L' inconfondibile romanticismo di corina bomann in una storia natalizia carica di sogni e di magia. I lunghi capelli neri, intrecciati con alghe sottili, erano sparsi sulla sabbia. Il viso era bianco come il gesso. Christian le posò la testa sul petto e percepì un battito, flessibilissimo. Era viva. U in quel momento che si accorse del rametto che teneva in mano, stretto in una morsa che nemmeno lui riuscì a forzare. Cosa significava? Era finito per caso tra le sue dita durante la tempesta? Nella notte tra il 4 e il 5 dicembre 1902, una violenta tempesta infuria sulle lunghe spiagge sabbiose di heiligendamm, sul mar baltico. Intanto, nell'elegante albergo della famiglia baabe, fervono i preparativi per un'occasione speciale: il ballo di natale nel castello del granduca, che inaspettatamente ha inviato loro un invito. Il momento ideale per annunciare in grande stile il fidanzamento della giovane johanna con uno dei migliori partiti della città. Ma c'è un segreto che la ragazza non ha mai avuto il coraggio di rivelare a nessuno, nemmeno al fratello maggiore christian, da sempre suo confidente: l'amore per peter, la cui famiglia è nemica giurata dei baabe da decenni. E a turbare i grandi progetti dei genitori arriva un altro evento inaspettato: durante una cavalcata sulla spiaggia, christian trova una ragazza dai lunghi capelli neri riversa sulla battigia, priva di sensi. Fra le dita stringe ancora con forza il rametto di un ciliegio. Chi è questa donna che ha dimenticato perfino il suo nome? E perché l'unico ricordo che conserva è legato alla misteriosa leggenda dei
Figlia illegittima del duca di milano galeazzo maria sforza e di lucrezia landriani, caterina crebbe nella raffinata corte di milano della seconda metà del quattrocento. La sua affascinante vicenda personale e politica è raccontata in questo romanzo dalla voce della sua dama di compagnia, dea, esperta lettrice di tarocchi. Mentre dea cerca nelle sue carte il nome dell'assassino del marito di caterina, lei sfida le convenzioni sociali in nome della passione e combatte contro chi vuole rubarle le terre e il titolo. Ma le carte di dea non mentono, e mostrano un nome, quello dell'uomo che riuscirà a distruggerla, cesare borgia.
Nazione germanica, anno domini 1631. L'illusione della pace svanisce con le nevi dell'inverno. Una primavera improvvisa e cruda tramuta la terra tedesca in una desolazione desertica. Venti torridi flagellano vallate e altopiani. Orde di corvi sono in attesa del banchetto a venire. Non dovranno attendere a lungo. La guerra eterna torna a esplodere. Magdeburg, città del destino e della dannazione, è nuovamente sull'orlo dell'abisso. A disperata difesa, le forze luterane sostenute dal re di svezia, ma ancora prive dell'appoggio militare dei principi germanici contrari all'assolutismo asburgico. In feroce attacco, l'esercito dell'impero cattolico, migliaia di uomini allo stremo a causa di stenti, pestilenze, diserzioni. Un esercito ridotto a una macabra torma barbarica. Da ambo le parti, dominano niente altro che desiderio di morte e voglia di strage. Reinhardt von dekken, un tempo temuto, rispettato principe di turingia, è ormai un reietto. Il suo declino tra i pari di germania appare inarrestabile. Il suo disegno di potere assoluto è disgregato. Perfino la sua terra, troppo a lungo risparmiata dalla furia del conflitto, si trova ora sotto una minaccia incombente. Quella di albrecht von wallenstein, signore della guerra eterna, teso alla ricerca di una torbida riscossa egemonica. Sordo a ogni appello di ragione, preda di un'ossessione demente, reinhardt von dekken compie la scelta estrema. Abbandonare il suo castello, trascinare il suo esercito, e se stesso nell'abisso della guerra eterna.
Francia, 1430. Jacquetta di lussemburgo è una dei discendenti dei duchi di borgogna, la cui stirpe si dice abbia ereditato il dono della preveggenza dalla mitica capostipite melusina, divinità del fiume, in grado di leggere il futuro nello scorrere delle acque. Jacquetta è poco più di una bambina quando viene data in sposa al duca di bedford che, convinto dei suoi poteri divinatori, la introduce al misterioso mondo dell'alchimia. Ma il destino ha in serbo altro per lei: quando, all'età di diciannove anni, la duchessa si ritrova prematuramente vedova, sfidando qualunque convenzione si unisce in seconde nozze al ciambellano del marito, richard woodville, un giovane di belle speranze e di umili origini al quale già da tempo la legava un amore segreto e proibito. Grazie all'ambizione di lui e al proprio fascino e carisma, in breve tempo jacquetta conquista un posto di primo piano alla corte dei lancaster. Ma sono anni turbolenti e sanguinosi: jacquetta sente che la famiglia rivale, gli york capeggiati dal temibile duca riccardo, si fa sempre più pericolosa e minaccia di distruggere l'intero regno. Jacquetta combatte per il suo re, per la sua regina e per sua figlia, elisabetta woodville, per la quale prevede un destino straordinario e inatteso: un capovolgimento di fortuna, il trono d'inghilterra e la bianca rosa di york.
275 d. C . , confine renano. La foschia della notte aleggia ancora sul villaggio addormentato quando i soldati romani irrompono tra le capanne, rovesciando sugli abitanti una valanga di ferro e di fuoco. Per valerio e per l'impero una nuova quanto inutile vittoria. Qualcosa di nuovo sta succedendo oltre il reno. Una coalizione di tribù di dimensioni mai viste si sta riunendo per invadere le gallie. Il destino di roma sembra segnato. Alla valorosa xxii legione di valerio metronio spetta il compito di tentare l'impossibile.
Inghilterra 1875. Devon ravenel, incallito donnaiolo, è lo scapolo più affascinante di londra e ha appena ereditato una contea. Il suo nuovo ruolo sociale gli impone però responsabilità inattese. E anche qualche sorpresa: la sua nuova proprietà, infatti, è gravata dai debiti e per di più nella dimora ereditata vivono le tre sorelle del defunto conte e una giovane, bellissima vedova, lady kathleen trenear. Presto tra i due scoppia la passione, ma la donna conosce bene i tipi come devon. Riuscirà a non consegnare il proprio cuore all'uomo più pericoloso che abbia mai conosciuto?
Aldo manfredini, un giovane medico stanco della vita cittadina, decide di andare ad abitare in una contrada montana, nel bel mezzo delle prealpi venete. Riesce facilmente ad integrarsi in quella piccola comunità composta da anziani montanari e si adegua volentieri agli antichi ritmi della vita contadina. I suoi nuovi compaesani hanno fama d'essere ombrosi e bruschi, rovèrsi, ma lui si sente ben accolto, come a casa propria. L'atmosfera di serena vita agreste che si respira lassù viene offuscata da un tragico incidente che provoca la morte di un vicino. Non credendo alla casualità di quanto accaduto, aldo inizia un'indagine discreta, aiutato dall'ex parroco del paese. Per fissare meglio le proprie riflessioni, le scoperte e i dubbi comincia inoltre a scrivere un diario. Via via che scava nel passato remoto di quella valle e di quella gente, gli incidenti misteriosi e le morti si moltiplicano e lui si rende conto che potrebbe rimanere travolto dagli avvenimenti. Aldo infatti muore e il suo diario diventa la cronistoria dell'indagine, una specie di 'messaggio in bottiglia' che verrà raccolto dal suo unico amico rimasto in città, l'ingegnere carlo zampieri. Molte sono le domande alle quali carlo dovrà trovare risposta, la prima delle quali riguarda proprio il suo amico: aldo si è suicidato, come sostengono i carabinieri, o è stato assassinato? E se è stato ucciso, chi è il colpevole? Cosa ha trovato di così importante da lasciarci la vita?
Colonia, primi decenni del quattrocento. In un clima storico fatto di poche luci e molte ombre, in cui il sapere è ancora saldamente nelle mani di pochi che non hanno alcun interesse alla sua divulgazione, inizia infine a soffiare il vento del cambiamento. Un piccolo gruppo di intellettuali ed eruditi si riunisce in clandestinità con un sogno grandioso: la diffusione dei libri tra il popolo. Naturalmente la chiesa si oppone con forza perché non vuole che opere definite pericolose vengano divulgate, e la nobiltà non ha alcuna intenzione di perdere i suoi privilegi. Solo un uomo, il mite e ingegnoso orafo lorenz, ha il coraggio di affrontare questa sfida. Di origini modeste, dopo aver perso la moglie in un incendio ed essere rimasto da solo a crescere l'unica figlia, lorenz ha un sogno nel cassetto condiviso con l'amico libraio johannes, anima del gruppo di intellettuali: mettere a punto un sistema da lui ideato per la stampa meccanica che porterà alla nascita della tipografia. Il progetto è ambizioso e la sua invenzione in grado di cambiare il corso della storia. Ma il prezzo che dovrà pagare per una simile temerarietà è altissimo: a rischio c'è la sua vita e quella di chi lo circonda. Romanzo storico sulla passione per la lettura e l'amore per i libri, 'la bottega dei libri proibiti' ci offre un efficace affresco del xv secolo, ma anche una storia d'amore e d'avventura, trasportando il lettore nella realtà di un'epoca in cui crudeltà e intolleranza si scontrano con il sapere, la giustizia e la sete di verità.
È il 1568. Maria, regina cattolica di scozia ed erede legittima al trono d'inghilterra, in fuga dai tumulti della sua patria cerca aiuto in elisabetta i. Ma la cugina si affretta a confinarla nelle proprietà del conte di shrewsbury, george talbot, e della moglie bess. Nobile di nascita integerrimo e fedelissimo alla corona, lui; abile affarista che si è fatta da sola, lei. La coppia accoglie la sfortunata sovrana, certa che questa permanenza porterà solo vantaggi all'interno della ristretta cerchia dei tudor. Ben presto, però, i talbot scoprono con orrore che la loro dimora è diventata l'epicentro di intrighi e tresche d'ogni tipo. Maria - tenuta in esilio lontana da corte - ripudia mariti e si procaccia fidanzati potenti semplicemente per riconquistare la libertà oppure mira ad appropriarsi del trono? E l'inflessibile regina vergine agisce per difesa o ha ordito freddamente un piano per liberarsi di una pericolosa rivale? Mentre il paese è scosso da rivolte e insurrezioni, e vive sotto la minaccia di attacchi nemici, i due 'custodi', incatenati alla scomoda ospite, vedono sgretolarsi il loro patrimonio insieme con la reputazione e la felicità matrimoniale. Bess diventa la spia segreta del potentissimo consigliere di elisabetta, mentre il marito è un burattino nelle mani dell'incantevole scozzese. Quando la disperata ammirazione di george per l'avvenente maria non può più essere negata, viene messa in dubbio anche la lealtà dei talbot alla regina. E tutto precipita.
È il 101 d. C, l'anno in cui roma, all'apice della sua potenza ed espansione, intraprende forse la sua più grande e meno conosciuta guerra: la campagna per la conquista della dacia, l'odierna romania. Il carismatico imperatore traiano guida l'impresa, ossessionato dall'idea di emulare le gesta di alessandro magno. Ma se i romani possono mettere in campo la disciplina, la strategia e la collaudata forza delle legioni, i daci, condotti dal re decebalo, hanno fama leggendaria di essere uomini dal sovrumano coraggio, guerrieri pronti a tutto. E a contrastare la minaccia dell'invasore appaiono anche alcune misteriose creature, assetate di sangue romano. All'ombra delle operazioni dirette da traiano si intrecciano i destini di due fratelli romani: tiberio claudio massimo, valoroso cavaliere, soldato ambizioso e determinato, e marco, indolente e refrattario alle responsabilità. Tiberio passerà alla storia come colui che catturò il temibile decebalo: la colonna traiana e la sua stele ritrovata nel secolo scorso lo raffigurano mentre tenta di impedire al sovrano nemico di suicidarsi. Marco invece è un frumentarius, una spia, un infiltrato nelle file daciche, eppure per la vittoria finale anche le sue mosse sotterranee risulteranno decisive.