricati. Elegante, con i suoi inconfondibili baffetti e i suoi modi d'altri tempi, ostinatamente fiducioso nelle proprie 'celluline grigie', è un vero mito per tutti i lettori di gialli, qui protagonista di tre imperdibili avventure. Ambientato sul leggendario treno delle spie e degli avventurieri internazionali, assassinio sull'orient express (1934) vede poirot impegnato a scoprire chi, tra i passeggeri del treno bloccato dalla neve sui balcani, abbia ucciso il ricco signor ratchett. Nessuno sembra avere un movente valido. In poirot sul nilo (1937) l'investigatore ha deciso di concedersi una vacanza e si trova in crociera lungo il grande fiume. Ma anche in questa occasione il suo ozio è destinato a durare poco. A bordo del lussuoso battello, infatti, si consumano ben due delitti. Corpi al sole (1941) ci offre ancora l'immagine di un poirot vacanziero, questa volta al jolly roger hotel, sull'isola del contrabbandiere. E anche qui avviene un omicidio: una delle ospiti, arlena marshall, donna tanto affascinante quanto perfida, viene strangolata sulla spiaggia deserta. Ma i sospettati sono anche troppi.
Alter ego del suo autore, sandrone dazieri, il gorilla è un investigatore privato molto particolare, un tipo che proprio non sa stare lontano dai pasticci troppo a lungo, e soprattutto una delle creazioni letterarie più amate dai lettori di noir degli ultimi anni. In questo volume sono raccolte le sue prime tre indagini: 'attenti ai gorilla', 'la cura del gorilla' e 'gorilla blues', nelle quali il gorilla, l'unico detective no global che calpesti questa sporca terra, si muove nei meandri di una milano ormai non più da bere, ma anche a cremona, a torino, sul lago maggiore, tra feste molto esclusive, manifestazioni di protesta e improbabili convegni di fantascienza. Assieme a lui, indivisibile, emerso dalle pieghe di una personalità schizofrenica, il suo doppio, l'altro, il socio: lucidissimo ed elegante stratega con il quale sandrone condivide il suo corpaccione da gorilla. Perché probabilmente è vero: sandrone è pazzo. Ma spesso e volentieri solo i pazzi sono in grado di comprendere la realtà.
Piombati sulla terra già devastata da una serie di epidemie, gli chtorr sono ferocissimi alieni che sembrano scaturiti da un incubo: enormi, a forma di vermi, sfrecciano veloci come un treno ed emettono un agghiacciante richiamo quando attaccano l'uomo. Apparentemente indistruttibili, sono decisi a fare piazza pulita del genere umano tramite una vera e propria invasione biologica: varie specie a loro legate, di tutte le fogge e le dimensioni, sostituiscono inesorabilmente l'ecosistema terrestre. L'ultima speranza della razza umana risiede nelle forze speciali, un corpo sceltissimo e addestrato per combattere gli chtorr. Ma l'invasione è stata ben programmata, e il declino dell'umanità sembra inevitabile.
Cinque grandi storie capaci di divertire e commuovere più generazioni di lettori. Un fenomeno editoriale senza precedenti. «parole adatte ai bambini e agli adulti. Parole che sono un ponte tra esopo e l'america latina e che non saranno mai neutrali. » - la repubblica le favole di luis sepúlveda parlano ai bambini e agli adulti e raccontano i grandi temi universali: l'amicizia, la lealtà, l'amore e il rispetto per la natura. Contiene: «storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare»; «storia di un gatto e del topo che diventò suo amico»; «storia di una lumaca che scoprì l'importanza della lentezza»; «storia di un cane che insegnò a un bambino la fedeltà»; «storia di una balena bianca raccontata da lei stessa». Cinque grandi storie capaci di divertire e commuovere più generazioni di lettori, perché questa è la magia del grande scrittore cileno.
Insieme a gombrowicz e witkiewicz, bruno schulz completa la grande triade della letteratura polacca del novecento. I suoi racconti costituiscono un unico ciclo di ricordi d'infanzia, un album di abbaglianti quadretti a colori dove la fanciullezza riappare rimescolata e incongrua come nei sogni. Tutto ruota attorno ad un padre mattoide, venditore di stoffe in un quartiere dove proliferano odorose botteghe di merci rare. Lo stile pirotecnico, prodigo di aggettivi e incline all'ornamento metaforico, lascia trasparire, dietro l'esuberanza irrefrenabile delle immagini grottesche e il furore analogico, la miseria e il decadimento dell'impero asburgico. Tra oggetti che si animano e personaggi che si deformano in fantocci, schulz fa della gioventù l'archivio di ogni scoperta.
Divenuta subito un classico, la storia di jo, meg, amy e bethha avvinto intere generazioni. Questo volume presenta il ciclo completo dei quattro romanzi, da leggere tutti d'un fiato.