«una rete tessuta dai vecchi e nuovi nemici dell'intenso allon che daniel silva continua a dipingere con autentica emozione e ritmo da professionista. » - la repubblica «magnifico! Questo libro ha tutti gli elementi che amiamo della scrittura di silva: la trama, personaggi senza eguali, e tutta la gamma di emozioni di cui sono sempre piene le sue pagine. » - huffington post non capita tutti i giorni che un restauratore d'arte sia brutalmente ucciso nel regno unito. Soprattutto se si tratta di un rinomato restauratore come christopher liddell, abituato a intingere i suoi pennelli su tele di rubens, tiziano, cézanne e monet. È stato trovato cadavere col cuore squarciato da un colpo di pistola, accanto al suo sgabello da lavoro. La versione della polizia è che dei ladri siano penetrati nel suo cottage a glastonbury e, una volta sorpresi, non abbiano avuto altra scelta che farlo fuori. C'è un uomo, tuttavia, che conosce un'altra più oscura e allarmante verità. È noto come julian isherwood, detto julie dagli amici, proprietario e unico titolare della spesso insolvente ma mai noiosa isherwood fine arts, una galleria d'arte nel quartiere di st james's, a londra. In realtà si chiama isakowitz, britannico solo per nazionalità e passaporto, ma di origini tedesche, educazione francese e religione ebraica. Solo pochi amici fidati sanno che è arrivato a londra nel 1942 da profugo quando era ancora un bambino. E che suo padre, il famoso gallerista di parigi samuel isakowitz, è stato ucciso nel lager di sobibor insieme a sua madre. Nessuno sa poi che, negli anni settanta, è stato reclutato come sayan, collaboratore volontario, dal leggendario capo dell'agenzia spionistica israeliana ari shamron. Con un solo incarico: contribuire a creare e mantenere la copertura di un giovane restauratore di opere d'arte nonché sicario di nome gabriel allon.