Che differenza c'è tra kennedy e trump? E tra stalin e putin? Tra renzi e de gasperi? Tra mussolini e berlusconi? Tra hitler e grillo? Sotto ogni cielo, i popoli sono sempre stati affascinati dagli uomini soli al comando. Li invocano, li acclamano, salvo poi abbatterli e calpestarli. I grandi strateghi politici hanno la vista più lunga degli altri, ma spesso il delirio di onnipotenza li rende miopi e capaci di errori madornali che nessun altro farebbe. In
Le discriminazioni e la violenza contro le donne e le persone omosessuali e transessuali sono oggi, almeno a parole, unanimemente condannati in italia. Una frattura profonda divide invece il paese quando si discute dei mezzi per combattere questi mali. Al centro del durissimo dibattito c'è la cosiddetta 'teoria del gender'. Da un lato, i sostenitori sentono tutta l'ingiustizia di una società in cui una persona può ancora essere considerata inferiore a causa del proprio diverso orientamento sessuale, del proprio sesso, della propria identità di genere. Dall'altro, gli oppositori vedono nella teoria una pericolosa deriva morale, il tentativo di scardinare i valori fondamentali del vivere umano. È una questione sulla quale esiste, come diceva il cardinale martini, un 'conflitto di interpretazioni' perché ha a che fare con 'le caverne oscure, i labirinti impenetrabili' che ci sono dentro ognuno di noi. Sulla questione, michela marzano spiega al lettore la genesi e le implicazioni dell'idea di gender e, senza mai rinnegare le sue radici cattoliche, decostruisce le letture che ne danno oggi molte associazioni religiose. Soprattutto non esita mai a mettersi in gioco direttamente, raccontando se stessa e identificandosi nell'esperienza di chi ha vissuto da vittima innocente il dramma dell'esclusione.
Di fronte ai grandi soggetti economici che sempre più governano il mondo, l'appello ai diritti individuali e collettivi è la via da seguire per impedire che tutto sia soggetto alla legge
'voi donne siete meglio di noi. Non pensiate che gli uomini non lo sappiano; lo sappiamo benissimo, e sono millenni che ci organizziamo per sottomettervi, spesso con il vostro aiuto. Ma quel tempo sta finendo. È finito. Comincia il tempo in cui le donne prenderanno il potere. ' aldo cazzullo racconta perché il nostro sarà il secolo del sorpasso della donna sull'uomo. I segni sono evidenti: a berlino e a londra governano due donne, una donna si affaccia per la prima volta sulla soglia della casa bianca. L'italia resta un paese maschilista; eppure sono donne la sindaca della capitale, la presidente della camera, le direttrici delle principali carceri, l'astronauta più nota, la scienziata più importante. Ed è solo l'inizio. Le donne erediteranno la terra perché sono più dotate per affrontare l'epoca grandiosa e terribile che ci è data in sorte. Perché sanno sacrificarsi, guardare lontano, prendersi cura; ed è il momento di prendersi cura della terra e dell'uomo, che non sono immortali. L'autore evoca il genio femminile, attraverso figure del passato e del presente, storie di grandi artiste e di figlie che salvano i padri o ne custodiscono la memoria. Racconta le battaglie che le donne conducono nel mondo e in italia contro le ingiustizie che ancora le penalizzano, contro il masochismo che ancora le mette l'una contro l'altra o le induce a innamorarsi della persona sbagliata.
'ho parlato per due anni con mille donne, da sei a novantasei anni. Soprattutto adolescenti, giovani donne. Ho posto a tutte le stesse domande: cosa sia importante nella vita, come ottenerlo, come fare quando quel che si aspetta non arriva. Nelle risposte il tema centrale è sempre l'amore. L'amore e il sesso, l'amore e il desiderio, il tradimento, la famiglia, l'impegno, il corpo, l'amore e i soldi. Una sinfonia di voci raccolte davvero, ascoltate davvero: occhi visti con gli occhi, risate e lacrime, confessioni e segreti. Un'orchestra di strumenti diversi, una sola musica. Da questo coro di parole sono nate le mie storie: prendono occasione dalla realtà ma si aprono alla libertà di immaginare, da un frammento di verità, vite e mondi. ' (concita de gregorio)
Questo libro apre uno squarcio importante nella storia del nostro paese e risponde a quesiti altrimenti indecifrabili che nemmeno le inchieste giudiziarie sono riuscite a chiarire del tutto. A cominciare dal delitto matteotti (1924) per arrivare alla morte di mattei (1962) e di moro (1978). Ogni volta che gli italiani hanno provato a decidere del proprio destino, gli inglesi sono intervenuti. Ora i documenti desecretati, che i due autori hanno consultato negli archivi londinesi di kew gardens, lo dimostrano. Da quelle carte emerge con chiarezza che non è washington a ordire piani eversivi per l'italia, come si è sempre creduto, ma soprattutto londra, che non vuol perdere il controllo delle rotte petrolifere e contrasta la politica filoaraba e terzomondista di mattei, gronchi, moro e fanfani. Il petrolio però non è il solo problema. Per gli inglesi anche i comunisti sono un'ossessione. Tanto da contrastarli con ogni mezzo. Persino arruolando schiere di giornalisti, intellettuali e politici per orientare l'opinione pubblica e il voto degli italiani. Finché si arriva al 1976, l'anno che apre al pci le porte del governo. A londra progettano un golpe. Ma l'ipotesi viene alla fine scartata a favore di un'altra 'azione sovversiva'. Si scatena così un'ondata terroristica che culmina nell'assassinio di aldo moro.
In quale angolo dell'universo cerebrale si nasconde quella singolare galassia chiamata mente? Da dove nasce il pensiero, da quali cellule? Quali sono le strutture biologiche capaci di spingere quel primate chiamato homo sapiens a comporre poesie, scrivere romanzi, elaborare teorie? Rita levi montalcini, nota per i suoi fondamentali contributi allo sviluppo della neurobiologia, ricostruisce tappa dopo tappa l'evoluzione del sistema nervoso al fine di capire come, dalle prime cellule comparse sulla terra, si sia arrivati a quella formidabile struttura che è il cervello umano.
Lavorare per consumare non rende felici. Lo sappiamo tutti, ma come uscire da questo modello? Cambiare vita sembra impossibile. Invece non lo è. Basta avere tenacia, speranza, coraggio, e un pizzico di follia. Lo dimostra l'esperienza di simone perotti. Tuttavia non si tratta solo di ridurre il salario per avere più tempo libero: il punto non è lasciare il lavoro, ma affrontare una profonda revisione interiore, cercare equilibrio e armonia con se stessi, il mondo, le abitudini, le responsabilità.
È parecchio tempo, ormai, che tony carcano conduce un'esistenza appartata, costruita sulla routine. Le sole emozioni con cui entra in contatto sono quelle che descrive nei suoi romanzi, storie d'amore che gli hanno dato successo e benessere. Questo finché sibylle, ventenne spericolata e affascinante, non irrompe nella sua vita sbattendogli in faccia una fotografia che lo ritrae più giovane, sorridente, accanto al cadavere di una donna: la madre della ragazza. A quel punto tony è costretto a riprendere in mano i fili di una vicenda che avrebbe voluto dimenticare, l'unica inchiesta della sua brevissima carriera di giornalista. E con sibylle si inoltrerà fra le ombre della piccola, chiusa comunità di kreuzwirt. Un paese che custodisce un mistero impensabile fatto di menzogne e di violenza, di avidità e di follia.
Come fai a tenere insieme la tua fede cattolica e il tuo femminismo? È una domanda che michela murgia si sente rivolgere di continuo. È la stessa che si pongono le persone credenti lgbtiaq+ e che si pone chiunque debba fare compromessi tra la propria coscienza e i precetti dottrinari, per esempio in merito ad aborto, eutanasia, fecondazione assistita. Per rispondere è necessario capire quali aspetti della vita e della fede siano davvero in contraddizione, e soprattutto se certi insegnamenti non siano semplicemente un'eredità storica da ridiscutere ogni giorno alla luce del vangelo e della propria intelligenza. D'altronde, lo stesso dio dei cristiani è contraddittorio: è divino ma anche umano, è uno ma anche trino, è onnipotente ma è morto in croce. Partendo dalla rilettura del credo e attingendo alla propria esperienza personale – la sé bambina piena di dubbi, ma anche la nonna, la madre, la zia, le donne con le quali ha incontrato la fede – michela murgia fornisce gli strumenti per affrontare alcune di queste antinomie, e mostra come la pratica della soglia, che rigetta l'appartenenza a un unico recinto, cioè la queerness, sia una pratica cristologica. Accettarla come tale significa riconoscere che «il confine non ci circonda, ma ci attraversa, e che quel che avvertiamo come contraddizione è in realtà uno spazio fecondo di cui non abbiamo ancora compreso il potenziale vitale».