Nella londra di fine ottocento, uomini, vampiri e licantropi hanno imparato a convivere, ma questo non rende più facile la vita alla giovane alexia tarabotti. Infatti non ha un'anima (un bello svantaggio per una zitella in cerca di marito); suo padre è morto e, per aggiungere sfortuna alla sfortuna, era pure di origine italiana! Quando un vampiro l'aggredisce e lei lo uccide con il suo inseparabile parasole, le cose sembrano precipitare: la regina vittoria in persona manda l'inquietante lord maccon (un lupo mannaro volgare e trasandato) a svolgere le indagini. Ma c'è dell'altro: la popolazione di vampiri di londra inizia a essere misteriosamente decimata, e tutti sembrano ritenere alexia colpevole. Chi vuole incastrarla? Riuscirà la ragazza a sfruttare a proprio vantaggio l'invulnerabilità ai poteri soprannaturali derivante dalla sua condizione di soulless, cioè di senz'anima? O i suoi guai non sono ancora finiti? Fondendo letteratura vittoriana, gotica e steampunk, gail carriger ha dato vita a un romanzo sempre in bilico tra ironia e suspense, ambientato in una londra che non è mai stata così divertente e dove, nonostante tutto, è immancabile l'appuntamento per il tè delle cinque.
Sto forse sognando? Si chiede confusa jane mansfield, una fanciulla inglese di inizio ottocento, risvegliandosi all'improvviso in un ambiente a lei del tutto estraneo. L'ultima cosa che ricorda è di essere caduta da cavallo. Sì, jane aveva appena saputo del tradimento del suo fidanzato, quando era montata in sella ed era corsa via disperata, cadendo poi rovinosamente. Ma che cos'era successo dopo? Perché ora si è svegliata in una stanza che non ha mai visto prima, mentre due sconosciute dai capelli dipinti e dagli abiti troppo succinti le danno irrispettosamente del tu, millantando di essere sue amiche? E chi è lo strano individuo di nome wes, che somiglia in modo incredibile al suo fidanzato fedifrago e che continua a chiamarla courtney? Ben presto, e dopo una serie di terribili figuracce, il mistero è svelato: jane non sta affatto sognando, ma si trova intrappolata nei panni di courtney, alle prese con una vita caotica, nella ancor più caotica los angeles del ventunesimo secolo. Un universo strabiliante in cui le signore pranzano in locande pubbliche senza accompagnatori e i protagonisti del suo romanzo preferito, 'orgoglio e pregiudizio', si agitano senza sosta dentro una scatola luminosa. Dopo 'shopping con jane austen', ecco la storia di una dolce fanciulla della reggenza, in fuga da convenzioni sociali e problemi di cuore, costretta a mettere ordine nell'esistenza di una donna di oggi, con cui sembra avere in comune solo la passione per jane austen. O forse no.
Nel giro di poche ore agnes vede il suo mondo andare in pezzi: il suo capo tenta goffamente di molestarla e, vistosi respinto, la licenzia. Rientrando a casa frustrata e amareggiata viene accolta, anziché dall'abbraccio consolatorio del fidanzato, dalla notizia che lui ha deciso di lasciarla. E un'altra brutta sorpresa è in arrivo dai genitori. Ce n'è di che chiudersi in casa a compiangersi. E invece agnes non vuole darsi per vinta e, superato l'iniziale sconforto, cerca di riprendere in mano la propria vita accettando la proposta di un amico: aprire insieme un piccolo ristorante che profonda nell'inverno svedese profumi e sapori del mediterraneo e di quei piccoli limoni gialli che diventeranno la loro insegna. I due investono tutte le loro energie e i risparmi nella nuova avventura. Ma sarà la scelta giusta? Riuscirà agnes a riscattarsi e magari a ritrovare l'amore?
'a prima vista avrebbe potuto essere qualsiasi cosa - una pietra, una radice imputridita - fino a quando non ci si avvicinava. Era una mano in decomposizione, con le ossa visibili attraverso brandelli di carne, quella che spuntava dalla terra bagnata. ' tutti erano sicuri si trattasse di una delle vittime adolescenti di jerome monk, il serial killer delle brughiere del dartmoor, e che ci fossero solo altre due vittime da ritrovare, le gemelle bennett. Le ricerche non avevano tuttavia dato frutti, e con monk al sicuro dietro le sbarre, si erano presto arenate. Per l'antropologo forense david hunter, e per tutta la squadra che aveva lavorato al caso, la vita era andata avanti. E il sonno eterno delle gemelle era continuato indisturbato. Adesso, a otto anni dal ritrovamento di quel cadavere seppellito nella brughiera, si apre però uno scenario da incubo. Monk è fuggito di prigione e per qualche oscuro motivo sembra dare la caccia a chiunque abbia partecipato a quelle infruttuose ricerche. Hunter, tornato nelle brughiere del dartmoor in risposta a una disperata richiesta di aiuto, si rende conto lentamente che nulla è come sembra. Mentre la spirale di violenza innescata da monk si stringe intorno a lui, appare sempre più evidente che il passato non è affatto morto e sepolto.
Sono trascorsi dodici anni da quando john mcevoy ha svelato al mondo l'identità del poeta. Ora è alle prese con un caso di omicidio a cui dedicare l'articolo più importante della sua carriera. Due settimane. Questo è quanto rimane a jack mcevoy da trascorrere alla sua scrivania nella redazione del los angeles times. La crisi della carta stampata, in un'epoca in cui l'informazione viaggia su internet, non risparmia neanche un reporter di nera che, dodici anni prima, si era guadagnato la celebrità svelando al mondo l'identità del poeta, un serial killer che firmava i suoi omicidi con i versi di edgar allan poe. E anche se è abituato a scrivere di morte, mcevoy non ha intenzione di andarsene con un elogio funebre di se stesso: il suo ultimo articolo dovrà essere qualcosa di memorabile. La sua occasione si chiama alonzo winslow, un giovane spacciatore nero in galera per aver strangolato una donna bianca, chiudendone poi il cadavere nel bagagliaio della macchina. Una confessione estorta dalla polizia, un caso chiuso sbrigativamente, una storia che odora di discriminazione lontano un miglio. Con queste premesse, non è difficile rimettere in discussione l'esito delle indagini. Quando poi dalle sue ricerche emerge inaspettatamente un collegamento con un omicidio avvenuto anni prima a las vegas, nella sua mente si affaccia il pensiero di avere di nuovo a che fare con un serial killer. E mcevoy sa che non può essere da solo ad affrontare questa sfida, ma che, come dodici anni prima, ha bisogno dell'aiuto di rachel walling, profiler dell'fbi. Quello che invece non sa, è che da quando questa storia è iniziata, qualcuno sta seguendo ogni sua mossa. Qualcuno che serpeggia nel web con l'abilità di un ragno nella sua tela, servendosi della rete per stanare le sue vittime e prendersi gioco di chi gli sta dando la caccia. Fino ad attirarlo in una trappola mortale.
Per settecento anni è rimasto nascosto in un muro dell'abbazia. Poi una scintilla ha scatenato un incendio e il muro è crollato. Stupito, l'abate menaud sfoglia quel volume impreziosito da disegni di animali e di piante. È scritto in codice, ma le prime parole sono in latino: 'io, barthomieu, monaco dell'abbazia di ruac, ho duecentoventi anni. E questa è la mia storia. ' per migliaia di anni è rimasto immerso nell'oscurità. Poi un'intuizione ha squarciato le tenebre. Incredulo, l'archeologo lue simard cammina in quel grandioso complesso di caverne, interamente decorate con splendidi dipinti rupestri. E arriva all'ultima grotta, la più sorprendente, dove sono raffigurate alcune piante: le stesse riprodotte nell'enigmatico manoscritto medievale. Per un tempo indefinibile è rimasto avvolto nel mistero. È stato custodito da santi e da assassini, è stato una fonte di vita e una ragione di morte. Poi un imprevisto ha rischiato di svelarlo agli occhi del mondo. Spietati, gli abitanti di ruac non hanno dubbi: i forestieri devono essere fermati. Perché la cosa più importante è difendere il loro segreto. A ogni costo.
Premiato da carmen cavito, laura grimaldi, rosaria guacci, marisa rusconi e dagli altri diciannove giurati del premio del giovedì - 1996, questo romanzo è stato pubblicato per la prima volta nel 1995 con una quarta di copertina firmata da grazia cherchi, dove si diceva: 'nel fuggiasco carlotta, proprio lo stesso carlotta che ha dato il nome a uno dei casi giudiziari più allucinanti del dopoguerra, ci narra le sue peripezie nel periodo della latitanza, prima in francia e poi in un messico horror e canagliesco. ( . ) come ci si comporta da latitanti? Come ci si muove, si cerca lavoro, si evitano i poliziotti, si dà appuntamento ai parenti? Il racconto è vivace, appassionato, ricco di incontri amicali e amorosi, ironico e, cosa rara, autoironico'.
Da dostoevskij a kafka, da manzoni a sciascia, giudici e giustizia hanno segnato la fantasia dei grandi scrittori. Le tre storie di questo libro ne mostrano tutta la forza e l'attualità. Tre fra i piú importanti narratori italiani si confrontano con una figura centrale della nostra società: il giudice. E provano a indagarne i punti di crisi, di conflitto, di tensione. Camilleri mette in scena un giudice catapultato da torino in sicilia poco dopo l'unità d'italia. Il suo candore gli impedisce di vedere i pericoli che lo minacciano e per questo, suo malgrado, lui diventa un esempio di coraggio estremo, una leggenda nell'amministrazione della giustizia. De cataldo ambienta la storia nell'italia di oggi e racconta in chiave ironica la dannazione della giustizia – e allo stesso tempo la sua necessità – vista dalla camera di consiglio di un'aula di corte d'assise. Lucarelli narra la storia di un giudice dal punto di vista di un poliziotto della sua scorta, assegnata senza che il giudice ne avesse bisogno. Almeno cosí sembra, prima che inizino ad accadere strani episodi e tutti comincino ad avere paura.
Giulia e camilla, vecchie signore di nobili natali piene di vita, da anni condividono una volontaria reclusione in un grande appartamento fiorentino. Solo a emiliano, il rosticciere con fattezze da orco, concedono l'accesso alla loro fortezza, perché le rifornisca di cibo scadente ma pagato a peso d'oro. E se i confini dello spazio reale si ritirano sempre più nell'antro ombroso del salotto, tutto ciò che le principesse possono fare è ampliare il territorio dei sogni. Per questo occorrono però abbondanti dosi di pozione magica. Tagliata bene, possibilmente. E, soprattutto, a domicilio. Ma cosa può succedere se piero, il loro personale fornitore di zucchero incantato, muore all'improvviso? Le due dame si trovano costrette a prendere una decisione fatale: avventurarsi in città per procurarsi loro stesse la preziosa pozione necessaria per continuare a condurre una vecchiaia spensierata. L'impresa si rivela più difficile del previsto, e le due spavalde signore si trovano ben presto trascinate in una rocambolesca avventura, tra pestaggi, vendette, inseguimenti e cadaveri di cui sbarazzarsi, fino alla comparsa di un'intraprendente nipote mai vista prima. Enzo fileno carabba ci regala un romanzo surreale e agrodolce, che attinge al passato per sorridere del presente, che esorcizza le nostalgie e si fa beffa di ogni angoscia: in fondo basta saper ridere, fino alle lacrime.
Romilda gelardi viene alla luce in una notte di tormenta. Nel caldo della loro casa, marica e alfonso si illuminano davanti al miracolo di quella figlia femmina tanto desiderata, bella e polposa come una spiga di grano a giugno. Romilda si rivela subito una bambina speciale, capace di stabilire un dialogo istintivo con cose e persone. E suo padre alfonso si rende conto che, di tutti i figli, forse solo romilda ha le capacità per ereditare i segreti del suo mestiere. Sì, perché alfonso è un mannaluoro: uno dei pochissimi depositari dell'arte di estrarre dai frassini la manna, sostanza dalle miracolose virtù nutritive e curative. Romilda cresce così tra gli insegnamenti della madre, e quelli del padre. Ma romilda è destinata a incontrare presto la violenza del ferro e la prepotenza del fuoco: don francesco, barone di ventimiglia, la chiede in sposa ancora bambina. Seguire don francesco significherà lasciare il bosco, conoscere le durezze di una vita più agiata ma profondamente inautentica - in cui anche l'esperienza della maternità può finire per espropriare una donna di se stessa. Giuseppina torregrossa torna ai temi che le sono visceralmente cari: la sua terra e la femminilità. Una sicilia nobile é feroce, terra di pazzi e sognatori, di aranceti e solfatare, è il palcoscenico sul quale si muovono personaggi memorabili, sul quale grandezza e miseria delle umane passioni prendono vita nel canto di una donna alla ricerca della propria libertà.