Jim morrison è uno dei rari personaggi-mito di cui più se ne spulcia la vita e più ne risplende la leggenda. Il re lucertola è stato e rimane trasgressivo, lirico, bello, perennemente giovane, e straordinariamente tutte queste cose insieme. Poeta maledetto, evangelista acido, ha invitato il suo pubblico a passare attraverso le porte della percezione a liberarsi dalla prigione del conformismo sociale e familiare e a cercare una coscienza nuova, più alta e consapevole. Questa biografia è un'occasione per vivere un lungo e intenso rapporto ravvicinato con l'angelo ribelle del rock e per compiere un viaggio emozionante negli ambienti più borderline di quegli anni.
Lazzaro scacerni, nominato erede da mazzacorati, un capitano dell'esercito napoleonico in russia, tornato in italia si costruisce un mulino. Sposa dosolina e conserva con difficoltà i suoi beni. Il figlio giuseppe, detto coniglio mannaro, riesce ad ampliare, non sempre con metodi leciti, la proprietà paterna. Il figlio di giuseppe, lazzarino, raggiunto garibaldi, muore a mentana. Dopo una violenta inondazione coniglio impazzisce e finisce in manicomio. La moglie cecilia supera mille avversità per mantenere la famiglia. Il figlio princivalle, per difendere la sorella berta, uccide con un pugno un giovane vicino. Un altro figlio di cecilia, giovanni si sposa e adotta un trovatello che morirà sul piave nel 1918 e sarà l'ultimo lazzaro scacerni.
Supremamente ottuso è per bernhard il mondo dei premi letterari, di cui traccia un ritratto insieme crudele e divertentissimo, senza risparmiare frecciate a nessuno, neanche a se stesso: 'tutto era repellente, ma più repellente di tutto trovavo me stesso' dice a proposito del premio franz theodor csokor. Al grottesco balletto prendono parte stolidi largitori e beneficati vanesi; ministre che russano durante i panegirici per poi risvegliarsi di botto sbraitando imperiose: 'ma dove si è cacciato il nostro scrittorello? '; conferitori di attestati e di prebende che, scambiando il sesso dei poeti laureandi, parlano con disinvoltura della 'signora bernhard'; politici opportunisti e di abissale ignoranza preoccupati solo di fare passerella; giurie letterarie insipienti ma ben liete di trasferirsi, spesate di tutto, nei migliori alberghi e ristoranti; finanziatori che con un esborso spudoratamente basso si assicurano pubblicità a buon mercato e una fama di generosi mecenati; e grossolani esponenti dell'industria che presentandolo parlano diffusamente dello 'straniero nato in olanda', il quale però 'già da qualche tempo vive tra noi', e al quale attribuiscono senza fare una piega un fantomatico romanzo ambientato in un'isola del sud. 'se qualcuno offre del denaro vuol dire che ne ha ed è giusto alleggerirlo' pensa tuttavia bernhard, e non nega affatto di averlo speso volentieri, soprattutto se gli ha dato l'occasione per comprarsi finalmente una triumph herald.
Patrimonio d'arte, di storia e di cultura, venezia è una città il cui splendore è l'espressione di un grande passato. Alvise zorzi interpreta il destino del 'piccolo popolo' di pescatori, tessitori e marinai che cercarono sulle isole anfibie un luogo di sopravvivenza e seppero poi trasformare un territorio di sabbie e canneti in una sfavillante città di palazzi, chiese, teatri e piazze. E il ritratto che delinea della sua città, a partire dal 25 marzo 421, data leggendaria della fondazione, fino al 17 ottobre 1797, giorno in cui il trattato di campoformio sancì la fine della serenissima, è un documento in cui si rintracciano i fatti noti o sconosciuti, i trionfi, le sconfitte, l'apoteosi e la decandenza.
Roald dahl ci avverte di non credere ai cattivi delle fiabe, e ci fornisce i mezzi per smascherare i cattivi della vita. «il pifferaio magico dell'era moderna» – the times dahl fu un bambino buono, attaccatissimo alla sua mamma, cui scrisse una lettera alla settimana. Fu un bambino ingenuo e credulone, sia quando gli raccontarono che la liquirizia era fatta di sangue di topo pressato che quando gli dissero che ci si poteva ammalare di appendicite inghiottendo un pelo di spazzolino da denti. L'unico dispetto lo fece alle spalle di un'orrenda venditrice di dolci, una specie di sporcella: le mise un topo morto in un barattolo di caramelle e per questo venne picchiato la prima volta. I ricordi d'infanzia di dahl sono costellati da continue frustate e da terribili prepotenze sui bambini da parte degli adulti. No, dahl non ha avuto bisogno di inventare i giganti crudeli, né la spezzindue, né la nonna maligna della 'magica medicina'.
Per molti aspetti il giappone di oggi somiglia alla svizzera: due paesi nei quali tutto, dai treni alle poste, dagli alberghi ai negozi, dalle fabbriche, alle banche, alle università, funziona come un'orologeria mirabilmente oliata, che non conosce inceppi. Resta solo una grossa differenza: che la svizzera non offre misteri, mentre il giappone è misteriosissimo. In un certo senso il giappone guerresco e aggressivo degli anni trenta e quaranta era abbastanza trasparente e comprensibile; ma i giapponesi dei giorni nostri, i quali, dopo essere rimasti stesi a terra nel '45, finiscono in meno di mezzo secolo per costruire una delle maggiori potenze industriali, commerciali e finanziarie del globo, pur non vantando il possesso di vasti territori né avendo a disposizione materie prime - ecco qualcosa che sfiora l'enigma, cha ha sapore di magia e d'occulto! Soprattutto quando vediamo che gli artefici della straordinaria cavalcata ci si presentano in genere come individui anonimi, confusi nella folla con un fare spesso impacciato. Cosa li anima? Quali sono i loro segreti? Come conoscerli davvero? Come capirli? L'asse portante del libro è costituito dal racconto di una lunga e lenta peregrinazione attraverso il giappone, effettuata in macchina a metà degli anni cinquanta, in compagnia di giapponesi e di stranieri.
Il 'mondo di ieri' è l'europa d'inizio novecento, il mondo in cui stefan zweig è cresciuto, si è appassionato alla lettura e ai viaggi, ha stretto amicizia con freud, rilke e valéry. Un mondo stabile e sicuro, nonostante l'emergere di rivendicazioni nazionaliste, che l'autore definì 'l'età dell'oro delle certezze'. È un libro nostalgico, scritto da zweig lontano dalla sua austria, che racconta lo sgomento allo scoppio della prima guerra mondiale, il crollo delle monarchie storiche, la crisi delle ideologie e la tetra affermazione del nazismo. Tra aneddoti ricchi di 'charme', in un viaggio alla scoperta di vienna, parigi, berlino e londra che abbraccia mezzo secolo della storia d'europa, queste pagine riassumono il senso della vita di stefan zweig e della sua vocazione di scrittore.
Se hai un sogno devi proteggerlo. Se ami qualcuno devi inseguirlo amelia studia medicina all'università di bologna, ha un rapporto conflittuale con i suoi genitori ed è abituata a fuggire dai problemi. Fan e amica della band del momento, i bad attitude, ha una storia altalenante con il cantante. A sostenere amelia ci sono le sue amiche isabella e caterina, ma soprattutto nico, il bassista del gruppo. Amelia è sempre in cerca di emozioni che le facciano battere il cuore, mentre nico vorrebbe soltanto evitare altri problemi: quelli lui li conosce fin troppo bene. Basta poco per rendere i confini del loro rapporto indefiniti. È un'estate piena di musica e di magia quella che vivono, un'estate unica in cui tutto è possibile. Ma come in ogni sogno, dal quale prima o poi bisogna svegliarsi, amelia e nico dovranno decidere se la paura è più forte dei sogni che vogliono realizzare. La felicità è a portata di mano, devono solo trovare il coraggio di afferrarla.
Los angeles, 1994: una droga misteriosa, la sostanza m, invade il mercato seminando follia e morte. La sua origine è ignota come la sua composizione e l'organizzazione che la diffonde. Bob arctor, agente della sezione narcotici, si infiltra fra i tossici che ne fanno uso, per scoprire chi dirige le fila del traffico illegale: un abito speciale nasconde ai colleghi la sua identità e una sofisticata apparecchiatura elettronica gli consente addirittura di spiare sé stesso nella sua nuova condizione di drogato. Bob giungerà alla verità solo dopo essere sprofondato nel buio e nella disperazione della dipendenza. Un romanzo di straordinaria potenza emotiva, dedicato idealmente a quella generazione che dopo aver sognato un mondo diverso ha scoperto il baratro delle droghe, della dipendenza, dell'annullamento di sé. Canto del cigno di una generazione, 'un oscuro scrutare' è una vetta amara e lirica dell'opera di philip k. Dick, e allo stesso tempo un romanzo sospeso tra giallo e fantascienza, ambientato in un futuro dominato dalla tecnologia e dalla manipolazione sociale. Introduzione di carlo pagetti. Postfazione di francesco marroni.