Sinossi Libro
Pubblicato nel 1942, lo straniero è un classico della letteratura contemporanea e secondo 'le monde' è il primo dei cento libri imperdibili del novecento. Protagonista meursault, un modesto impiegato che vive ad algeri in uno stato di indifferenza, di estraneità a se stesso e al mondo. È un uomo che vive pienamente la vita, non ne è separato, ma al tempo stesso è apatico, come se avesse compreso che la vita semplicemente capita, senza una vera ragione, e senza colpe. Un giorno, dopo un litigio, senza un apparente motivo, meursault uccide un arabo. Viene arrestato e si consegna, del tutto impassibile, alle inevitabili conseguenze del fatto – il processo e la condanna a morte – senza cercare giustificazioni, difese o menzogne, ma anzi ammettendo lucidamente il suo gesto senza alcun pentimento e rifiutando anche il conforto della religione. Meursault è un eroe assurdo, e la sua lucida coscienza del reale gli permette di giungere attraverso una logica esasperata alla verità di essere e di sentire. Così come non ha scelto di venire al mondo, non può e non vuole decidere nulla sulla sua morte. Privo com'è della piena percezione dei suoi gesti e delle sue decisioni, gli è impossibile avvertire il senso della responsabilità. Un romanzo tradotto in quaranta lingue, da cui luchino visconti ha tratto nel 1967 l'omonimo film con marcello mastroianni.