Questo affascinante e poetico romanzo non è la storia della donna saggia e silenziosa che i vangeli descrivono come un puro strumento nelle mani di dio, ma di una giovane curiosa che vuole tessere da sola la trama del proprio destino. Maria è una ragazzina impertinente della galilea che conosce i segreti della natura. Che immagina la vita come un'avventura, alla scoperta di mondi lontani. Che insegue la conoscenza e sogna, un giorno, di fuggire lontano in groppa a un asino, vestita da ragazzo. Che corre alla sinagoga ad ascoltare le storie del libro delle scritture. Dalla sua prospettiva di vergine violata dal dio, il lieto annuncio della nascita di un redentore dell'umanità si trasforma nella promessa di un destino non cercato. E nella consapevolezza che ogni gesto, ogni scoperta sono già stati pensati e voluti. Barbara alberti reinventa la storia di maria, non più spettatrice ma coraggiosa artefice della propria esistenza. Una donna come le altre che si interroga sul significato di una morale che costringe alla rinuncia di sé, negando all'umanità la conoscenza completa e il diritto alla costruzione di una propria verità sul mondo.
Arthur è un architetto, lauren una giovane internista di neurochirurgia. Una sera d'inverno, a san francisco, si incontrano nell'appartamento di arthur. Solo che lauren è un fantasma. In coma dopo un incidente stradale, il suo corpo giace in ospedale; il suo spirito, vitale e affascinante, si innamora di arthur, l'unico che può vederla. Proprio quando il sentimento sbocciato tra i due si trasforma in un legame profondo, i medici decidono che è giunto il momento di staccare il respiratore. Il romanzo è ambientato qualche anno dopo: lauren è uscita dal coma e prosegue il suo internato; arthur è andato in francia per dimenticarla, ma deve tornare a san francisco per lavoro.
La prima enciclica di papa benedetto xvi è dedicata al tema dell'amore come matrice fondamentale che definisce l'essere umano e il creato, oltre che contenuto stesso della salvezza di ogni uomo resosi visibile nella persona di gesù di nazareth.
Preciuos ramotswe, fondatrice dell'unica agenzia investigativa in botswana, è alle prese con il caso del presunto avvelenamento del fratello di un importante uomo politico e con il mistero di un bambino abbandonato che ha l'odore di un cucciolo di leone piuttosto che di un umano. A complicare il tutto intervengono i problemi finanziari e il suo fidanzato, il meccanico j. L . B . Matekoni, che è molto più complicato di quanto appare. Per fortuna, l'investigatrice ha una valida aiutante: la signorina makutsi, gran cervello dietro una grosso paio di occhiali e una chioma indomabile. Proprio lei, che nessuno ha mai considerato avvenente, deve indagare su alcune ragazze e scovarne una adatta al titolo di miss bellezza e integrità.
«'ka' è al tempo stesso una indagine erudita e un romanzo, e in questo consiste la sua singolare riuscita. Fatto davvero nuovo, e così raro nel mondo dei libri che lo si dovrebbe festeggiare. » (salman rushdie)
Mary lennox vive, a soli 9 anni, la perdita dei genitori a causa del colera. Lascia l'india e si trasferisce dallo zio archibald nello yorkshire. Questi è un vedovo scontroso che, all'arrivo della bambina, non la vuole neanche vedere e la lascia alle cure della governante. La casa è molto grande, ma quasi tutte le stanze sono chiuse a chiave e la bimba ha il divieto di entrarvi; c'è anche un giardino proibito, quello della defunta moglie dello zio e anche quello è chiuso a chiave. Mary riesce ad entrarvi e, di nascosto, seminando e innaffiando, lo fa ritornare rigoglioso come un tempo. Mary riesce anche a restituire la gioia di vivere al figlio dello zio, colin, un bambino capriccioso e malaticcio, inutilmente oppresso da cure eccessive. Età di lettura: da 10 anni.
Elizabeth murdoch, una vedova autoritaria e cinica che vive in una fastosa e opprimente dimora di pasadena, incarica philip marlowe dell'inchiesta sulla sparizione di un gioiello numismatico, il 'doblone brasher', misteriosamente sottratto dalla collezione del suo giovane defunto marito. In un'incessante alternarsi di scenari diversi, l'intervento del detective innesca una serie di inesplicabili omicidi. Come sempre, marlowe si fa avanti tra mostri e relitti di una società corrotta con la dolente consapevolezza dell'antieroe, con la tenacia severa del paladino della verità, con lo humour caustico dell''uomo d'onore'.
Roma, 19 luglio 1943. La routine quotidiana di flaminio prati, commissario del quartiere san lorenzo, inizia con la segnalazione di un delitto avvenuto in un anonimo appartamentino del rione. Ma mentre prati indaga sull'omicidio di una giovane donna, tutto intorno cadono le bombe degli alleati e i morti si contano a migliaia. E il commissario, uomo rispettoso del potere, inizia ad aprire gli occhi su una nuova realtà. Di fronte ai fatti inequivocabili di cui viene a conoscenza, è costretto a modificare i suoi valori. E soprattutto si pone nuovi interrogativi: che senso ha, in questo stato allo sbando, senza guida e senza futuro, riuscire a consegnare alla giustizia il colpevole di una singola morte, mentre gli assassini sono ovunque?
Kerry kilcannon ha finalmente coronato il sogno della sua famiglia: insediarsi alla casa bianca e battersi per il bene comune. Contro di lui scende in campo la potente lobby delle armi, un potere oscuro portatore di enormi interessi economici e gestito da uomini spietati disposti a tutto pur di non perdere i propri privilegi. Solo contro tutti, kerry decide di proseguire la sua battaglia contro l'uso e il possesso indiscriminato delle armi, ma uno scandalo famigliare rischia di vanificare tutti i suoi sforzi. E così la storia di kerry kilcannon diventa la lotta disperata di un uomo solo al potere, costretto a combattere con ogni mezzo avversari infidi e senza nome.
Capolavoro della storia dell'arte, il 'caravaggio' è il più maturo punto d'arrivo nella riflessione metodologica del celebre critico e storico dell'arte. L'autore studia e descrive le opere di caravaggio seguendolo nel suo peregrinare da milano a roma, poi napoli, poi la sicilia, fino alla sua morte a porto ercole, affermando come questi non perse mai la connotazione 'lombarda' della sua espressione plastico-pittorica, in opposizione alla tanto dibattuta discendenza 'veneziana' dell'artista.