«ho cercato di infondergli un po' dello spirito dell'epoca. Fra i miei antenati, ho avuto due ufficiali di napoleone: un mio prozio materno e il nonno paterno. Si tratta dunque quasi di un affare di famiglia»: così scriveva joseph conrad ad un amico a proposito di questo lungo racconto, raccolto insieme ad altri cinque nel 1908 sotto il titolo di a set of six (un gruppo di sei); 'un racconto militare' - come recita il sottotitolo - che prese spunto da una serie di conversazioni che lo scrittore ebbe a montpellier con un ufficiale di artiglieria. Se, come è stato osservato, si tratta del racconto forse meno conradiano fra quelli del grande scrittore, è pure vero che anche in quest'opera la grande arte di conrad si svela in tutta la sua potenza, e proprio nel reiterarsi quasi imponderabile del conflitto che mette di fronte i due protagonisti della vicenda, l'aristocratico d'hubert e l'impetuoso feraud, nell'ambito del ben più vasto conflitto delle guerre napoleoniche. Si è giustamente sottolineato come il senso dell'onore sia al centro della vicenda; e tuttavia c'è un aspetto non meno importante, e forse preponderante, da richiamare, e cioè l'assoluta inconsistenza dei fatti da cui tutto trae origine, ma che non vale a scongiurare l'ineluttabilità della sorte che i due contendenti si trovano ad affrontare. Ed è forse questo l'aspetto più conradiano dell'intera narrazione.
Chi sognasse di incontrare finalmente un personaggio sfaccettato, deprecabile e irresistibile, insomma magistralmente imperfetto, sappia che harry rent, radiologo californiano quarantenne, non solo non lo deluderà, ma si inciderà profondamente nella sua memoria: perché harry, maldestro in ogni sua impresa, è un uomo che migliora soltanto attraverso i suoi sbagli. La moglie è morta durante un intervento di chirurgia estetica, ed è con riluttante empatia che ricostruiamo a ritroso un viaggio emotivo fatto di rimorso, nostalgia, rancore, desolazione, e della immediata tentazione di un nuovo amore. Proprio per far colpo sulla nuova improbabile preda, harry si imbarca in una serie di avventure che porteranno ad altrettanti comicissimi disastri, sullo sfondo di un'america contemporanea che sarvas dipinge con scanzonata, crudele ironia, disseminando il racconto di tocchi di suspense.
Il dottor eric sweetscent ha molti problemi. Il suo pianeta è coinvolto in una guerra impossibile da vincere. Sua moglie è mortalmente dipendente da una droga che trascina chiunque ne faccia uso avanti e indietro nel tempo, e che sta portando anche lui in una spirale autodistruttiva. L'ultimo paziente che eric ha in cura, inoltre, non è solo l'uomo più potente del tumultuoso pianeta terra, ma probabilmente è anche il più malato. Il segretario delle nazioni unite gino molinari, infatti, ha trasformato la sua malattia mortale in uno strumento di controllo politico, ed eric non sa se con il proprio lavoro deve provare a guarirlo o continuare a tenerlo sospeso a un passo dall'aldilà. Torna, dopo oltre quindici anni, il romanzo di philip k. Dick che stravolge i confini tra il possibile e l'inevitabile, e presenta ciò che consideriamo normale più che mai transitorio e fragile, spingendoci a domandarci se davvero la realtà è quella che vediamo con i nostri occhi.
Una gelida notte di inizio anno sui boschi remoti dell'etruria meridionale alla ricerca di un essere di sogno e incubo. Un thriller teso e buio come l'inverno, tra castelli antichi e riti arcani. Un viaggio nella sensualità oscura di un'italia che ha perso i contorni soleggiati dell'immaginario collettivo per piombare nelle pagine della cronaca nera, nel disegno di un paese fin troppo simile a quello reale. Un romanzo che mescola giallo e sovrannaturale, noir e orrore, cosparso di divinità dimenticate, sette segrete e orrende rivelazioni. Una storia che potrebbe nascere in un campus di qualsiasi nostra università, tra chat e incontri clandestini, e che si tinge del giallo delle indagini di un'investigatrice molto particolare, del nero di efferati omicidi e di quei rossi riflessi di sensualità morbosa e sangue vivo che da sempre dipingono le storie palpitanti di giovanni buzi.
Esiste forse qualcosa di più bello della primavera a parigi? Eppure, quell'8 aprile 1892 nella libreria di rue des saints-pères, nessuno s'interessa alle bellezze della città in fiore, e regnano lo sconcerto e la paura. Perché, nottetempo, un ladro è penetrato nel negozio e nell'appartamento di kenji mori, socio e padre putativo di victor legris, e li ha messi a soqquadro, rubando però soltanto una piccola coppa senza valore. È la prima volta che il crimine tocca direttamente la libreria di victor e la cosa, ovviamente, non può che spingere lui e il suo curiosissimo commesso, joseph, a intraprendere un'indagine per scoprire il colpevole e recuperare la refurtiva, che ha per kenji un grande significato affettivo. Così, seguendo le tracce di quell'oggetto, che sembra essere più inafferrabile del santo graal, i due detective dilettanti si avventurano nei meandri di una parigi insolita, anch'essa indifferente al risveglio primaverile, anzi raggelata da una serie di attentati compiuti dagli anarchici. Inoltre, proprio mentre gli strilloni annunciano che uno dei dinamitardi è stato finalmente arrestato, una catena d'inspiegabili delitti riporta il panico fra la popolazione, rendendo le ricerche ancora più difficili.
Kostas charìtos, commissario dal volto umano e appassionato lettore di vocabolari, cambia i suoi consueti itinerari. In questa sua nuova avventura approda a istanbul per una vacanza. Almeno nelle intenzioni, visto che il demone dell'indagine torna a visitarlo nella persona di un greco, uno dei pochi rimasti nell'antica costantinopoli. Maria, una anziana conoscente dell'uomo, la sua balia, è scomparsa, e lui non sa come districarsi nella ricerca. Così charìtos, solo apparentemente spaesato nei babelici scenari turchi, saprà ricostruire con arguzia, talento investigativo e grande ironia una fitta e complessa rete di vendette personali, soprusi, ingiustizie che faranno luce su quella misteriosa scomparsa. Ancora una volta petros markaris tesse una trama condotta con la precisione di un orologiaio, un affresco a tinte forti delle contraddizioni, dei colori, degli odori della società mediterranea.
Akhila è una donna di 45 anni, single, che non ha mai potuto vivere la sua vita: sempre figlia, sorella, zia sino al giorno in cui compra un biglietto ferroviario di sola andata per un paese in riva al mare di kanyakumary, in india, gloriosamente sola per la prima volta nella sua esistenza e determinata a essere libera da tutto ciò che l'aveva confinata sino a quel momento. Nell'intima atmosfera dello scompartimento del treno che divide con altre cinque donne, akhila conosce le sue compagne di viaggio. Ascoltando le storie delle donne, akhila entra nei più privati momenti delle loro vite, cercando in loro una soluzione alle domande che l'hanno accompagnata per tutta la vita: può una donna restare single e felice, o ha bisogno di un uomo per esserlo?
Grace alexander, 29 anni, è single da quattro anni dopo una terribile esperienza con un uomo egoista e insensibile. Ma la sua amica selena sa esattamente cosa ci vuole per lei: ha per le mani un antico volume nel quale è custodito uno splendido esemplare di uomo, su cui è stata lanciata una maledizione che lo costringe a restare relegato tra quelle pagine per l'eternità, a meno che, con un incantesimo, non venga evocato al fine di diventare per un mese lo schiavo d'amore di colei che lo richiama. Julian il macedone, metà uomo, metà dio, è così incredibilmente bello che ogni donna cade ai suoi piedi e ogni uomo finisce per odiarlo. Quando grace lo evoca, julian è già rassegnato e pronto a soddisfare ogni sua fantasia sessuale. Lei però ha in mente tutt'altro.
Quando i ghiacci si sciolsero tra 15. 000 e 8. 000 anni fa e il livello del mare si alzò, l'acqua coprì più di 25. 000 chilometri quadrati di terra abitabile alterando radicalmente la forma del mondo. Con l'aiuto della più sofisticata tecnologia computeristica per disegnare il modificarsi delle coste, l'autore scopre impressionanti conferme degli antichi miti. E così indossa la muta e si immerge alla ricerca di resti che, incredibilmente, sono esattamente dove gli antichi testi li indicano.
Come mai un rapinatore pentito, un detective privato e alcuni distinti borghesi sono coinvolti nel progetto della più sofisticata rapina a una banca svizzera? Nella confederazione delle banche silenziose, dei laghi calmi e dei prati ben tosati può succedere di tutto. E di nuovo elia contini, l'investigatore ticinese già protagonista di 'l'uomo senza casa', finisce nei guai. Al suo fianco c'è jean salviati, ladro a riposo che riprende in mano i ferri del mestiere per salvare la figlia in pericolo. Inguaribile giocatrice di casinò, la figlia è infatti scivolata nella rete di un losco e ambizioso avventuriero che ha messo gli occhi su una favolosa transazione di denaro. Anche in tempi di turbolenze finanziarie, una banca svizzera resta sempre sinonimo di forziere ben riempito e ben custodito. Svaligiarne una esige dal rapinatore la stessa precisione diligente e metodica applicata dai banchieri elvetici nella difesa della propria sicurezza: un piano dall'architettura raffinatissima, costruito come un puzzle geniale.