L'autore affronta il mistero della morte di cristo, prendendo le mosse dal vangelo, dalle pagine che più hanno turbato, straziato, scosso l'anima del mondo. 'tutto è compiuto, il 'sì' è stato detto, dio ha dato tutto. Il velo del tempio è squarciato: questo è il volto del dio cercato dall'uomo. A noi, ora, ci chiede di schierarci. Di cadere in ginocchio, sbigottiti, o, ancora, di versargli addosso l'amaro aceto dell'incredulità'.
Come ci si difende dal demonio? Quali sono i segni della presenza diabolica? Esistono veramente le fatture, i malefici, il malocchio? Il volume è frutto di un'esperienza diretta e ricco di esempi; risponde a queste e ad altre domande attraverso un'ordinata esposizione della materia. La pratica dell'esorcismo, in auge fino a tre secoli fa, sta attraversando presso i cattolici un periodo di crisi che coinvolge teoria e pratica, gli studi di teologia e la pastorale diocesana. È lasciato così campo libero agli imbroglioni, ai maghi, ai cartomanti. Don amorth va controcorrente, ma in linea con l'insegnamento della bibbia, del magistero, della tradizione.
Rod dreher cominciò a parlare di opzione benedetto dieci anni fa, dalle colonne dei giornali conservatori americani. Quando gli chiesero di raccogliere le proprie ipotesi in un libro, dreher scrisse questo testo che è diventato un vero e proprio manifesto sia del conservatorismo, sia delle prospettive future per il cristianesimo. La tesi di fondo è semplice: in un mondo come il nostro, molto simile a quello che vide la fine dell'impero romano con l'arrivo dei barbari, è necessario fare come benedetto da norcia, separarsi dall'impero per poter ritrovare le proprie origini, radici e identità, così da poter essere in prospettiva 'sale della terra- non insipido. Tacciato di favorire un ghetto cristiano, il libro di dreher è molto più ricco, e non mancherà di creare dibattito anche in italia, dove prima ancora di essere pubblicato è stato recensito e commentato. «leggete questo libro e imparate dalle persone che vi incontrerete, e lasciatevi ispirare dalla testimonianza delle vite dei monaci. Lasciate che vi parlino tutti al cuore e alla mente, poi attivatevi localmente per rafforzare voi stessi, la vostra famiglia, la vostra chiesa, la vostra scuola e la vostra comunità» (rod dreher).
Settembre 2009, caterina, ventiquattro anni, la figlia maggiore di antonio socci, è in coma dopo un arresto cardiaco. Attorno a lei e alla sua famiglia si crea una straordinaria catena di solidarietà e di preghiera, uno spettacolo di fede e amore offerto non solo dagli amici, ma anche dai numerosi lettori del blog di suo padre. Fra di loro molti sono atei e agnostici, eppure l'esperienza di caterina spinge queste persone a riscoprire il significato e il valore della preghiera, a ritrovare il senso di una fede perduta o lasciata in disparte. Ma sono soprattutto i suoi genitori e gli amici più cari che, giorno dopo giorno, malgrado la durezza della prova a cui sono sottoposti, si affidano con ancora maggior certezza a gesù cristo. Il loro è un atto di fede che ottiene presto segni di speranza: il cuore di caterina riprende a battere da solo e il suo respiro non ha più bisogno di macchine. Di lì a poco, in una sera del gennaio 2010, mentre sua madre le sta leggendo un divertente passo del 'giovane holden', caterina si lascia andare a una bellissima e contagiosa risata. Da quel giorno, un po' alla volta, riprende conoscenza e intraprende un faticoso cammino di riabilitazione, sia pure pieno di incognite. In questo diario, socci ci mostra che con la fede (nella presenza viva di gesù fra noi) e la preghiera possiamo trovare un aiuto straordinario per superare i momenti più drammatici della vita.
Posto che i vangeli sono stati scritti alcuni decenni dopo la sua morte, in che modo gesù è stato ricordato in questo lasso di tempo? In quale misura, nella tradizione orale, i suoi insegnamenti, gli episodi della sua vita e i racconti della sua passione sono stati modificati e inventati? Unendo la conoscenza delle fonti con il piacere della narrazione, e grazie anche all'ausilio di discipline quali l'antropologia, la sociologia e la psicologia, bart d. Ehrman affronta il ruolo cruciale giocato dalla memoria nel trasmettere, plasmare e, in qualche caso, inventare le storie sul gesù storico, in questo libro destinato a cambiare il modo in cui leggiamo i vangeli.
Una riflessione ambiziosa, potente, ormai ineludibile nella quale il cardinale affronta senza riserve la crisi del mondo contemporaneo, donandoci ancora una volta una preziosa lezione di vita e di spiritualità. «alla radice del collasso dell'occidente c'è una crisi culturale e identitaria. L'occidente non sa più chi è, perché non sa più e non vuole più sapere chi l'ha creato, chi l'ha plasmato. Molti paesi ignorano la propria storia. Questo soffocarsi conduce a una decadenza che apre la strada a nuove civiltà di barbari». Queste parole del cardinale robert sarah costituiscono il fil rouge su cui si dipanano le sue nuove conversazioni con nicolas diat. Il suo giudizio è chiaro: il mondo è sul ciglio di un precipizio. La crisi della fede e della chiesa, il declino dell'occidente, il tradimento delle sue élite, il relativismo morale, la globalizzazione senza regole, il capitalismo sfrenato, le nuove ideologie, la politica che arranca, le derive di un totalitarismo islamista. È giunto il tempo di una diagnosi che non conceda attenuanti. Nell'analisi a tutto tondo dei grandi sconvolgimenti della nostra epoca, il cardinal sarah ci invita a prendere coscienza della gravità della crisi che stiamo attraversando, mostrandoci come sia ancora possibile evitare l'inferno di un mondo senza dio, di un mondo senza l'uomo, di un mondo senza speranza.
A suo tempo fenomeno editoriale in germania, quest'opera ricorda nel titolo 'lo spirito della liturgia' di romano guardini, che nei primi decenni del novecento dava inizio al movimento liturgico. Sulla scia di questo predecessore, joseph ratzinger vuole aiutare i fedeli, resi insicuri da decenni di sperimentazioni postconciliari, a guardare alla fonte nascosta della vita ecclesiale. Qui si svolge l'azione liturgica che nei sacramenti, in particolare nell'eucarestia, dona di prendere parte all'azione salvifica di cristo. Questa ha dimensione universale, per cui i fedeli possono dare voce alla liturgia del cosmo, unire la loro voce ai giusti dell'antico testamento e innalzare, insieme con i redenti, il cantico di lode dell'agnello (ap 15). Nello stile proprio dell'autore, l'opera apre al lettore squarci di contemplazione, ma non manca di spunti di polemica, proposti con l'abituale franchezza.
Quando visitiamo una casa che non è la nostra chiediamo il permesso di entrare, ci puliamo le scarpe, guardiamo solo nelle stanze in cui siamo invitati, consumiamo solo quanto ci viene offerto, domandiamo dove possiamo gettare un rifiuto quando ce ne troviamo uno in mano. È con questo spirito che dovremmo imparare a stare sulla terra, il pianeta su cui viviamo, di cui siamo i custodi ma che non ci appartiene («il signore dio prese l'uomo e lo pose nel giardino di eden, perché lo coltivasse e lo custodisse. »: in fondo, la soluzione per la salvaguardia del nostro pianeta si trova già nella genesi). Un saggio di testimonianza e proposte (e consigli pratici per tutti), nel continuo confronto con gli insegnamenti dell'antico testamento.
Quando visitiamo una casa che non è la nostra chiediamo il permesso di entrare, ci puliamo le scarpe, guardiamo solo nelle stanze in cui siamo invitati, consumiamo solo quanto ci viene offerto, domandiamo dove possiamo gettare un rifiuto quando ce ne troviamo uno in mano. È con questo spirito che dovremmo imparare a stare sulla terra, il pianeta su cui viviamo, di cui siamo i custodi ma che non ci appartiene («il signore dio prese l'uomo e lo pose nel giardino di eden, perché lo coltivasse e lo custodisse. »: in fondo, la soluzione per la salvaguardia del nostro pianeta si trova già nella genesi). Un saggio di testimonianza e proposte (e consigli pratici per tutti), nel continuo confronto con gli insegnamenti dell'antico testamento.
Che in vaticano alligni il vizio dell'avarizia è stato spesso denunciato, da dante alle pagine di cronaca di oggi, ma si tratta quasi sempre di scoop per sentito dire, intercettazioni spesso smentite, voci di corridoio. Emiliano fittipaldi, che da anni segue questi temi per 'l'espresso', ha raccolto da fonti confidenziali una grande quantità di documenti interni del vaticano verbali, bilanci, relazioni - e grazie a questo è in grado di tracciare le prime mappe dell'impero finanziario della chiesa (. ) un'inchiesta tutta fondata su documenti e fonti interne alla curia, che fotografa un momento cruciale della storia vaticana.