In un caldo agosto dell'anno del signore 1141 due enigmatiche figure, dai nomi emblematici, giungono all'abbazia di shrewsbury: fratello humilis, ex crociato che ha abbandonato la promessa sposa alle soglie delle nozze per dedicare la vita alla causa del signore, e fratello fidelis, novizio muto e schivo. Ma chi si cela dietra la falsa identità dei due monaci? Quale oscuro passato nascondono? Che fine ha fatto la fanciulla abbandonata da humilis e misteriosamente scomparsa? Fratello cadfael dovrà ricorrere a tutta la sua abilità per far emergere una verità che dovrebbe rimanere sepolta per sempre salvando così l'ordine benedettino da uno scandalo irreparabile.
Dartmoor, inghilterra, 1826. Il corpo di edith wilton, giovane donna dai lunghi capelli rossi, viene ritrovato senza vita sulla riva di un fiume, completamente avvolto da hedera helix o edera comune. A eseguire la sua autopsia è il dottor charles norland, un uomo di scienza tormentato dai ricordi della guerra anglo-nepalese, che si è da poco rifugiato nel devonshire in cerca di pace. L'edera è ovunque, tra i capelli della ragazza, nei vestiti, fra le dita dei piedi, e la prima supposizione del medico è che si tratti di suicidio. Ma è solo l'ipotesi più logica di un mistero che ben presto perde ogni aspetto di razionalità e inizia a mietere nuove vittime. Chi era davvero edith wilton? La ricerca della verità sulla morte della ragazza dell'edera si trasforma lentamente in un'ossessione, trascinando il dottor norland in una realtà popolata da antichi riti celtici e da una natura potente e inquieta. Una realtà primordiale che sfugge alle regole dell'uomo, di cui il villaggio di dartmoor sembra essere la porta e la giovane edith wilton la chiave.
In un libretto su una strage di stato a ridosso della rivoluzione siciliana del 1848, pubblicato qualche anno fa (monografia storica, ma scritta con la grazia e l'umorismo del narratore), camilleri ripeteva un'idea a lui evidentemente molto cara. Che i siciliani sono «tragediatori», sono paghi cioè soltanto quando possono finalmente fondere insieme la vita e la scena, recitare, appunto sulla scena della vita, ciò che succede loro veramente tornando in illusione a comandare sulla sorte e mutandola in sogno. Di questo teatro della vita camilleri mostra di amare soprattutto il lato di commedia; e commedia - racconto della commedia che un paese siciliano di fine ottocento inscena vivendo una catena di morti e un amore cocciuto - è la stagione della caccia. Ma non commedia dell'arte, farsa di macchiette; al contrario, genere alto, in cui ciascuna delle parti in gioco è un personaggio scolpito - con un brio che dà tenace divertimento - nell'atto in cui svolge il suo gioco delle parti. Camilleri spiega di aver tratto l'idea del romanzo (che avrebbe potuto essere piegato linearmente a intrigo giallo, e lo è invece a sorpresa, tortuosamente) da una battuta registrata nella famosa inchiesta sulle condizioni della sicilia del 1876. All'interrogante, che chiedeva se si fossero verificati fatti di sangue in un paesino, veniva risposto: «no. Fatta eccezione del farmacista che per amore ha ammazzato sette persone». Come a dire: non è successo nient'altro che un sogno. Il sogno che questo libro viene a raccontare.
Sono passati più di quindici anni da quando vinnie sannino è emigrato in america, imbarcandosi di nascosto su una nave. Là ha avuto successo, è diventato campione mondiale di pugilato nella categoria dei mediomassimi. Ma il suo ultimo avversario, un pugile di colore, è morto, e lui non se l'è più sentita di continuare. Adesso è tornato per inseguire l'amore mai dimenticato, cettina, la ragazza che alla sua partenza aveva pianto disperata. La vita, però, è andata avanti anche per lei, che ora è donna e moglie. Vedova, anzi: perché il marito, un ricco commerciante, viene trovato morto. Qualcuno lo ha assassinato finendolo con un pugno alla tempia, simile a quello che, in una sera maledetta, vinnie ha vibrato sul ring dall'altra parte del mondo. Per ricciardi e maione, e per i loro cuori, sarà davvero una brutta settimana di pioggia.
L'autore italiano di thriller storici più letto nel mondo. Firenze, 21 febbraio 1459. Il banchiere giannotto de' grifi viene ucciso in circostanze misteriose nella cripta dell'abbazia di santa trinità. L'unico testimone è tigrinus, un giovane ladro di origini ignote, dai capelli neri striati di bianco. Intrufolatosi nell'edificio per fare razzia di gioielli, ha assistito al delitto, ma a caro prezzo: viene arrestato con l'accusa di omicidio. Scagionarsi sarà solo la prima delle prove che dovrà superare, poiché da quel momento dovrà anche sfuggire alla vendetta degli eredi della vittima: il figlio, angelo de' bruni, e la nipote, nunzia de' brancacci. E mentre si complica l'intrigo in cui tigrinus è invischiato, dalle indagini emerge una sconvolgente verità su messer giannotto: la sua morte sarebbe legata a un tesoro che si trova su una nave proveniente dall'oriente. Tigrinus dovrà stringere un patto con il potente cosimo de' medici e affrontare un incredibile viaggio per mare che lo porterà alla ricerca di un uomo sfuggente e imprevedibile. Un uomo che pare conoscere tutto sul suo passato. Un uomo chiamato l'abate nero.
A quindici anni dall'edizione sellerio, stile libero pubblica il secondo romanzo, celebre e introvabile, con protagonista il commissario de luca, amatissimo dai lettori. Poliziotto integro in un mondo privo di luce, de luca ha rinnovato il giallo italiano con la sua fortunata miscela di realismo, invenzione e documento storico. In questa indagine di de luca, svolta per necessità sotto falso nome, carlo lucarelli racconta con scrittura limpida una storia avvincente e scomoda nell'italia ambigua del dopoguerra, che mantiene intatto il suo potenziale esplosivo. E ci regala un fresco ritratto della tedeschina, ragazza che qualche commercio con il passato regime lo ha pure avuto, ma fa ancora girare la testa.
Le avventurose indagini di perveen mistry, prima donna avvocato nella bombay degli anni venti «con una prosa agile e personaggi ben tratteggiati, le vedove di malabar hill è una splendida prima puntata in quella che promette di diventare una serie memorabile. » – the wall street journal «scritto meravigliosamente, ricco di dettagli… questa è una performance di prim'ordine che inaugura una serie molto promettente. » – the washington post «l'ambiente multiculturale e multireligioso in cui perveen vive, lavora e tenta di trovare l'amore illumina l'era passata e offre una prospettiva interessante sull'attuale questione dei diritti delle donne. » – los angeles times perveen mistry, figlia di una rispettata famiglia zoroastriana, è appena entrata nello studio legale di suo padre, diventando una delle prime donne avvocato in india. Laureata in legge a oxford, perveen ha una tragica storia personale che rende i diritti legali delle donne particolarmente importanti per lei. Perveen viene incaricata di eseguire il testamento del signor omar farid, un ricco musulmano che ha lasciato tre vedove. Tuttavia, mentre perveen esamina i documenti, nota qualcosa di strano: tutte e tre le mogli hanno firmato per devolvere l'intera eredità presso un ente di beneficenza. Con cosa vivranno? Perveen è sospettosa, soprattutto perché una delle vedove ha firmato il suo modulo con una x, lasciandole supporre che, con tutta probabilità, non ha nemmeno potuto leggere il documento. Le vedove di farid vivono in completo purdah, ovvero in un rigoroso isolamento, senza mai lasciare le stanze delle donne o parlare con nessun uomo. Sono state forse sfruttate da un guardiano senza scrupoli? Perveen decide di investigare, rendendosi conto che l'istinto non l'aveva tradita. Ma quando la tensione sfocia nel primo di una serie di omicidi, perveen comprende che è sua responsabilità capire cosa sia realmente accaduto a malabar hill e assicurarsi che non ci siano donne o bambini innocenti in ulteriore pericolo.
Caldo. Torrido, impietoso, atroce. Caldo. Per le strade, nei vicoli, nelle stanze buie dei palazzi. Caldo. Da non respirare, da soffocare, da non riuscire a parlare. Caldo. Da odiare chi si ama, perché osa guardare altrove, perché vuole libertà. Caldo. Da non mangiare, da non dormire, da non sognare. Caldo. Da uccidere, per poter ancora vivere.
La sontuosa dimora che si erge all'estremità orientale della 53rd street di manhattan appartiene ai greene, una delle più importanti famiglie della città. In base alle disposizioni testamentarie del vecchio tobias, il patriarca deceduto da una dozzina d'anni, tutti i membri della famiglia devono restare sotto quello stesso tetto per almeno venticinque anni dopo la sua morte, pena la perdita dell'eredità. Così nel palazzo vivono ancora la vedova, costretta su una sedia a rotelle, e i cinque figli: julia, chester, sibella, rex e la giovane ada, l'unica a essere stata adottata. La storia inizia all'indomani di una notte drammatica in cui un ladro è penetrato nella casa e, forse preso dal panico, ha spararato a due delle sorelle. Julia, la più grande, è stata uccisa, mentre ada ha riportato una brutta ferita. Ma la tesi del tentativo di furto finito in tragedia non convince philo vance.
Il 13 luglio 1910 walter dew, ispettore capo di scotland yard, detto blue serge per i suoi abiti inappuntabili ed eleganti, rinviene nella cantina della casa londinese del dottor hawley harvey crippen i resti, orribilmente ben conservati, di cora crippen, consorte del dottore scomparsa tempo addietro. Più giovane di una quindicina d'anni di crippen, avvenente e sensuale bellezza, cora era nota col nome d'arte di belle elmore quando cantava 'a pagamento agli smoking concerts' e si esibiva alla società delle signore del music hall, di cui era illustre membro. Il ritrovamento dei suoi resti nella sua casa di hilldrop crescent ha un'eco enorme allorché scotland yard rende pubblico che il marito della vittima, il dottor hawley harvey crippen si è dato alla fuga insieme con la sua giovane assistente ethel clara le neve. Nell'estate del 1910 gugliemo marconi è in mezzo all'oceano, viaggia ininterrottamente per mare. I fasti del premio nobel per la fisica vinto l'anno prima per la telegrafia sono già un ricordo del passato nella sua mente, occupata da un solo ossessivo pensiero: mostrare che la radiotelegrafia può davvero mettere fine all'isolamento delle navi in mare aperto. Il 22 luglio 1910 dalla nave montrose, salpata da anversa e diretta a quebec, in canada, arriva una inattesa, incredibile conferma di questa possibilità, una dimostrazione che elettrizza il mondo e fa per sempre piazza pulita dei dubbi residui.