Nell'autunno del 1942 le forze italo-tedesche, guidate dal generale rommel, furono sconfitte dall'viii armata britannica del generale montgomery. In questo volume petacco ricostruisce l'intera campagna dell'africa settentrionale, individuando la chiave della sconfitta di rommel: la sistematica intercettazione dei messaggi tedeschi da parte degli alleati, ormai in grado, grazie al decodificatore 'ultra', di decifrare 'l'enigma', il criptatore a torto ritenuto inviolabile dai tedeschi, che gettarono la responsabilità della sconfitta sui 'traditori' italiani.
Nell'autunno del 1942 le forze italo-tedesche, guidate dal generale rommel, furono sconfitte dall'viii armata britannica del generale montgomery. In questo volume petacco ricostruisce l'intera campagna dell'africa settentrionale, individuando la chiave della sconfitta di rommel: la sistematica intercettazione dei messaggi tedeschi da parte degli alleati, ormai in grado, grazie al decodificatore
Lo sbarco in normandia, in codice operazione overlord, fu indubbiamente l'azione più complessa, difficile e pericolosa di tutto il secondo conflitto mondiale in europa. Vi presero parte, nel giugno 1944, quasi 200. 000 uomini e oltre 5000 navi, la più imponente flotta che avesse mai solcato gli oceani. Larry collins, esperto di politica internazionale e autore di spy story e di romanzi-reportage, racconta non solo i fatti e i dati già noti del 'giorno più lungo' - la potenza di fuoco della flotta, il ruolo dell'aviazione, le cinque spiagge dell'invasione, i massacri, gli atti di eroismo - ma anche il lavoro meno conosciuto cui per oltre un anno si dedicò, con il nome in codice di fortitude, un gruppo di intelligence britannico, voluto da winston churchill.
Il più grande intrigo politico-spionistico della seconda guerra mondiale comincia nel luglio del 1932 all'hotel drake di chicago, dove si tiene la convention democratica che dovrà scegliere, fra franklin delano roosvelt e albert smith, il candidato alle elezioni presidenziali. Quella notte giungono da new york due giovani azzimati con pretese di eleganza: frank costello e lucky luciano. Undici anni dopo in sicilia tutti sapevano che gli alleati sarebbero sbarcati il 10 luglio, tanto la popolazione quanto i più elevati livelli politici e militari. Una ricostruzione dello sbarco degli alleati in sicilia che analizza il ruolo di quanti - massoneria, mafia, monarchia e stato pontificio - prepararono la nascita dell'italia repubblicana.
Dopo la fine della guerra, tra il maggio e il giugno 1945, migliaia di italiani della venezia giulia, dell'istria e della dalmazia vengono uccisi dall'esercito jugoslavo del maresciallo tito, molti di loro sono gettati nelle 'foibe', che si trasformano in grandi fosse comuni, molti altri deportati nei campi della slovenia e della croazia, dove muoiono di stenti e di malattie. Le stragi si inquadrano in una strategia politica mirata a colpire tutti coloro che si oppongono all'annessione delle terre contese alla nuova jugoslavia: cadono collaborazionisti e militi della repubblica di salò, ma anche membri dei comitati di liberazione nazionale, partigiani combattenti, comunisti contrari alle cessioni territoriali e cittadini comuni.
Il volume è centrato sulle trattative che portarono alla firma dell'armistizio tra l'italia e gli angloamericani nel settembre 1943, alla fuga del re, del governo e delle alte gerarchie militari da roma, all'evaporazione dello stato e al drammatico sbando cui il paese andò incontro. L'autrice ricostruisce l'evoluzione della politica alleata nei confronti dell'italia durante la guerra, i diversi e inconcludenti sondaggi italiani per uscire dal conflitto tra la conferenze di casablanca e lo sbarco in sicilia, l'avviarsi faticoso dopo il 25 luglio e poi il concludersi ai primi di settembre delle trattative per l'armistizio.
Nella primavera del 1941, dopo il fallimento del tentativo d'invasione da parte dell'esercito italiano, la grecia continentale fu occupata dalla wehrmacht. Il 20 maggio, i tedeschi scatenarono un'imponente offensiva per conquistare anche creta, fondamentale per il controllo del mediterraneo orientale. Dopo dodici giorni di accanita battaglia, in cui ebbero un ruolo decisivo i paracadutisti, i tedeschi sconfissero le truppe inglesi, australiane e neozelandesi. Il duro regime di occupazione che instaurarono scatenò la resistenza degli abitanti che, aiutati dagli infiltrati britannici, fecero di tutto, a rischio della vita, per sabotare le attività militari tedesche.