La giovane catherine morland, in villeggiatura a bath, visita la sinistra abbazia di northanger e ne rimane suggestionata al punto di confondere, progressivamente, fantasia e realtà. Divertita denuncia dei pericoli di un'acritica accettazione della letteratura, 'northanger abbey' è al tempo stesso un'appassionata difesa della scrittura romanzesca che, da parodia dei falsi orrori della narrativa gotica, si muta in un romanzo di disincantato realismo. Pubblicato postumo, 'northanger abbey' è un raffinatissimo gioco intellettuale in cui realtà e immaginazione si riflettono l'una nell'altra.
La pubblicazione del cavaliere di sainte-hermine, ultima opera di alexandre dumas padre, ha suscitato in francia grande clamore. E non solo per il fatto, che fosse rimasto nascosto per centocinquant'anni un romanzo, scritto dall'autore forse più popolare di tutti i tempi. Ma per due ragioni speciali. Innanzitutto si tratta di un testo che nessuno aveva finora sospettato, tanto che la vicenda del ritrovamento costituisce da sola un romanzo del romanzo. La racconta nell'introduzione a questo volume l'uomo a cui si deve la scoperta, claude schopp. Alla morte dello scrittore durante la guerra franco-prussiana, per timore dei saccheggi delle truppe, il suo legatario sotterra in cantina le ultime carte dello scrittore. Fino a quando da un archivio dumasiano nella boemia postcomunista, si ricompone il romanzo nelle mani del suo detective instancabile. La seconda meraviglia è che il romanzo è considerato l'anello mancante della catena che nelle intenzioni di dumas doveva unire tutta la storia di francia, dalla regina margot al conte di montecristo: un romanzo della storia, cui mancava la stagione di napoleone, il 'despota della libertà'. Così a hector de sainte-hermine sono riconosciute tutte le virtù dei sui antenati: la forza di porthos; l'audacia di d'artagnan; la saggezza di athos; la raffinatezza di aramis; la nobile indulgenza di edmond dantès. È un aristocratico di sangue e di cuore, un marinaio senza paura. Uccide le tigri di birmania e spara la pallottola che ucciderà nelson vincitore a trafalgar.
Quando ugo foscolo è a bologna, nel 1798, compie la prima parziale stesura del romanzo ultime lettere di jacopo ortis, che viene poi pubblicato in quello stesso anno. L'opera, profondamente riveduta, viene ripubblicata a milano nel 1802; ispiratore di questa seconda redazione è l'amore del poeta per isabella roncioni, conosciuta in toscana. Ma le lettere hanno un destino movimentato perché subiranno ulteriori aggiunte e correzioni a zurigo (1816) e a londra (1817). Il travaglio
La vita scorre placida a saumur: l'avaro père grandet, ex bottaio e vignaiolo, è impegnato ad accumulare una ricchezza colossale, madre e figlia grandet conducono una vita oscura e monotona sempre impegnate a cucire e a rammendare, mentre su tutti vigila la grande nanon, la fedele serva di casa grandet. Due famiglie, i cruchot e i des grassins, si contendono la mano di eugénie, destinata a diventare una ricca ereditiera. Ma all'improvviso giunge da parigi il cugino charles grandet, eugénie se ne innamora perdutamente e la sua vita viene totalmente stravolta. Da allora eugénie ingaggia una dura lotta contro l'avarizia del padre, nel tentativo di rendere la vita del cugino la più confortevole possibile. Un romanzo intenso in cui un profondo sentimento di disillusione finisce per prevalere su quello dell'amore. 'eugénie grandet' è considerato il migliore dei romanzi di balzac nella serie 'scene della vita di provincia'. D'altronde, come scrisse nel 1833 lo stesso balzac a evelyne hanska, la nobildonna polacca di cui era innamorato, 'bisogna amare, eva mia, mia cara, per creare l'amore di eugénie grandet. Amore, puro, immenso, fiero'. In appendice prefazione e postfazione del 1883, 'orazione funebre' di victor hugo.
Sally pinner, una bellissima ragazza di umili origini e inesistente cultura, nonché assai poco padrona dell'arte del linguaggio, fa innamorare di sé tutti gli uomini che le posano gli occhi addosso. Fin da piccola gli ansiosi genitori la fanno vivere segregata nel retrobottega della loro drogheria, il modo migliore per tenerla lontana dai numerosi guai che la sua bellezza finisce immancabilmente per calamitare. Morta la madre, la diciassettenne sally viene data in sposa a un giovane studioso di cambridge, jocelyn, destinato a una fulgida carriera scientifica, il quale organizza un precipitoso matrimonio onde avere la meglio sugli altri numerosi pretendenti. Ma tanta bellezza l'ha reso completamente cieco ai molti svantaggi che la mancanza di cultura, la completa acquiescenza e il carattere di sally - anzi, la mancanza di carattere - presentano.
Scritto quando hesse aveva circa trent'anni (1907-1908), questo breve romanzo narra la storia di due giovani, hans calwer ed erwin mühletal, giunti davanti alla soglia decisiva di un distacco dai valori dell'infanzia, alla ricerca di una nuova identità, divisi tra la nostalgia dell'eden perduto e il desiderio di un nuovo paradiso. Intimamente autobiografico, come quasi tutti i lavori di hesse, questo libro offre, accanto ai pregi letterari consueti di uno dei massimi narratori del novecento, la misura di una modernità che non si attenua con il passare degli anni. Infatti, rivolgendosi ancora una volta all'infelicità dei giovani del suo tempo e di oggi, hesse si fa interprete della solitudine della incomunicabilità cui la società moderna condanna le anime più sensibili.
Al contrario dell'ingegnere stefano de il carcere o del professor corrado de la casa in collina, il protagonista de il compagno non è un intellettuale. Qui pavese immagina un giovanotto piccolo-borghese, scioperato e incolto, messo di fronte alle proprie responsabilità. Pablo, chiamato così perché suona la chitarra, vive a torino, la città in cui è nato, ma soffre il disagio esistenziale di un'epoca, tra la guerra di spagna e la seconda guerra mondiale, in cui il regime fascista continua a perdere presa sul popolo e quel consenso entusiasta che era stato fonte di sicurezza inizia a creparsi. Pablo cerca di chiudere gli spiragli, di colmare quelle mancanze ideologiche che causano spaesamento e disagio. Lascia torino alla volta di roma, e qui, nella confusione, s'inventa una disciplina, per tornare alla città natale più motivato e deciso a fare effettivamente qualcosa. Il compagno non è il miglior libro di pavese ma uno dei più commoventi, lo stesso autore ne il mestiere di vivere lo riconosce, parlandone con vibrante compostezza :
La misura perfetta per nina berberova è il racconto lungo, che attraversa un destino e un personaggio con il sibilo di una freccia. Qui si tratterà del destino di tanja, la «puttana»; di lei seguiamo le avventure da pietroburgo al giappone, alla cina, a parigi: donna rapace, sensuale, sordida, disegnata con magistrale economia di tratti e intensità nel dettaglio, figura che merita di occupare un suo posto nella galleria delle grandi abiette della letteratura russa. E accanto a lei, puntuale controcanto, apparirà il «lacchè», ex ufficiale della cavalleria zarista, finito come cameriere a servire caviale in un ristorante. Lo sfondo è la parigi dei russi bianchi, quinta mobile della disperazione e della degradazione. Lo scioglimento non può che essere sinistro – e, come sempre nella berberova, cela una punta che si rivela solo nelle ultime righe. Il lacchè e la puttana è apparso per la prima volta, in russo, nel 1937 su «sovremennye zapiski».
In una bella mattina d'inverno, mentre il suo autista lo portava, come ogni giorno da trent'anni, nella ditta di import-export fondata da suo nonno, norbert monde ha deciso di scomparire. Anzi no: non c'è stato niente da decidere. 'probabilmente lo aveva sognato spesso, o ci aveva pensato così tanto che adesso aveva l'impressione di compiere gesti già compiuti': farsi radere i baffi, scambiare il completo dal taglio elegante con un abito di seconda mano, andare alla gare de lyon, chiedere un biglietto di terza classe per marsiglia. Ma perché è accaduto proprio quel giorno? Forse perché era il suo compleanno; o forse perché, alzando gli occhi, ha visto i comignoli rosa stagliarsi contro un cielo di un pallido azzurro in cui fluttuava pigra una minuscola nuvola bianca - e gli è venuta voglia di vedere il mare. Quando finalmente se l'è trovato davanti, il signor monde ha pianto. E quelle lacrime, che si portavano via 'tutta la stanchezza accumulata in quarantotto anni', erano dolci, 'perché ora la battaglia era finita', e lui era finalmente come uno di quei clochard che dormono sotto i ponti di parigi, e che più di una volta gli era capitato di invidiare. Così è andato a vivere con una tale julie, che fa l'entraîneuse in un locale notturno di nizza dove hanno dato un lavoro anche a lui. Ed è diventato per tutti désiré clouet, il contabile del monico. Un giorno, però, gli apparirà dinanzi un fantasma della sua vita di prima: allora il signor monde riprenderà la sua identità, ma non sarà più lo stesso.