L'inchiesta più dura del commissario montalbano comincia con un cadavere pescato per caso in alto mare. L'incrocia montalbano mentre nuota al limite dello stordimento per lavarsi di dosso una notte di cattivi pensieri e malumori. I fatti politici, certi eventi di repressione poliziesca, l'atteggiamento verso gli immigrati: tutto cospira a farlo sentire un isolato, e il cadavere anonimo, destinato a restare senza giustizia, archiviato da banale caso di clandestino immigrato, sembra armonizzarsi macabramente con il suo senso di solitudine. Per il commissario è una sfida, che lo scuote dal proposito di dimettersi, e lo spinge in una inchiesta doppia, su delitti apparentemente indipendenti e accomunati solo dalla ferocia.
'undici minuti' racconta la storia di maria, una giovane ragazza brasiliana che, seguendo il miraggio di una vita più facile, si trasferisce da rio de janeiro in europa, a ginevra. Qui, dopo il tentativo di lavorare come modella, comincia a esercitare la prostituzione e, dagli incontri con i suoi clienti, sviluppa la sua particolare conoscenza del mondo. Gli undici minuti del titolo, il limitato arco di tempo che maria dedica a ciascun uomo, diventano quindi lo strumento attraverso il quale la ragazza entra in contatto con l'anima degli sconosciuti che incontra. E sarà proprio uno di questi uomini, il pittore ralf hart, ad aprirle le porte di una nuova consapevolezza.
Parigi, museo del louvre. Nella grande galleria, il vecchio curatore saunière, ferito a morte, si aggrappa con un ultimo gesto disperato a un dipinto del caravaggio, fa scattare l'allarme e le grate di ferro all'entrata della sala immediatamente scendono, chiudendo fuori il suo inseguitore. L'assassino, rabbioso, non ha ottenuto quello che voleva. A saunière restano pochi minuti di vita. Si toglie i vestiti e, disteso sul pavimento, si dispone come l'uomo di vitruvio, il celeberrimo disegno di leonardo da vinci. La scena che si presenta agli occhi dei primi soccorritori è agghiacciante: il vecchio disteso sul marmo è riuscito, prima di morire, a scrivere alcuni numeri, poche parole e soltanto un nome: robert langdon.
Ex detective dalla mente raffinatissima ma costretto su una sedia a rotelle, lincoln rhyme sta inseguendo un ingegnoso serial killer capace di trasformarsi con abilità camaleontica a mano a mano che uccide le sue vittime. Una sola di esse è vissuta abbastanza a lungo per offrire un indizio agli inquirenti: il tatuaggio dipinto sul braccio dell'assassino, che mostra uno scheletro nell'atto di ballare con una donna di fronte a una bara. Rhyme ha soltanto quarantott'ore prima che il diabolico criminale colpisca di nuovo, ma almeno può contare ancora sulla bella amelia, l'instancabile poliziotta che sostituisce le sue braccia e le sue gambe inferme.
Poeta dell'eccesso, bukowski porta alta la bandiera di un anticonformismo californiano che ha una lunga storia alle spalle (una storia che comprende henry miller, i poeti beat e una cultura underground tanto articolata quanto pittoresca). In 'compagno di sbronze', forse più che altrove, la vena satirico-umoristica dell'autore assume talora colorature selvagge o addirittura feroci. Colpa dell'atmosfera alienante di los angeles ('passai accanto a duecento persone e non riuscii a vedere un solo essere umano'). Ma anche in questi racconti il vitalismo sfrenato, la scelta provocatoria dell'emarginazione e della provvisorietà, la sessualità eternamente in furore sono tanti sberleffi contro il perbenismo conformista, del quale qui si occupa opportunamente l''agenzia soddisfatti e rimborsati'. In fondo al sunset boulevard, charles bukowski, il 'folle', il 'fallito', salda il conto con il sogno americano.
Premio strega 2003. New york, 1903. Nella città delle occasioni, in cui sbarcano dodicimila stranieri al giorno, in cui gli italiani sono aborriti come alieni superstiziosi e criminali, approdano da un minuscolo paese sul garigliano, in provincia di caserta, due ragazzini di dodici e nove anni: diamante e vita. Lui è taciturno, orgoglioso e temerario; lei istintiva, gelosa e dotata della misteriosa capacità di spostare gli oggetti. In una caotica pensione di prince street, nel ghetto italiano di downtown li aspettano il padre di lei con la sua nuova compagna, rocco, geremia e coca-cola, tre ragazzini che si sono giurati eterna amicizia e, soprattutto, l'america.
Il bar sport è quello dove non può mancare un flipper, un telefono a gettoni e soprattutto la 'luisona', la brioche paleolitica condannata ad un'esposizione perenne. Il bar sport è quello in cui passa il carabiniere, lo sparaballe, il professore, il tecnnico (con due n), che declina la formazione della nazionale, il ragioniere innamorato della cassiera, il ragazzo tuttofare. Nel bar sport fioriscono le leggende, quelle del piva (calciatore dal tiro portentoso), del cenerutolo (il lavapiatti che sogna di fare il cameriere), e delle allucinazioni estive.
C'è un'estate brusca nell'età giovane in cui si impara il mondo di corsa. In un'isola del tirreno, alla metà degli anni cinquanta, un pescatore che ha conosciuto la guerra e una giovane donna dal nome difficile, senza intenzione trasmettono a un ragazzo la febbre del rispondere. Qui si racconta una risposta, un eccomi, decisivo come un luogo di nascita. 'tu, mio è un racconto di superamento della cosiddetta 'linea d'ombra', centrato sul passaggio dai privilegi dell'adolescenza alla ruvidezza della maturità. Oltre le illusioni della giovinezza si apre il campo dell'avventura nell'esistenza; e questa avventura, ogni adolescente lo scopre con dolore, con sofferenza, non potrà essere mai cifrata negli schemi delle consolazioni giovanili' enzo siciliano.
Dietro a questo titolo provocatorio si nasconde un manuale 'prêt-à-porter' che i nevrotici, o aspiranti tali, dovrebbero tenere in tasca. Esso utilizza tecniche yoga, buddhiste e zen, praticate da secoli dagli orientali (evidentemente anche loro nevrotici) ma esportabili anche a noi poveri uomini e donne dell'occidente. La nevrosi ci sommerge di ansie e di paure che ci impediscono di gioire della vita e dei rapporti con gli altri. Eliminando il pensiero nevrotico (le seghe mentali) e ritornando a quella realtà da cui esso ci allontana, possiamo imparare a godere delle vita e delle cose che ci stanno intorno. L'autore insegna fondamenti delle discipline psicologiche orientali all'università di genova.