Questo libro parla di un luogo speciale dove ho trascorso la mia infanzia e dove, da giovane, ho mosso i primi passi lavorativi. Le vicende narrate all'interno di esso sono tutte realmente avvenute e di talune, ancora oggi, non si hanno delle vere risposte. È un luogo antico che porta dentro se stesso misteri, magia e figure leggendarie che prendono vita, alimentando la fantasia e talvolta la paura di chi vi ha vissuto. È la storia di diverse realtà familiari, del mutamento di un paese in perpetuo evolversi che si scontrava con le lotte per i diritti civili dei più deboli e le rigide regole contadine che vigevano allora. Nel mezzo di tutto ciò, in questo contesto bucolico e rurale, vi era un gruppo di ragazzi che con la loro complicità e le loro avventure hanno saputo abbattere ogni barriera sociale, consolidando nell'amicizia il più onorevole dei valori.
Nel settembre del 1916 sul carso, nel settore tra oppachiasella e nova vas, il sottotenente mario puccini registra con l'occhio dell'uomo di lettere la terribile esperienza del suo plotone: ne scaturisce un racconto per quadri nel quale si alternano voci e personaggi a descrivere la vita del soldato semplice. Un diario che, all'insegna della sincerità, scava nella memoria per arrivare a una sorta di personale resa dei conti con l'esperienza di guerra e che si chiude su una nota di rimpianto per la mancata partecipazione emotiva - ma la complicità è evidente - imposta dal rapporto gerarchico, alla vita dei propri uomini. Un commiato malinconico che chiude un'opera notevolissima, scritta da una penna in grado di variare il registro dello stile e dei contenuti dal basso della noiosa quotidianità in prima linea alla concitazione dell'assalto e alla riflessività del riposo nelle retrovie.
Sara e il suo coach pablo hanno girato i quattro angoli del pianeta, prima nell'inferno degli itf, i tornei minori, poi nel circuito wta, un mondo tanto dorato quanto spietato. Hanno percorso insieme una lunga strada che ha portato la giovane tennista dal numero 500 alle prime dieci del mondo nel ranking di singolare e numero uno al mondo nel doppio nel quale, insieme a roberta vinci, si è aggiudicata quattro prove del grande slam. Un risultato che pochi, specie in italia, avevano creduto possibile. Il momento di svolta nella sua carriera avviene quando sara scopre la sua nuova racchetta, la sua nuova
Questo libro parla di un luogo speciale dove ho trascorso la mia infanzia e dove, da giovane, ho mosso i primi passi lavorativi. Le vicende narrate all'interno di esso sono tutte realmente avvenute e di talune, ancora oggi, non si hanno delle vere risposte. È un luogo antico che porta dentro se stesso misteri, magia e figure leggendarie che prendono vita, alimentando la fantasia e talvolta la paura di chi vi ha vissuto. È la storia di diverse realtà familiari, del mutamento di un paese in perpetuo evolversi che si scontrava con le lotte per i diritti civili dei più deboli e le rigide regole contadine che vigevano allora. Nel mezzo di tutto ciò, in questo contesto bucolico e rurale, vi era un gruppo di ragazzi che con la loro complicità e le loro avventure hanno saputo abbattere ogni barriera sociale, consolidando nell'amicizia il più onorevole dei valori.
Il racconto dall'interno dell'arbitro che ha osato mettere in discussione un sistema rivelandone ombre, condizionamenti e opacità. «l'arbitro gavillucci, come pochi altri visionari, si era fatto l'idea che la legge in italia fosse uguale per tutti. Ovviamente ne ha pagato le conseguenze. Peggio per lui, ma soprattutto per noi» – marco travaglio «per la prima volta un arbitro di serie a racconta la sua verità sul mondo del calcio. Per far riflettere tutti, ma soprattutto gli arbitri» – mario sconcerti la testimonianza di claudio gavillucci, dismesso dalla serie a nell'estate del 2018 e finito ad arbitrare nei campetti di provincia dopo essere stato tra i primi a sospendere una partita per cori razzisti, rivela una realtà finora sconosciuta e risponde alle tante domande che ogni tifoso o appassionato di calcio si pone. Questo libro è un viaggio nel mondo degli arbitri reso possibile anche grazie alla pubblicazione di documenti inediti e rivelatori. Esiste una sudditanza psicologica rispetto ai club più blasonati? Quanto incidono i media sulle valutazioni dei direttori di gara? Quanto guadagnano gli arbitri? Che contratti e che tutele hanno? Sono davvero indipendenti? Che cosa ha prodotto l'introduzione del var? A partire dalla sua storia, qui ripercorsa dagli inizi alle luci di san siro, gavillucci risponde a questi e altri interrogativi conducendo il lettore nelle segrete stanze di una realtà che fa dell'assoluta riservatezza la sua bandiera. Come un fortino inespugnabile, impermeabile a ogni polemica, errore, scandalo. Forse è finalmente arrivato il momento della trasparenza.
I cinque agenti della scorta di aldo moro: chi erano e perché vivono ancora. «quando chiuderete le pagine di questo libro potrete dire di conoscerli e non potrete più dimenticarli. » - dalla prefazione di mario calabresi il 16 marzo 1978, in via fani, a roma, le brigate rosse rapirono aldo moro e uccisero i cinque uomini della sua scorta: oreste leonardi, domenico ricci, raffaele iozzino, giulio rivera e francesco zizzi, due carabinieri e tre poliziotti. Per decenni le attenzioni di storici e giornalisti si sono incentrate sulle figure dei terroristi, a cui sono stati dedicati articoli, libri, dibattiti e interviste, mentre le vittime venivano trascurate se non del tutto dimenticate. Lo storico filippo boni ha sentito il bisogno personale e civile di ricostruire le vite spezzate di questi cinque servitori dello stato e per farlo è andato nei luoghi in cui vivevano, a parlare con le persone che li avevano amati e conosciuti: genitori, figli, fratelli, e fidanzate a cui il terrorismo ha impedito di sposare l'uomo che amavano. In questo libro, boni ha raccolto le toccanti storie di vite umili ma piene di sogni e di affetti, restituendo così verità e memoria a quei corpi prima trucidati e poi dimenticati e al tempo stesso componendo uno straordinario affresco di un'italia semplice e vera, che resistendo alle atrocità della storia si ostina a guardare al futuro.
Questa biografia racconta la vita, la musica, l'ascesa e il declino di jaco pastorius, il musicista che ha saputo rivoluzionare la grammatica e la sintassi del basso elettrico. Bill milkowski, che fu amico di pastorius, ne racconta gli esordi, l'esperienza nei weather report, e il lento declino, causato da gravi problemi psicologici e dalla tossicodipendenza, fino alla tragica e prematura morte.
Alla morte di cioran, fra i suoi manoscritti furono trovati trentaquattro quaderni dalle copertine identiche. Erano, come si scoprì, i testi a cui per quindici anni, dal giugno del 1957 al novembre 1972, egli consegnò la parte più intima e segreta di sé, senza mediazioni di alcun genere. Brevi riflessioni, sentenze fulminanti, osservazioni su letture, impressioni musicali, ritratti di amici e di nemici, rapide fughe da parigi, aneddoti, considerazioni sulla storia, ossessioni, capricci.
Una terribile storia vera. Una storia che non doveva essere scritta perché non doveva esistere. Ma non è andata così. I fatti e i personaggi sono tutti veri e ogni riferimento alla realtà non è casuale. Questo libro contiene un capitolo chiuso, che può essere saltato senza perdere nessun elemento della narrazione. È chiuso perché arrivati lì si possa essere liberi di decidere di non scendere i gradini che por-tano in un abisso, in un inferno che spaventa e inorridisce perché inesorabilmente vicino a noi.
Gli intrighi, i complotti, le trame, gli splendori e le crudeltà che caratterizzarono le grandi dinasti - dagli sforza di milano agli estensi di ferrara, dai gonzaga di mantova ai montefeltro di urbino, dai medici di firenze agli aragonesi di napoli - fanno da sfondo alle vicende del rinascimento. Ma su tutte le straordinarie personalità del tempo risalta lucrezia, enigmatica creatura, angelo e demone, carnefice e vittima, che tra passioni e morti misteriose cattura il lettore con la sua scandalosa esistenza.