Con brutalità e con delicatezza, con frasi che ogni volta hanno un filo perfettamente tagliente, cioran vaga in questo libro non già intorno ai «problemi», come fanno spesso i filosofi, ma intorno alle «cose», come fanno i pochi che pensano veramente – e, fra le tante cose, intorno a quella unica che non cesserà mai di torturarci e di travolgerci: il puro fatto di «essere nati», quella rinuncia primordiale alla possibilità che costituisce la nostra esistenza. In questo libro, più che mai prima, cioran si avvicina a certi temi, a certi modi dei buddhisti più radicali. E forse proprio questa diversione verso l'oriente, verso la sua asciuttezza dinanzi alle cose ultime, gli permette di trovare un passo aspramente idiosincratico, un'andatura insofferente verso tutto, soggetta però ad «accessi di gratitudine per giobbe e chamfort, per la vociferazione e il vetriolo». È il passo di una lunga deambulazione notturna, da cui nasce e si concatena questa sequenza di aforismi, annotazioni, aneddoti, in un tentativo di evasione «dalla specie, da questa turpe e immemoriale marmaglia».
Barnum è sinonimo di spettacolo circense. Per baricco, è la parola-filtro con cui si diverte a guardare il mondo nei suoi interventi giornalistici (prima su
Barnum è sinonimo di spettacolo circense. Per baricco, è la parola-filtro con cui si diverte a guardare il mondo nei suoi interventi giornalistici (prima su
Si dice che innamorarsi sia un po' come andare sott'acqua, in una bolla sospesa fuori dal tempo e dallo spazio, all'interno della quale all'inizio esistiamo solo noi e la persona amata. È così che joana e valentin si sono conosciuti: a un corso di sub, in vacanza, dove fin da subito sono stati la coppia perfetta. Il colpo di fulmine, poi il matrimonio, i figli, una bella casa. Una storia da favola. E poi? Cosa succede quando, dentro a quella bolla, inizia a mancare l'aria? Diciassette anni dopo, joana e valentin sono seduti nello studio di uno psicologo, agli estremi opposti di un divano. Lei gli rinfaccia di essere freddo, insensibile e assente. Lui non sopporta che la moglie sappia sempre tutto, che lo interrompa continuamente e non lo ascolti mai. Sembra la solita, triste dinamica di una coppia che ha sostituito l'amore con il disincanto e la rabbia. Ma cosa accadrebbe se d'un tratto i ruoli si ribaltassero e se anche il terapeuta che li osserva con apparente distacco avesse problemi di cuore? Dopo aver descritto la nascita di un amore via email nel suo romanzo d'esordio
Nello studio di uno psicologo, una coppia in crisi discute il proprio matrimonio. Salvo poi scoprire che forse anche il terapista che li dovrebbe aiutare ha qualche problema sentimentale. Si dice che innamorarsi sia un po' come andare sott'acqua, in una bolla sospesa fuori dal tempo e dallo spazio, all'interno della quale all'inizio esistiamo solo noi e la persona amata. È così che joana e valentin si sono conosciuti: a un corso di sub, in vacanza, dove fin da subito sono stati la coppia perfetta. Il colpo di fulmine, poi il matrimonio, i figli, una bella casa. Una storia da favola. E poi? Cosa succede quando, dentro a quella bolla, inizia a mancare l'aria? Diciassette anni dopo, joana e valentin sono seduti nello studio di uno psicologo, agli estremi opposti di un divano. Lei gli rinfaccia di essere freddo, insensibile e assente. Lui non sopporta che la moglie sappia sempre tutto, che lo interrompa continuamente e non lo ascolti mai. Sembra la solita, triste dinamica di una coppia che ha sostituito l'amore con il disincanto e la rabbia. Ma cosa accadrebbe se d'un tratto i ruoli si ribaltassero e se anche il terapeuta che li osserva con apparente distacco avesse problemi di cuore?
Si dice che innamorarsi sia un po' come andare sott'acqua, in una bolla sospesa fuori dal tempo e dallo spazio, all'interno della quale all'inizio esistiamo solo noi e la persona amata. È così che joana e valentin si sono conosciuti: a un corso di sub, in vacanza, dove fin da subito sono stati la coppia perfetta. Il colpo di fulmine, poi il matrimonio, i figli, una bella casa. Una storia da favola. E poi? Cosa succede quando, dentro a quella bolla, inizia a mancare l'aria? Diciassette anni dopo, joana e valentin sono seduti nello studio di uno psicologo, agli estremi opposti di un divano. Lei gli rinfaccia di essere freddo, insensibile e assente. Lui non sopporta che la moglie sappia sempre tutto, che lo interrompa continuamente e non lo ascolti mai. Sembra la solita, triste dinamica di una coppia che ha sostituito l'amore con il disincanto e la rabbia. Ma cosa accadrebbe se d'un tratto i ruoli si ribaltassero e se anche il terapeuta che li osserva con apparente distacco avesse problemi di cuore? Dopo aver descritto la nascita di un amore via email nel suo romanzo d'esordio 'le ho mai raccontato del vento del nord', daniel glattauer ricorre ora alla forma della commedia teatrale, fatta di botta-e-risposta serrati tra moglie e marito e tra dottore e pazienti, di stoccate e colpi di scena, per raccontarci cosa succede dopo, quando l'amore vacilla. Giocando in modo irriverente ed esilarante con i cliché di un matrimonio in crisi e dosando ironia e un pizzico di sano cinismo, si chiede: ai tempi di 'in treatment' e della terapia di coppia, che cosa avrebbero fatto il principe azzurro e la bella principessa dopo anni di matrimonio?
In questo libro david foster wallace, smesse le vesti dello scrittore di fiction, si prende la responsabilità di indossare i panni del matematico per lanciarsi nell'esplorazione dell'unico territorio che non conosce confini. Il risultato è un reportage senza esclusione di colpi nel mondo astratto dei numeri, tra formule spaccacervello e grafici astrusi. Arrivare alla meta, come sempre nel caso di wallace, è impresa che ripaga di ogni sforzo trascorso. E il genio e l'ironia con cui attraversa lo spazio ricurvo della lettura riconcilia con l'ostinazione opaca dei numeri.
La guerra accompagna l'umanità fin dalle sue origini. Il racconto che la civiltà occidentale ne ha fatto si è declinato essenzialmente in tre modi – la narrazione epica nel mondo antico, quella romanzesca nel mondo moderno e quella televisiva nel mondo contemporaneo. Per capire come la nostra cultura della guerra sia intimamente legata al racconto che ne facciamo, antonio scurati legge questi tre modi attraverso quello che chiama il
Via xx settembre si trova poco lontano dal teatro politeama, nel cuore di palermo: è qui che nel 1958, lasciata agrigento, viene a vivere la famiglia agnello. Simonetta ha tredici anni, sta per entrare al ginnasio - il trasferimento è stato deciso per offrire a lei e alla sorella chiara una vita più stimolante. A palermo si instaura un nuovo equilibrio familiare - il padre è spesso assente per seguire la campagna, ritmi e abitudini sono dettati con ferrea dolcezza dalla madre. A ribadire la continuità col passato, il piccolo mondo fatto di zii, cugini, persone di casa, amici, parenti. Sullo sfondo, ma in realtà protagonista, una città in cui alle ferite della guerra si stanno aggiungendo quelle, persino più devastanti, della speculazione edilizia. Fastosa e miserabile, palermo seduce simonetta: la stordisce di bellezza e di profumi, la ingolosisce con le fisionomie impassibili dei pupi di zucchero e l'oro croccante delle panelle. Nondimeno si insinua la percezione di un degrado sempre più evidente. La città le si rivela mentre lei si rivela a se stessa, attraverso un mondo muliebre vivissimo, attraverso l'amore per i libri, attraverso i primi barlumi di una coscienza civica e politica. Imboccata via xx settembre, la formazione si consuma dentro un taglio prospettico che va oltre palermo e la sicilia: l'incombere del distacco che porta simonetta in inghilterra lascia intravedere una nuova maturità, una nuova esistenza.
Perché si legge e come si impara a farlo? Quali meccanismi emotivi si attivano? Come nasce la passione per la lettura? Perché leggere fa bene, ma può talvolta anche far male? In queste dense pagine, corrado augias si interroga sul significato dell''attività del leggere', e lo fa attraverso una sorta di racconto autobiografico: dalle prime emozioni che, giovane studente liceale, suscitarono in lui i grandi classici ma anche alcuni libri 'proibiti' come 'l'amante di lady chatterley', alla scoperta di edgar wallace, conan doyle e raymond chandler e della narrativa poliziesca, all'amore più maturo per i romanzi di joseph roth e robert musil. E poi, ancora, la letteratura francese, quella erotica, dante, petrarca, george orwell, philip roth.