Roma, 1201. Il piccolo pietro si è appena abbandonato all'abbraccio della levatrice, quando un tuono improvviso irrompe su palazzo graziani, la balia perde la presa e il primo dei due gemelli appena venuti alla luce le scivola dalle mani. In quel tuono inspiegabile, a ciel sereno, è racchiuso il cattivo presagio che condiziona il destino di pietro: nel suo volto, irrimediabilmente deturpato dalla caduta. Con il tempo l'isolamento rende il ragazzo diffidente, cupo e determinato, almeno quanto suo fratello matteo cresce fiducioso e remissivo, ben voluto da tutti. Solamente il sogno di diventare cavaliere sembra accomunarli. Lontano da roma, vivono invece gli altri protagonisti del romanzo, la bella flora e il suo amato e sfuggente rashid. Separati dai conflitti religiosi di una sicilia assolata e rigogliosa, i due si ritroveranno nuovamente insieme, adulti, nella reggia pugliese dell'imperatore, a foggia. Ed è proprio federico ii, l'uomo potente impegnato nei continui conflitti con il papato e la lega lombarda, a muovere pietro, matteo, flora, rashid e tutti gli altri personaggi, a spingerli a congiungersi o scontrarsi seguendo l'amore e la gelosia, il tradimento e la vendetta. Fino al rogo della città di victoria, alle porte di parma, dove l'imperatore ha trasferito il tesoro, l'harem, i serragli con gli animali esotici e il suo prezioso trattato sulla caccia con il falcone. E dove ogni destino troverà compimento.