Premio viareggio poesia 2005. Partendo da una drammatica vicenda, dalla prematura scomparsa di una persona amata, milo de angelis compone un'opera di impressionante vigore e sintesi attorno al tema del distacco e dell'addio, lungo i vari percorsi che un'esistenza compie nell'amore e nel dolore, fino alla notte totale. Nelle fasi di questo cammino, carico di richiami interni e di memoria, di echi emozionanti, il poeta lavora con tenace concretezza sul prefigurarsi della morte nei gesti e nelle cose della realtà quotidiana, cogliendone peraltro anche i momenti di lieve passaggio, di illusoria tregua o quiete quasi serena, che sembrano interrompere un irreversibile viaggio verso il nulla.
La saga comica e poetica di scatorchio, che per fare dispetto al suo rivale in amore aiuta il sindaco a trasformare il paese in una discarica di rifiuti. Un libro originale e commovente, scritto in una lingua sapientemente primitiva che dà voce allo scacco creaturale di fronte ai guasti dell'universo.
La saga comica e poetica di scatorchio, che per fare dispetto al suo rivale in amore aiuta il sindaco a trasformare il paese in una discarica di rifiuti. Un libro originale e commovente, scritto in una lingua sapientemente primitiva che dà voce allo scacco creaturale di fronte ai guasti dell'universo.
Catullo è una sorta di quintessenza dello specifico poetico. Guido paduanocatullo è il primo poeta d'amore della latinità. Il primo che esprime la forza contraddittoria e lacerante delle proprie passioni. Concentrando la sua poesia sul suo mondo interiore, catullo compone un'opera di straordinaria novità che canta la gioia dell'amore felice, le facezie dei conviti, le appassionate dichiarazioni di amore e fedeltà; ma anche i tormenti del disinganno, le feroci invettive, l'angosciato colloquio con se stesso, in una poesia sempre raffinatissima che tocca tutte le sfumature dello stile, dal preziosismo estremo dei carmina docta a un realismo che ingloba le più violente trivialità. Alfonso traina illustra nell'introduzione il mondo poetico e stilistico di catullo, fedelmente reso dall'elegante traduzione di enzo mandruzzato.
Dov'è il mazzo di fiori, se avete visto quel giardino? Dov'è la perla dell'anima, se uscite dal mare di dio? ' l'acqua e l'aria, la terra e il fuoco, la mente e il cuore, l'umano e il divino: massimo poeta mistico della letteratura persiana, gialâl ad-dîn rûmî esprime in versi potenti e seducenti l'anelito dell'anima verso l'assoluto e, grazie alla sua capacità di trasfigurare vicende quotidiane in visioni sublimi, si innalza a cogliere l'ebbrezza spirituale che pervade l'universo. In questa antologia alessandro bausani ha raccolto i più affascinanti tra gli oltre cinquantamila distici del dîvân, il canzoniere in cui rûmî ha intessuto musicalità e misticismo in un'opera di straordinaria bellezza.
Le poesie di 'verrà la morte' non attingono alla vena epica di 'lavorare stanca'. Dall'oggettivazione narrativa fanno ritorno al soggettivismo lirico, ma trascendono l'antico limite della confessione e dello sfogo nella sottile sapienza d'un linguaggio poetico che si fa numero, immagine, valore musicale.
Un'antologia dell'opera poetica di poe - venti liriche che coprono tutto il ventennio o poco più della sua attività -, dalle prime prove agli ultimi capolavori. Liriche apprezzate tra l'altro da baudelaire, valéry, mallarmé, e che hanno ispirato artisti come gustave dorè. In appendice 'la filosofia della composizione', che ricostruisce il processo creativo del 'corvo' e che al contempo delinea i tratti fondamentali dell'estetica di poe.
Opera prima di virgilio, le bucoliche mostrano già un'incredibile maturità e una perfezione formale che le hanno rese uno dei modelli imprescindibili della poesia occidentale. Nate durante i sanguinosi anni delle guerre civili che seguirono l'assassinio di cesare, sono lo specchio di un virgilio alla ricerca di un difficile equilibrio interiore. Un equilibrio che riuscì a trovare in una poesia che celebra il dolce abbandono allo spettacolo della natura e alla soavità del canto come rifugio contro i drammi dell'esistenza. Le bucoliche sono qui presentate nella bellissima traduzione di luca canali. L'introduzione di antonio la penna chiarisce le novità stilistiche e lessicali virgiliane e la complessa architettura sottesa alla raccolta.
Rimaste ignote fino alla sua morte, le poesie di emily dickinson, enigmatiche, sfuggenti, tormentate, esercitano da più di un secolo un fascino straordinario sui lettori e sulla critica che in vario modo le ha apprezzate ed esaltate, ritenendole l'espressione di un'esperienza umana di profondissima intensità, di un'esistenza lacerante, di una sensibilità altissima, quasi estrema, di una solitudine scelta e cantata senza alcun compiacimento, con un linguaggio decisamente allusivo, talvolta frammentato, costantemente teso alla conquista di una dimensione spirituale universale e assoluta.