Jan vermeer di delft è uno dei pittori più enigmatici, misteriosi e ambigui della storia dell'arte. Anche oggi la sua vita resta avvolta nell'oscurità, e ancor più la sua carriera artistica. Morto in disgrazia nel 1675, dimenticato per due secoli, viene riscoperto solo nella seconda metà dell'ottocento. In breve tempo la sua fama cresce a dismisura, anche per merito dell'ammirazione che gli tributano scrittori celebri come marcel proust. Ma questo libro racconta soprattutto un'altra storia, la storia incredibile di han van meegeren, artista olandese del novecento che, per vendicarsi dei critici che avevano stroncato il suo lavoro di pittore tradizionalista nel secolo delle avanguardie, dipinge una serie di falsi vermeer.
Tre rapitori, tre ostaggi, tre posti diversi. È un piano spietato e geniale quello di joey, da realizzare in ventiquattro ore. Ma qualcosa va storto. Travolti dagli eventi, nessuno di loro si comporta come previsto. Una narrazione densa di colpi di scena e con un finale esplosivo.
Non c'è parola più equivoca di 'amore' e più intrecciata a tutte quelle altre parole che, per la logica, sono la sua negazione. Nasce dall'idealizzazione della persona amata di cui ci innamoriamo per un incantesimo della fantasia, ma poi il tempo, che gioca a favore della realtà, produce il disincanto e tramuta l'amore in un affetto privo di passione o nell'amarezza della disillusione. Il volume penetra i meandri del sentimento e del desiderio, registrando i mutamenti intervenuti nella modalità di vivere (e patire) le dinamiche dell'attrazione, il patto con l'amato/a, la trama di autenticità e menzogna del rapporto amoroso, i percorsi del piacere.
Se le avventure di holden hanno avuto per l'america un valore emblematico, è in questi racconti che lo humor, la spietatezza, le grazia e la tragica amarezza di salinger trovano la loro perfetta espressione. Il loro punto di partenza è il
Il secondo episodio delle avventure della sterminatrice di vampiri, anita blake. A st. Louis vengono commessi due omicidi, i morsi sui corpi delle vittime fanno immediatamente pensare all'opera di una banda di vampiri e al coinvolgimento di un master, un vampiro molto potente e pericoloso, con una forte capacità d'attrazione. Le indagini richiedono l'intervento di anita blake che decide di rivolgersi a jean claude, il master della città. Egli nega però ogni coinvolgimento nei recenti fatti di sangue e avanza l'ipotesi della presenza in città di un altro efferato e sanguinario master.
Un libro cult per tutti gli amanti della battuta, un viaggio lungo oltre un decennio attraverso tutte, ma proprio tutte le battute apparse nelle molteplici edizioni precedenti. Si tratta, infatti, del formicaio tutto intero con migliaia di battute, freddure e citazioni da film e libri raccolti e organizzati da gino & michele coadiuvati dall'autore televisivo matteo molinari. Completano il volume un ricco apparato composto da indice biografico, indice degli autori e delle battute organizzato per argomenti.
In questo saggio philip ball racconta la storia dei colori, dai pigmenti minerali ai coloranti organici all'artificio dei prodotti della chimica. Grazie alla sua interpretazione del linguaggio cromatico, scopriamo che un particolare pigmento 'parla' di sangue e clorofilla, mentre un altro rievoca lo zolfo e il mercurio degli alchimisti; impariamo le ragioni fisico-chimiche per cui il tempo ridipinge le tele; ci rendiamo conto di come spesso sia stata la quantità dei colori sulla tavolozza a limitare la creatività dei pittori, tanto che è possibile collegare la rivoluzione del rinascimento veneziano alla disponibilità di nuovi pigmenti, e la comparsa dei prodotti chimici applicati all'industria alla nascita dell'impressionismo.
Come suggerisce il sottotitolo, questo volume si propone ai lettori come un percorso di auto-conoscenza e di trasformazione profonda, per trovare chiavi interpretative convincenti che possano illuminare e interpretare una insoddisfazione persistente, definita dall'autore: insostenibilità della vita. Un percorso che è al contempo interiore e storico-collettivo, personale e globale; un itinerario che si sviluppa su tre livelli: teorico-riflessivo, psicologico, spirituale. Il testo suggerisce, tra l'altro, alcune tecniche di rilassamento e di concentrazione, indicate come tappe necessarie per chiunque desideri imparare a fare spazio dentro di sé alle domande di senso che affiorano e che chiedono alcune risposte inderogabili.
All'inizio degli anni settanta, abraham e rachel ebdus, insieme al figlio dylan, sono tra i primi bianchi a vivere in un quartiere di brooklyn abitato in gran parte da afroamericani. Abraham, pittore, abbandona il suo lavoro per realizzare incomprensibili cortometraggi minimalisti, rachel ex hippie dalle idee politiche confuse e distorte, finirà per abbandonare la famiglia. Solo, tormentato e deriso dai ragazzini neri, dylan trova rifugio nell'amicizia di mingus rude, figlio di un cantante di colore un tempo famoso, ora cocainomane e pieno di rabbia contro il mondo. Il racconto si snoda lungo trent'anni di cultura americana, tra problemi razziali, vita di strada, arte d'avanguardia, black music e il flagello delle droghe pesanti.