Virgil tibbs è un ispettore di polizia di colore finito per caso in un paesino della carolina, nel giorno in cui è stato commesso un delitto eccellente. A wells vige il più rigido segregazionismo contro i 'negri', la paranoia della contaminazione è tale per cui basta una goccia di 'sangue nero' in una persona per vietargli lo sgabello del bar o una stanza dell'hotel in città. È offensivo per l'intera comunità che proprio lui venga imposto allo sceriffo locale in quanto esperto di scienza investigativa. Il racconto oscilla dunque tra il piano dell'inchiesta scientifica e quello del dramma psicologico del rapporto, tra tibbs e gli altri investigatori, che parte dall'odio razziale per giungere all'accettazione della persona grazie ai suoi meriti.
I maya, popolo misterioso che edificò straordinarie piramidi nelle foreste tropicali dell'america centrale, sono ancora circondati da enigmi irrisolti: da dove arrivarono, perché scomparvero improvvisamente e perché costruirono templi così eccezionali? Decodificando le loro complesse rappresentazioni astronomiche, gli autori rivelano il significato delle profezie, giungendo alla conclusione che la nascita e la fine della civiltà coincidono con i cicli delle macchie solari e che le antiche civiltà dell'america centrale furono fondate dagli antichi egizi sopravvissuti alla scomparsa di atlantide.
Alessandra romana dei principi borghese è erede di una delle più grandi e antiche famiglie dell'aristocrazia romana. Dopo un'adolescenza spensierata e un atroce dolore giovanile, decide di studiare negli stati uniti. Durante la permanenza in america si innamora di un ricco armatore greco, lo sposa e dopo due anni divorzia. Sono anni burrascosi, di dolce vita, divertimenti superficiali e viaggi in giro per il mondo. Ritornata a roma si impone sulla scena culturale italiana organizzando esposizioni d'arte di grande successo. Arrivano così gli anni della svolta e della conversione di alessandra. Nelle pagine di questo diario si snoda il racconto delle esperienze spirituali vissute dalla protagonista.
C'è june, in questo racconto lungo, la bellissima june, e la sua solitudine. La sua tensione per esplorare l'infinito matematico, e il tentativo di liberarsene attraverso l'amore e il sesso. La sua riscoperta di un teoria dimenticata, nella quale anche il lettore viene trascinato, la porta in giro per il mondo, e la fa imbattere in un assassinio: un'altra storia struggente di solitudine e di amore impossibile tra un uomo maturo e una quattordicenne. E e le fa correre anche personalmente dei pericoli insospettati sullo sfondo di un capitalismo internazionale feroce nelle sue regole, nello sfruttamento delle sacche di povertà.
Gli aspetti verbali di un intervento in pubblico incidono soltanto in parte sulla sua efficacia. Il resto è affidato al linguaggio paraverbale e non verbale. Questo libro mette a disposizione una serie di tecniche e di strumenti per controllare e migliorare questi aspetti della comunicazione. Il peso dei vari fattori sull'efficacia della comunicazione viene rappresentato con la sequenza di numeri 7, 38 e 55, in cui la prima cifra indica l'impatto del linguaggio verbale, la seconda quello del linguaggio paraverbale e l'ultima quello del linguaggio non verbale. Attraverso esempi ed esercizi il testo indica le tecniche e le modalità per preparare al meglio un intervento, per gestire le obiezioni e per creare un rapporto proficuo con il pubblico.
È il racconto del rapporto di amore e di rabbia che lega una figlia e una madre incapaci di comunicare tra loro, un rapporto che perde terreno sotto la pressione del quotidiano, che si tesse su un ordito di pregiudizi difficili da superare. Silvia finisce in un centro di prima accoglienza per minori in stato d'arresto: non è il carcere, ma non è nemmeno la libertà. Quel posto così lontano dalle stanze della vita comune diventa un binocolo al contrario, capace di sbattere in faccia quello che nella vita di tutti i giorni si può scegliere di non vedere. E anche lucia si trova improvvisamente a non avere la possibilità di nascondersi. Le due donne sono costrette a fermarsi, a pensare, a rivelarsi.
Siamo a brixton alla fine degli anni ottanta e alby starvation è un paranoico, rinchiuso nel suo disgraziato e cadente appartamento. È fragile ma è sopravvissuto ai disordini di brixton, polveriera incontrollabile per le forze dell'ordine. Vive di un immeritato sussidio, colleziona fumetti, vende droghe, ascolta ossessivamente i fall ed è preoccupatissimo per la sua salute, messa in pericolo da inedite allergie e determinati attentatori. Lungo tutto l'intreccio di un romanzo disordinato, travolgente e a tratti irresistibile, alby tenta di sfuggire a un proiettile quasi inevitabile ma forse non così meritato. Circondato da diseredati, malavitosi e anime in cerca di salvezza, alby è un uomo che vive di espedienti in un mondo che ne fornisce pochi.
Frutto di una ricerca sui due trattati incompiuti, in cui dante elabora i temi filosofici destinati a confluire nella commedia, questo volume analizza i testi e le fonti, ricostruendo il dialogo sotterraneo che unisce le due opere, considerandole momenti complementari di un medesimo laboratorio speculativo. La contaminazione tra aristotelismo e metafisica della luce permette a dante di sviluppare una serie di variazioni sul tema della nobiltà dell'uomo che sfocia nell'esaltazione del volgare, lingua gloriosa in cui si celebra una sorta di redenzione poetica dell'umanità. Emerge così l'immagine di un dante che si confronta con le tradizioni di pensiero più varie dalla gnoseologia di avicenna alla mistica di bonaventura, fino alle dottrine cabalistiche.
Dalle novelle d'esordio, di timbro prevalentemente comico e grottesco, in cui è ancora presente l'influsso di gogol', ai capolavori della maturità, dominati da una vena malinconica e pessimistica - la steppa (1888), il duello (1892), la corsia n. 6 (1892), il monaco nero (1894), la signora col cagnolino (1899) - i racconti di? Cechov evocano una drammaticità esistenziale trattenuta e sommessa. Poveri d'azione e quasi privi di intreccio, ma attenti alle più piccole incrinature dell'anima, hanno come protagonisti individui incompresi, umiliati, sconfitti dalla vita, vittime di equivoci e di autoinganni: un campionario di frustrazioni e mediocrità, dove trionfano l'impotenza ad agire e l'incapacità di comunicare. L'intera parabola narrativa di? Cechov testimonia uno degli aspetti fondamentali della sua arte: quella sorta di dolente distacco dalle vicende descritte che riecheggia lo smarrimento di un'epoca e l'inerzia spirituale della società russa di fronte ai sintomi della propria decadenza morale e intellettuale.
La bora soffia su trieste ed è come una metafora delle minacce che gravano sul commissario capo proteo laurenti. La moglie lo ha appena lasciato, il figlio frequenta una bettola di naziskin e una bomba è esplosa alle porte della città massacrando un'intera famiglia slovena. Trieste è una terra di confine ed è con ogni tipo di confine, geografico, etnico e morale che laurenti se la deve vedere.