Una scrittrice sente bussare alla porta: è un personaggio che chiede di essere ascoltato. Le parla di una famiglia poverissima emigrata dal sud nei primi del novecento, di un soldato morto sul carso durante la prima guerra mondiale, di un figlio clandestino e di una bambina difficile, di un pietr'n padre e di un pietr'n figlio che emigra in australia per odio verso il fascismo. Ma ora siamo in abruzzo, nel 2002. La figlia di pietr'n è diventata nonna e dedica le sue giornate alla ricerca della nipote scomparsa. È lei a raccontare le storie spezzate della sua famiglia.
'ogni uomo è come una corda nell'immenso strumento del creato'. Queste parole dell'enigmatico detective vanadium colpiscono profondamente enoch cain, che solo poche ore prima ha ucciso la moglie naomi. Spezzando infatti quella vita - cioè scegliendo, come il suo omonimo biblico, la via dell'omicidio - cain ha introdotto una dissonanza che si rifletterà su infinite altre corde. E la nascita in circostanze drammatiche, e nello stesso giorno, di due bambini lo persuade che il suo destino dipenderà da un neonato con un 'dono' misterioso.
Se è possibile un essere fuori più del tredicesimo commensale (il reietto), la 'quattordicesima commensale' è il compendio vero di una vita 'fuori'. La vita è quella di franca bellisai, figura di esclusioni e inappartenenze ma in costante ricerca di appartenenze e inclusioni: ideologiche e affettive. Dentro la lotta armata vorrebbe stare la giovane studentessa negli anni settanta, e in prima linea, come il compagno di vita vittorio rullo. Dentro la riorganizzazione del movimento vorrebbe stare la fuggiasca in francia, la palpitazione e le attese per due borsoni pesanti di contante, proibita eredità di vittorio morto in uno scontro con la polizia. Romanzo d'esordio, 'la quattordicesima commensale' ha vinto il premio calvino 2003.
Una storia irriverente, controcorrente, ricca di rivelazioni scomode e perfino sconvolgenti, che non lasciano scampo ai membri della casa sabauda. A cominciare da carlo alberto, fiero reazionario che solo controvoglia giunse a concedere la costituzione. Ma il suo è solo il primo nome di una lunga carrelata che, fra conflitti di interessi e intrallazzi, tradimenti e meschinerie, nefandezze e autentiche atrocità, non risparmia nessuno.
Sul finire del secondo conflitto mondiale, tre uomini e una donna si rifugiano in una villa semidevastata sulle colline di firenze. In una stanza del piano superiore giace, gravemente ustionato in un incidente d'aereo, premurosamente accudito dall'infermiera hana, il misterioso 'paziente inglese'. Dai suoi racconti allucinati dalla morfina riemergono l'amore travolgente per katharine e le avventurose peregrinazioni nel deserto. Intorno alla sua convalescenza s'intrecciano le vicende degli altri abitanti della villa: hanam caravaggio, un ladro che lavora per i servizi segreti, e kip, un sikh, abile artificiere. La memoria, i miti e le leggende personali dei quattro protagonisti, lacerati e turbati dall'esperienza della guerra, ripercorrono la storia di un'intera epoca.
Reportage inediti, testimonianze dirette, domande poste ai potenti del mondo e scene mai mostrate dai media compongono 'fahrenheit 9/11'. Dalle contestazioni alle elezioni presidenziali del 2000 alla denuncia delle imbarazzanti amicizie tra le famiglie bush, saud e bin laden. Il film descrive l'atmosfera di terrore generalizzato in cui vive la popolazione americana, le cui libertà individuali sono fortemente limitate dal 'patriot act', e si concentra sulle drammatiche conseguenze della guerra in iraq. Mentre il presidente declama l'onor di patria, nelle zone più povere del paese i giovani disoccupati vengono reclutati con allettanti promesse, per poi venire gettati al macello. Il fascicolo raccoglie saggi, commenti, interviste e altri materiali inediti.
Lazzaro santandrea risorge, come il suo più illustre omonimo. E il kaos si scatena a savona, milano, nella lontana sicilia e in una vicinissima cina. A savona scorrazzano un cadavere vestito da infermiere, un'infermiera in veste di cadavere, un infermiere in abito da suora e i diabolici fratelli lanterna travestiti da donna. Mentre una milano non più in festa è infestata da cinesi invisibili e letali, da siculi marmorei e gessati e dalla consueta, inarrestabile corte dei miracoli di lazzaro, mobilitata per tenere in vita il suo portabandiera. In una sarabanda di moda e modelle, medici e compari, bare e baristi, il lazzaro risorto deve dimostrare di essere vivo, nonostante clizia.
Il compito di edwin de valu, giovane editor in una casa editrice newyorkese, è quello di pubblicare manuali di self help, di metter mano nel 'mucchio fangoso' di manoscritti non richiesti e tanto meno desiderati che affluiscono ininterrottamente in tutte le case editrici e di scrivere lettere di cortese rifiuto ai loro autori. Ma capita, talvolta, che un mostruoso dattiloscritto di mille pagine diventi un vero bestseller, prometta di far tutti felici, di curare tutti i mali del mondo, di far scoprire il segreto di una vita sessuale entusiasmante. La cosa strana è che, grazie a quella lettura, il mondo si trasforma davvero in un luogo dannatamente felice. Con il conseguente crollo dei centri fitness, del mercato del tabacco, dell'alcol, della droga.
La notte di natale del 1996 nel canale di sicilia è avvenuto il più grande naufragio della storia del mediterraneo dalla fine della seconda guerra mondiale. Nel tentativo di sbarcare nel nostro paese, circa trecento clandestini di origine pakistana, indiana e tamil, muoiono per l'affondamento di una 'carretta del mare'. Il fatto passa quasi completamente sotto silenzio. Nulla avviene durante quei giorni di festa e quando all'inizio di gennaio arrivano dalla grecia le prime denunce dell'accaduto, la reazione delle autorità italiane è il rifiuto di credervi: come poteva essere successa una tragedia di simili proporzioni senza che il mare e le coste siciliane ne portassero traccia? Il libro è la ricostruzione di questa incredibile vicenda.
La notte di natale del 1996 nel canale di sicilia è avvenuto il più grande naufragio della storia del mediterraneo dalla fine della seconda guerra mondiale. Nel tentativo di sbarcare nel nostro paese, circa trecento clandestini di origine pakistana, indiana e tamil, muoiono per l'affondamento di una