Quando ugo foscolo è a bologna, nel 1798, compie la prima parziale stesura del romanzo ultime lettere di jacopo ortis, che viene poi pubblicato in quello stesso anno. L'opera, profondamente riveduta, viene ripubblicata a milano nel 1802; ispiratore di questa seconda redazione è l'amore del poeta per isabella roncioni, conosciuta in toscana. Ma le lettere hanno un destino movimentato perché subiranno ulteriori aggiunte e correzioni a zurigo (1816) e a londra (1817). Il travaglio
Un'operazione antiterrorismo, nome in codice wildlife, viene messa in atto nella più preziosa colonia britannica, gibilterra. L'obiettivo è catturare e sequestrare un potente trafficante d'armi islamico. Gli ideatori sono un ambizioso ministro degli esteri del regno unito e un contractor della difesa che è anche suo amico. L'operazione è talmente segreta che neppure toby bell, il segretario personale del ministro, ne è al corrente. Sospettando un complotto dagli esiti disastrosi, toby fa il possibile per bloccarlo, ma viene prontamente trasferito all'estero per un altro incarico. Tre anni dopo, convocato nel suo fatiscente castello in cornovaglia da sir christopher probyn, un diplomatico in pensione, e tenuto sotto l'occhio vigile di sua figlia emily, toby dovrà scegliere tra ciò che gli detta la sua coscienza e gli obblighi nei confronti delle istituzioni per le quali lavora. Se l'unica condizione necessaria perché il male trionfi è che le persone oneste non facciano nulla, come si può rimanere in silenzio?
Tutti, compresa una decina di automobilisti di passaggio, facevano capannello attorno al relitto ripescato dal fiume, e alcuni tastavano distrattamente la carrozzeria o si chinavano per guardare dentro. Ed è proprio a uno di quegli sconosciuti che venne in mente di girare la maniglia del bagagliaio. Che, contro ogni aspettativa, nonostante la vettura fosse così deformata, si aprì facilmente; l'uomo cacciò un grido e indietreggiò di qualche passo, mentre chi gli era a fianco si precipitava a vedere. Maigret si avvicinò come gli altri, aggrottò la fronte e, per la prima volta dal mattino, non si limitò a borbottare qualcosa, ma fece sentire chiaramente la sua voce: 'via, fate largo! . Non toccate niente! ' . Anche lui aveva visto. Aveva visto una forma umana stranamente ripiegata su se stessa, pigiata in fondo al bagagliaio come se quest'ultimo fosse stato richiuso a fatica. Sopra quella specie di fagotto, una cortina di capelli biondo platino suggeriva che si trattava di una donna.
Che senso ha la vita? Perché sono qui? Perché dovrei fare la cosa giusta? E che cos'è la cosa giusta? Sono domande tutt'altro che facili. Ma alcune delle menti più brillanti della storia hanno lasciato idee e linee di condotta per il nostro benessere psicologico. Le concezioni di platone sul bene e sul male, il consiglio di aristotele di seguire in ogni situazione ragione e moderazione, i pensieri di kierkegaard sulla morte, la saggezza tradizionale degli 'i ching' o la teoria dell'imperativo di kant possono rivelarsi straordinariamente utili per affrontare problemi concreti. Questo libro riporta il pensiero dei grandi pensatori della filosofia di tutti i tempi, insegnando a vivere meglio il presente.
Russia, 1915. Georgij jachmenev è figlio di un contadino e ha solo sedici'anni quando salva un membro della famiglia imperiale da un attentato. Dall''izba' di legno nel remoto villaggio rurale di kasin al palazzo d'inverno il passo è breve. Georgij diventa la guardia del corpo di aleksej romanov, l'unico figlio maschio dello zar nicola ii, destinato a ereditare il trono. Nei sontuosi corridoi del palazzo d'inverno, ornati di malachite e oro zecchino, georgij diviene l'ombra fedele dello zarevic e assiste impotente alle ambigue trame di rasputin, alle incertezze fatali dello zar, ai presagi della disfatta che presto travolgerà il regime. E soprattutto incontra l'amore della sua vita. Più di mezzo secolo dopo, la donna che da molti anni è sua moglie e si fa chiamare zoja sta morendo in un ospedale di londra. Georgij ripensa al loro amore indissolubile ma segnato dall'esperienza dell'esilio e dal peso di un segreto mai tradito.
Chi era davvero ursula cohen, la signora dagli occhi di ghiaccio? E soprattutto: perché tutti la volevano morta? Ci sono molte cose che ettore benussi, commissario quasi in pensione della squadra mobile di trieste, proprio non sopporta: i tipi che chiudono le telefonate con 'ciaociaociao' ripetuto all'infinito; gli edifici anni sessanta che rovinano l'urbanistica triestina; quella gran rompiscatole di sua figlia; la propria ingombrante pancia (motivo per cui ha appena cominciato, speranzoso, la dieta dukan). E poi non tollera i casi complicati, e nemmeno quei due ragazzotti che lavorano con lui, gli idealisti e fin troppo zelanti ispettori valerio gargiulo, detto napoli, ed elettra morin. È per questo che benussi preferirebbe ritirarsi e scrivere, tra un sorso di grappa e l'altro, le vicende di un commissario che assomiglia a montalbano. E invece no: sempre nuove gatte da pelare. Come il caso che tanto appassiona i suoi due sottoposti: la morte della vecchia ursula cohen, trovata senza vita nelle acque triestine. Per benussi è chiaro, la signora è scivolata e annegata. Ma che ci faceva una novantenne a passeggio sulle rive, in una notte di bora? E come mai - gli insinua il dubbio quella precisina dell'ispettrice morin - chiunque la conoscesse ne ricorda solo l'infinita cattiveria, e sembra avere ottimi motivi per rallegrarsi della sua morte? Tutti tranne l'amica di una vita renate stein: la sola a sapere dell'orrendo segreto che ursula cohen si portava dentro.
Il libro nasce da una serie di conferenze e seminari sulla traduzione tenuti da umberto eco a toronto, a oxford e all'università di bologna negli ultimi anni e dell'intervento orale cerca di mantenere il tono di conversazione. I testi si propongono di agitare problemi teorici partendo da esperienze pratiche, quelle che l'autore ha fatto nel corso degli anni come correttore di traduzioni altrui, come traduttore in proprio e come autore tradotto che ha collaborato con i propri traduttori. La questione centrale è naturalmente che cosa voglia dire tradurre, e la risposta - ovvero la domanda di partenza - è che significhi 'dire quasi la stessa cosa'. A prima vista sembra che il problema stia tutto in quel 'quasi' ma, in effetti, molti sono gli interrogativi anche rispetto al 'dire', rispetto allo 'stessa' e sosprattutto rispetto alla 'cosa'. Dato un testo, che cosa di quel testo deve rendere il traduttore? La semplice superficie lessicale e sintattica? Troppo facile, ovvero troppo difficile, come si vedrà.
Il celebre pirata informatico spiega tutte le tecniche di 'social engineering' che gli hanno permesso di violare sistemi di sicurezza ritenuti invulnerabili. Descrive le strategie impiegate dagli hacker, dagli agenti dello spionaggio industriale e dai criminali comuni per penetrare nelle reti. Si tratta di tecniche dell''inganno', di espedienti per usare la buona fede, l'ingenuità o l'inesperienza delle persone che hanno accesso alle informazioni 'sensibili'; tecniche paragonabili alle strategie che sun tzu descriveva nel suo trattato sull'arte della guerra. Anche in questo caso, la manipolazione del 'fattore umano', la capacità di 'ricostruire' le intenzioni, la mentalità e il modo di pensare del nemico diventa lo strumento più micidiale. Introduzione di steve wozniak. Consulenza scientifica di raoul chiesa.
Yoshitaka, sul punto di lasciare la sua bellissima moglie che non può avere figli e di abbandonarsi tra le braccia dell'amante, viene avvelenato con un caffè all'arsenico e muore. Tutti i sospetti ricadono naturalmente sull'incantevole moglie ayane, che però ha un alibi di ferro: al momento dell'omicidio, infatti, si trovava a centinaia di chilometri di distanza. Il detective di tokyo kusanagi, incaricato del caso, subisce immediatamente il fascino raffinato e travolgente di ayane e si rifiuta di credere che possa essere implicata nel delitto. La sua assistente invece è convinta del contrario e così chiede l'aiuto del geniale professor manabu yukawa, alias detective galileo. Ma persino la mente brillante del professor yukawa fatica a mettere insieme i pezzi e a far luce sui torbidi e letali segreti della coppia.
Le polemiche che hanno caratterizzato la celebrazione dei centocinquanta anni dell'unità d'italia si sono spesso focalizzate sul crollo del regno delle due sicilie e sulla fine del borboni. Un fronte antirisorgimentale glustiziallsta, alla ricerca di colpevoli e di complotti, ha oggi la presunzione di scrivere ciò che gli storici di professione non avrebbero mai scritto o avrebbero volutamente occultato. Renata de lorenzo, partendo proprio dal confronto con le mitologie correnti, propone una rilettura attenta delle dinamiche interne ed esterne al contesto meridionale che dal post-1848 al 1861 hanno messo in crisi i modelli culturali di una dinastia e della