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Julien Tromeur


Classifica Libri dell'anno 1985

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Libri in questa classifica: 10

Pagina 1 di 1

Posizione in classifica: 1

La Guerra Del Peloponneso
Testo Greco A Fronte

Tucidide

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

La Guerra Del Peloponneso<br>Testo Greco A Fronte
Nel 431 a. C . Scoppiò tra atene e sparta la guerra del peloponneso: una guerra che insanguinò la grecia per quasi trent'anni e segnò la cupa fine del periodo d'oro della civiltà ellenica. Tucidide, consapevole di vivere un evento di portata eccezionale, lo assunse come momento esemplare di un'analisi che mirava a cogliere, al di là dei nudi fatti, le forze profonde sottese ai processi della storia. Un'analisi lucida e disillusa che spinge il lettore a interrogarsi sui problemi che si ripresentano sempre uguali alla coscienza storica: i meccanismi e la moralità del potere, gli arbitrii e i diritti dei vincitori e dei vinti, la giustizia dei potenti e la giustizia dei deboli.
Punteggio: 1001
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 17/05/2023

Posizione in classifica: 2

L' Insostenibile Leggerezza Dell'essere

Milan Kundera

Narrativa estera - Recente

L" Insostenibile Leggerezza Dell"essere
Protetto da un titolo enigmatico, che si imprime nella memoria come una frase musicale, questo romanzo obbedisce fedelmente al precetto di hermann broch: «scoprire ciò che solo un romanzo permette di scoprire». Questa scoperta romanzesca non si limita all'evocazione di alcuni personaggi e delle loro complicate storie d'amore, anche se qui tomáš, teresa, sabina, franz esistono per noi subito, dopo pochi tocchi, con una concretezza irriducibile e quasi dolorosa. Dare vita a un personaggio significa per kundera «andare sino in fondo a certe situazioni, a certi motivi, magari a certe parole, che sono la materia stessa di cui è fatto». Entra allora in scena un ulteriore personaggio: l'autore. Il suo volto è in ombra, al centro del quadrilatero amoroso formato dai protagonisti del romanzo: e quei quattro vertici cambiano continuamente le loro posizioni intorno a lui, allontanati e riuniti dal caso e dalle persecuzioni della storia, oscillanti fra un libertinismo freddo e quella specie di compassione che è «la capacità massima di immaginazione affettiva, l'arte della telepatia, delle emozioni». All'interno di quel quadrilatero si intreccia una molteplicità di fili: un filo è un dettaglio fisiologico, un altro è una questione metafisica, un filo è un atroce aneddoto storico, un filo è un'immagine. Tutto è variazione, incessante esplorazione del possibile. Con diderotiana leggerezza, kundera riesce a schiudere, dietro i singoli fatti, altrettante domande penetranti e le compone poi come voci polifoniche, fino a darci una vertigine che ci riconduce alla nostra esperienza costante e muta. Ritroviamo così certe cose che hanno invaso la nostra vita e tendono a passare innominate dalla letteratura, schiacciata dal loro peso: la trasformazione del mondo intero in una immensa «trappola», la cancellazione dell'esistenza come in quelle fotografie ritoccate dove i sovietici fanno sparire le facce dei personaggi caduti in disgrazia. Esercitato da lungo tempo a percepire nella «grande marcia» verso l'avvenire la più beffarda delle illusioni, kundera ha saputo mantenere intatto il pathos di ciò che, intessuto di innumerevoli ritorni come ogni amore torturante, è pronto però ad apparire un'unica volta e a sparire, quasi non fosse mai esistito.
Punteggio: 937
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 07/11/2021

Posizione in classifica: 3

L Insostenibile Leggerezza Dellessere

Milan Kundera

Narrativa estera - Recente

L Insostenibile Leggerezza Dellessere
Protetto da un titolo enigmatico, che si imprime nella memoria come una frase musicale, questo romanzo obbedisce fedelmente al precetto di hermann broch: «scoprire ciò che solo un romanzo permette di scoprire». Questa scoperta romanzesca non si limita all'evocazione di alcuni personaggi e delle loro complicate storie d'amore, anche se qui tomáš, teresa, sabina, franz esistono per noi subito, dopo pochi tocchi, con una concretezza irriducibile e quasi dolorosa. Dare vita a un personaggio significa per kundera «andare sino in fondo a certe situazioni, a certi motivi, magari a certe parole, che sono la materia stessa di cui è fatto». Entra allora in scena un ulteriore personaggio: l'autore. Il suo volto è in ombra, al centro del quadrilatero amoroso formato dai protagonisti del romanzo: e quei quattro vertici cambiano continuamente le loro posizioni intorno a lui, allontanati e riuniti dal caso e dalle persecuzioni della storia, oscillanti fra un libertinismo freddo e quella specie di compassione che è «la capacità massima di immaginazione affettiva, l'arte della telepatia, delle emozioni». All'interno di quel quadrilatero si intreccia una molteplicità di fili: un filo è un dettaglio fisiologico, un altro è una questione metafisica, un filo è un atroce aneddoto storico, un filo è un'immagine. Tutto è variazione, incessante esplorazione del possibile. Con diderotiana leggerezza, kundera riesce a schiudere, dietro i singoli fatti, altrettante domande penetranti e le compone poi come voci polifoniche, fino a darci una vertigine che ci riconduce alla nostra esperienza costante e muta. Ritroviamo così certe cose che hanno invaso la nostra vita e tendono a passare innominate dalla letteratura, schiacciata dal loro peso: la trasformazione del mondo intero in una immensa «trappola», la cancellazione dell'esistenza come in quelle fotografie ritoccate dove i sovietici fanno sparire le facce dei personaggi caduti in disgrazia. Esercitato da lungo tempo a percepire nella «grande marcia» verso l'avvenire la più beffarda delle illusioni, kundera ha saputo mantenere intatto il pathos di ciò che, intessuto di innumerevoli ritorni come ogni amore torturante, è pronto però ad apparire un'unica volta e a sparire, quasi non fosse mai esistito.
Punteggio: 921
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 26/11/2023

Posizione in classifica: 4

La Cruna Dellago

Ken Follett

Narrativa estera - Spy story

La Cruna Dellago
1944. Mancano poche settimane al d-day. Per sviare l'attenzione dei tedeschi dalle coste della normandia, dove avverrà lo sbarco, gli alleati hanno radunato una finta armata nella regione dell'east anglia. Il depistaggio sembra funzionare, ma un agente tedesco scopre la messinscena. Senza che il sservizio segreto britannico si sia mai accorto della sua pericolosa presenza, sono ormai parecchi anni che vive a londra in incognito. Il suo nome in codice è l'ago ed è stato scelto personalmente dal fürher.
Punteggio: 921
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 15/05/2022

Posizione in classifica: 5

Lettera A Mia Madre

Georges Simenon

Biografie - Artisti

Lettera A Mia Madre
Dopo anni di assenza, georges simenon torna a liegi per assistere agli ultimi giorni della madre novantenne. Nella stanza dell'ospedale due occhi di un grigio slavato lo fissano: «perché sei venuto, georges? ». E qui comincia un ultimo duello, silenzioso e immobile, fra madre e figlio. Per quasi cinquant'anni si sono visti poco. Ma un filo resistentissimo lega quella donna minuta, che ha vissuto sempre dello «stretto necessario» nel suo angolo del belgio, e quello scrittore celebre in ogni parte del mondo, ricchissimo, il caso più stupefacente di fecondità nell'invenzione romanzesca. I loro rapporti non sono mai stati facili, nessuno dei due è abituato all'espansività dei sentimenti. «ed ecco che ora, dopo tanti anni, vecchi tutti e due, ci ritroviamo faccia a faccia in quest'ospedale, con questi personaggi di cera intorno a noi». Eppure, solo ora simenon ha l'impressione di capire sua madre, e insieme di non sapere quasi nulla di lei. C'è un fondo comune in questi due esseri: la madre, testardamente, ha «sempre voluto appartenere al mondo della piccola gente»; il figlio si è nutrito di quel mondo in ogni nervo per evocare, con sonnambolica sicurezza, centinaia di personaggi. E solo ora, nella scansione perfetta di questa lettera, si avvicina alla verità di un personaggio di tale forza che gli ha resistito sino alla morte.
Punteggio: 913
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 22/03/2023

Posizione in classifica: 6

La Coscienza Di Zeno

Italo Svevo

Narrativa estera - Classica

La Coscienza Di Zeno
La storia di zeno cosini, inetto a vivere: una specie di marionetta tirata da fili che quanto più egli indaga, gli sfuggono. Una coscienza inutile a mutare un destino che sembra ineluttabile. E' il capolavoro di svevo, la prima storia italiana dove entra prepotentemente in scena la psicanalisi come coprotagonista; forse il più grande romanzo del novecento italiano e uno dei maggiori della letteratura europea di questo secolo.
Punteggio: 889
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 11/08/2023

Posizione in classifica: 7

Cè Un Cadavere In Biblioteca

Agatha Christie

Narrativa estera - Gialli

Cè Un Cadavere In Biblioteca
St mary mead, una mattina come tante. Almeno fino a quando il colonnello bantry e sua moglie dolly vengono bruscamente svegliati da una cameriera terrorizzata, venuta ad annunciare che, nella biblioteca della villa, è stato trovato il cadavere di una sconosciuta in abito da sera, apparentemente assassinata. Nessuno degli abitanti della casa ha mai conosciuto la vittima, ma allora come spiegare il bizzarro ritrovamento? La polizia, subito interpellata, comincia le indagini, ma ancora una volta sarà la simpatica miss marple, con il suo occhio infallibile e la sua lucida capacità di far luce nei più tortuosi meandri dell'animo umano, a risolvere il caso.
Punteggio: 846
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 03/05/2024

Posizione in classifica: 8

Eugenio Onegin

Aleksandr Sergeevic Puškin

Narrativa estera - Classica

Eugenio Onegin
Questa raccolta di capitoli multicolori è il frutto trasandato dei miei piaceri, delle mie insonnie, del facile estro, degli anni immaturi e di quelli appassiti, delle fredde osservazioni della ragione e delle note dolorose del cuore. ' così puškin stesso spiega l'eugenio onegin, romanzo in versi che ha ispirato l'omonima opera lirica di cajkovskij. Eugenio onegin è un giovane istruito alle migliori scuole francesi, egoista e annoiato, che dopo aver ricevuto un'eredità si trasferisce da pietroburgo in campagna. Lì inizia a frequentare la casa della signora larin, che vive con le due figlie, tatiana e olga. Dal cinismo di onegin, la tristezza di tatiana e le frivolezze di olga nascono giochi di ironia, cenni aforistici e ammiccamenti verbali che permeano di poesia il capolavoro di puškin.
Punteggio: 841
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 26/04/2024

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