Nadia, una ragazza magrebina colta e intelligente, che crede nell'umanità e nella giustizia, vuole scuotere dalla loro rassegnazione 'gli umiliati e offesi' che incontra lungo il proprio cammino. Nella lotta all'egoismo e ai pregiudizi, alla corruzione e all'ignoranza, all'omertà e al cinismo, nadia riverserà speranze ed energie, rabbia e sentimento, orgoglio e disperazione, ma certo senza dimenticare l'amore, fino al momento in cui comprenderà che l'avvenire appartiene soltanto a coloro che non considerano la vita alla stregua di un tranquillo viaggio verso l'eternità.
Una riflessione sulla giustizia e sulla sua impossibilità in una narrazione dal respiro ampio, in cui palpitano il divino e una natura incantata. Un libro amato da hermann hesse, che vedeva nella 'leggenda indiana' dell'amico zweig un'opera in sintonia con il suo 'siddhartha'.
«in 'lolly willowes', il suo primo romanzo, sylvia townsend warner si inoltra con fosca risolutezza nel reame del trascendente, e la sua prosa, con le sue scabre, repentine evocazioni, ha un che di soprannaturale. Questa è la storia arguta e arcana di una donna inglese molto per bene, che si sottrae educatamente all'ineluttabile connubio con l'altro sesso per diventare, invece, una strega. » john updike
Daniel armstrong è cresciuto in africa e ama il fascino misterioso delle sue lande sconfinate, sulle quali realizza appassionati documentari. Daniel non può assistere inerte a quello che alcuni individui avidi e spietati stanno facendo alla sua terra, un tempo intatta e ora sventrata, torturata in nome del dio denaro. Ma l'africa rifiuta la morte e farà risuonare il suo canto di ribellione e vendetta.
Il giudice armando acosta, un uomo ritenuto incorruttibile, è coinvolto in una squallida storia con una prostituta, per giunta informatrice della polizia. E la situazione precipita quando viene ritrovato il corpo senza vita della giovane prostituta, proprio il giorno in cui il giudice e l'amichetta si sarebbero incontrati. Nessun dubbio, quindi, sulla colpevolezza di acosta. L'avvocato paul madriani però, sebbene abbia combattuto per anni contro di lui nelle aule giudiziarie e non abbia mai avuto simpatie per quell'uomo, sa che sotto l'apparente verità scorre un fiume melmoso di corruzione, invidia e falsità.
Da tempo kundera affianca alla sua attività di romanziere la riflessione sul romanzo, che è per lui un'arte 'autonoma', da leggere non nel 'piccolo contesto' ma nel 'grande contesto' della storia sovranazionale. E l'idea che kundera ci offre del romanzo è quella di un organismo delicato, prezioso, che vive un'unica storia dove gli scrittori dialogano in segreto e si illuminano vicendevolmente: sterne reagisce a rabelais e ispira diderot, fielding si richiama a cervantes e con fielding si misura stendhal, la tradizione di flaubert si prolunga in joyce, kafka fa comprendere a garcía márquez come sia possibile scrivere in maniera diversa.
Dalla morte della madre, carter è costretto a seguire in giro per il mondo il padre julius, egittologo, e a vivere separato dalla sorella sadie. Ai kane sono concessi solo due giorni all'anno da trascorrere insieme, e durante uno di questi julius decide di portare i figli al british museum. Ma qualcosa va storto. Julius evoca una misteriosa figura. Un attimo dopo c'è una violenta esplosione e l'uomo scompare. Carter e sadie si trovano ad affrontare una verità inattesa e sconvolgente: gli dei dell'antico egitto si stanno svegliando e il peggiore di tutti, set, ha in mente uno spaventoso progetto di caos e distruzione a livello planetario. Per salvare il padre, i due fratelli cominciano un frenetico viaggio tra londra, il cairo, parigi e gli stati uniti, un viaggio che li porterà vicini alla verità sulla loro famiglia e sui suoi legami con la casa della vita, una società segreta che risale al tempo dei faraoni. Sempre più increduli, sempre più coinvolti, sempre più in pericolo, scopriranno che spesso l'apparenza inganna. Età di lettura: da 12 anni.
I versi che adam zagajewski ha scelto per questa antologia riflettono la fase più alta e matura della sua produzione. Messo a confronto con interrogativi e dilemmi, con il mondo della natura e della storia, il poeta coglie tutte le contraddizioni della nostra condizione:
«l'isola del dottor moreau» fu pubblicato nel 1896, quando h. G . Wells aveva solo trent'anni. L'anno prima era uscito «la macchina del tempo» e, due anni dopo, avrebbe visto la luce «la guerra dei mondi», il libro che consacrerà wells.