Fu il destino a trasformare il marinaio spezzino giovanni battista caviciòli in uno dei più temuti pirati del tirreno: dalla spezia a trafalgar e dall'atlantico alla costa azzurra, corre veloce la vita del bacicio tra navi e guerre, furti e amori, ricchezze e miserie. Alla ricerca del suo tesoro, uno strampalato biografo cerca di ricalcare le impronte lasciate sulla sabbia dal marinaio divenuto corsaro per necessità sempre che un'onda non le cancelli prima. Il romanzo è stato pubblicato nella prima stesura nel 2003. Le nuove ricerche del biografo infaticabile hanno portato a questa revisione.
Tornata dopo quarant'anni nella sicilia della sua giovinezza, la narratrice vede avanzare tre figure di donna 'con leggero passo di danza', che la inducono a raccontare la loro storia. Sono le protagoniste di 'quella mattina a noto', donne che nella sicilia a cavallo del secolo si sono battute per la libertà di decidere, di istruirsi, di insegnare. La capostipite è mariannina, costretta ad abbandonare palermo dopo la perdita del marito e del patrimonio. La figlia, lidduzza, conquista l'indipendenza e la difende gelosamente; la nipote, ituzza, si laurea - ospite della famiglia brancati, dove il piccolo vitaliano, detto nuzzo, inventa sul vasino le sue prime storie - e poi si trasferisce a noto, dove insegna, si sposa e cresce i figli, finché la necessità la spinge a lasciare la sua sicilia per bari. Muovendo dal ricordo di un rapporto familiare, gianrico carofiglio chiude con una affascinante finzione il racconto della madre.
Nella new york degli anni '40 s'intrecciano le vite di ricchi ebrei sopravvissuti all'olocausto e rifugiatisi in america. Il pio boris makaver disereda la figlia anna non appena scopre che ha lasciato il secondo marito per fuggire in florida con il suo ex precettore, hertz grein. La fuga non va a buon fine: i due tornano a new york e si separano. Nel frattempo una dentista, fanatica di sedute spiritiche, organizza una messinscena con un'attrice, facendo credere al secondo marito di anna che la sua ex moglie, defunta, è tornata in vita. Per l'uomo lo shock è tale che presto ne muore. Anna decide di tornare con il primo marito, un attore di teatro yiddish divenuto famoso a broadway. Intanto grein, sempre lacerato tra lussuria e vita religiosa.
È un contadino apparentemente astuto, violento e cattivo lo zebio del titolo. Vive a pazzano, sulle colline modenesi, con la famiglia di sei braccianti, che tiranneggia e maltratta: zuello, il primogenito fugge di casa, gli muoiono un altro figlio, bianco, e la moglie, e un terzo figlio, pellegrino, scompare senza un motivo apparente. Zebio, assillato dai creditori e odiato dal vicinato, fugge nella natura sino a perdersi nel gelo dell'appennino.
Una città, la guerra che ritorna a ogni tramonto con il suo carico di allarmi, bombe, macerie e cadaveri. In città, dalla guerra, alcuni sono scappati, molti rimangono, provano a trasformare l'emergenza in normalità. Bianca e vanni sono due di loro. Bianca ha subito un danno, sta cercando di guarire, è convinta di farcela. Vanni insegna filosofia, sostiene che la guerra non lo sta cambiando. Ma allora perché abbandona il filo logico dei propri pensieri per pedinare una donna che non conosce?
Inghilterra, 1919. Tristan sadler ha solo ventun anni, ma è già un veterano. Un tremito incontrollabile alla mano destra e un senso di colpa così devastante da sconfinare nell'odio di sé, sono questi i segni che l'esperienza atroce e insensata della grande guerra gli ha lasciato addosso e nel cuore. E anche se ha provato a rifarsi una vita inseguendo il sogno di diventare scrittore, il ricordo di un gesto inconfessabile non gli dà pace. Proprio per lenire le ferite di un passato che non vuole passare, tristan decide di incontrare la sorella di will, un commilitone giustiziato durante la guerra perché, obiettore di coscienza
A . G . Detesta la gente per svariate ragioni. In questa raccolta di racconti si imbatte in alcune situazioni che portano la sua antipatia all'esasperazione, dal viaggio in autobus all'imbarazzo in ascensore, dall'incontro di un adorabile bambino un po' vivace all'attesa di qualcuno non troppo puntuale. Situazioni a cui, per sopravvivere, è bene affidarsi ciecamente alla propria misantropia. Non tutti riescono però a farlo con il cinismo di a. G . , che ha il coraggio di comportarsi come tutti vorrebbero ma non possono fare. Il primo libro dedicato alla pagina di antonio schiena: antipatia gratuita.