'cronache marziane' (1950) è il resoconto della conquista e della colonizzazione di marte tra il 1999 e il 2026: anno in cui lo scoppio di una guerra atomica richiama i terrestri sul proprio pianeta. Marte, pianeta antichissimo, resta nuovamente abbandonato. Sui suoi immensi mari di sabbia privi di vita passano i grandi velieri degli ultimi marziani, creature simili a fantasmi, ombre e larve di una civiltà che i terrestri, esseri ingombranti venuti da un mondo sordo e materialista, non hanno saputo vedere né comprendere.
In un futuro ancora molto lontano l'uomo ha imparato a viaggiare nel tempo, spostandosi con disinvoltura da un secolo all'altro e organizzando traffici commerciali tra ere diverse. Il viaggio nel tempo permette anche di tenere l'umanità sotto rigido controllo, modificando tutto ciò che potrebbe provocare gravi turbamenti nella storia. A effettuare i cambiamenti sono delegati gli analisti e i tecnici della chiusa casta degli eterni, gli unici in grado di manipolare passato e futuro. Un giorno però andrew harlan, un giovane eterno, si trova di fronte a una scelta atroce: salvare l'eternità o il suo amore, e non avrà dubbi. Uno dei più brillanti romanzi di isaac asimov, una sconcertante epopea che si pone come alternativa possibile all'universo dei robot, dell'impero galattico e della fondazione.
Un'ambigua utopia, come recita il sottotitolo originale del romanzo, i reietti dell'altro pianeta è una narrazione che, fingendo di parlare del futuro, racconta il mondo di oggi. «c'era un muro. Come ogni altro muro, anch'esso era ambiguo, bifronte. Quel che stava al suo interno e quel che stava al suo esterno dipendevano dal lato da cui lo si osservava. » sui dei fronti del muro, due pianeti gemelli, urras e anarres, illuminati da uno stesso sole ma divisi da una barriera ideologica antica di secoli. Urras è fittamente popolato, tecnologicamente avanzato, ricco, florido, retto da un'economia liberista. Da qui sono partiti nella notte dei tempi i seguaci di odo che hanno colonizzato l'arido anarres, fondandovi una comunità anarchico-collettivista che non conosce concetti come proprietà, governo, autorità. In questa società apparentemente perfetta nasce shevek, genio della fisica alle prese con un'innovativa teoria del tempo, un vero
New york è irriconoscibile: niente più torri e grattacieli. Al loro posto, un'immensa metropoli 'coperta' che non viene mai a contatto con l'aria, nella quale milioni di uomini e donne brulicano come formiche su strade mobili. Una megalopoli in cui i robot sottraggono i posti di lavoro agli uomini a un ritmo sempre più preoccupante e alle cui porte si estende come una sfida spacetown, la città degli spaziali, dove tutto è lusso e ariosità, superbia e ostentazione. C'è da meravigliarsi che uno dei tanti terrestri scontenti ammazzi uno spaziale, e che il caso rischi di diventare un incidente interplanetario? Per risolverlo bisogna ricorrere al miglior poliziotto della city, lije baley, e affidargli come compagno il più bravo poliziotto di spacetown, r. Daneel olivaw. Il guaio è che quella 'r' significa robot: sta per cominciare una sfida implacabile tra l'intelligenza umana e quella artificiale, il cui fine ultimo è quello di risolvere l'omicidio più esplosivo che la terra ricordi.
Sono passati nove anni da quando paul muad'dib è scomparso nel deserto affidando la reggenza dell'impero e la cura dei figli alla sorella alia. La trasformazione ecologica di arrakis prosegue con regolarità mentre il pianeta vive un periodo di grandi cambiamenti sociali ed economici e la religione sorta attorno alla carismatica figura di paul muad'dib, trasformata da alia in una soffocante burocrazia che minaccia di ridurre in schiavitù la galassia, richiama notevoli folle di pellegrini provenienti da migliaia di mondi. Alia, intanto, si appresta a distruggere l'opera del fratello, servendosi delle trame della vecchia aristocrazia e del bene gesserit, che opera attraverso lady jessica, per completare l'antico programma genetico prodotto da paul. Spetterà a ghanima e leto, figli di paul e detentori dell'immenso e terrificante potere della memoria genetica dell'umanità, mettere a posto le cose.
Romanzo psichedelico, navigazione allucinata in un mondo surreale creato dalla droga e dominato dall'inquietante figura di un mostruoso imprenditore-spacciatore, non del tutto umano e forse strumento di un'oscura divinità, questo libro racconta la storia di un'invasione aliena e consente diversi livelli di lettura.
Il secondo, avvincente episodio del ciclo di dune dodici anni dopo la vittoria dei fremen sull'imperatore padisha shaddam iv, paul muad'dib, erede degli atreides, è ancora il temuto imperatore della galassia e governa l'universo dalla sua capitale su arrakis. La forza del mito che lo circonda viene però intaccata da un complotto che vede protagonisti il bene gesserit, la gilda spaziale, i tleilaxu e alcuni fremen ribelli: al centro della cospirazione c'è il tentativo di indebolire la sua capacità di comando e rendere instabile la dinastia degli artreides ostacolando la nascita di un erede. Tuttavia, il prezioso dono della prescienza dà a paul la consapevolezza che la strada da seguire è quella indicata dal suo destino: indirizzare il proprio popolo su un percorso che lo allontani dall'autodistruzione e dalla miseria, verso un futuro armonioso e duraturo: un obiettivo che è disposto a raggiungere anche a costo del proprio sacrificio.
Griffin, brillante fisico londinese, sa di avere un'unica arma per riscattarsi da una vita piuttosto amara e povera di riconoscimenti: il proprio genio. Il suo lavoro consiste nello sviluppare nuove sensazionali tecniche, il suo scopo è ottenere il rispetto dovuto alle menti eccelse. Quando mette a punto un procedimento che gli permette di rendere invisibili gli oggetti, decide di provare su di sé quella scoperta rivoluzionaria, ma i risultati sono ben diversi da quelli che immaginava. Essere invisibile comporta parecchi inconvenienti, e forse non è poi così vantaggioso sottrarsi alla vista degli altri, a meno che non si voglia sfruttare l'invisibilità per fini perversi, come ad esempio incutere terrore. Ma il piano di griffin fallisce miseramente, anche grazie a un suo vecchio compagno di studi che era a conoscenza dei suoi disegni visionari. Braccato dalla legge, si ritroverà intrappolato nella scoperta che avrebbe dovuto finalmente liberarlo, tradito dal genio cui aveva affidato ogni desiderio di riscatto. Un classico della science fiction, l'amara parabola di un uomo animato da un pericoloso fanatismo per il progresso scientifico, ma destinato a soccombere di fronte all'inesorabilità dei propri limiti.
La guerra dei mondi, pubblicato a londra nel 1897, è considerato uno dei primi romanzi di fantascienza scritto da uno dei pionieri del genere. L'avvio è lento, con una riflessione sulle false certezze umane, a metà tra il filosofico e l'umoristico, nell'epoca dell'illusione positivista. Subito, però, la storia si anima e, in un crescendo di suspense, viene descritto l'arrivo sulla terra di terrificanti marziani che seminano distruzione e minacciano di cancellare ogni traccia di vita sul pianeta. Un gioco della fantasia e una lente di ingrandimento sulle paure della società post industriale inglese, ancora oggi attuale, grazie a uno stile che coniuga con intelligenza gli ingredienti del racconto fantastico e del romanzo dell'orrore.