Sinossi Libro
Primo libro di una trilogia dedicata alla nascita dell'india moderna, mare di papaveri rappresenta per l'india moderna quello che libri come moby dick hanno rappresentato per l'america: la simbolica narrazione dell'origine di una civiltà nuova sorta dall'incontro-scontro di mondi opposti «un'idea letteraria geniale, affidata a una lingua di grande suggestione. » - il sole 24 ore «una delle voci più originali e importanti della letteratura indiana di lingua inglese. » - la repubblica «una magnifica riuscita, questo primo libro della trilogia della ibis, che riporta come d'incanto l'avventura al posto che le compete. » - d - la repubblica cuore di questa saga epica, l'ibis, un veliero che, negli anni quaranta del xix secolo, solca le acque tumultuose dell'oceano indiano per combattere la guerra dell'oppio, il conflitto che, con il trattato di nanchino, sancì la definitiva espansione dell'impero britannico nei mercati d'oltremare e che fu scatenato dalla compagnia delle indie orientali per rovesciare lo squilibrio della bilancia dei pagamenti tra gran bretagna e cina, favorevole decisamente in quegli anni a quest'ultima. Nel suo avventuroso viaggio, l'ibis reca a bordo un'umanità davvero straordinaria: marinai, clandestini, braccianti, galeotti, un raja in rovina, una vedova sfuggita alle dure costrizioni del suo clan, uno schiavo americano liberato, un orfano europeo dallo spirito libero. A mano a mano che i legami con le origini si affievoliscono, e i contorni delle vite precedenti sbiadiscono, i passeggeri e i membri dell'equipaggio cominciano a considerare se stessi 'fratelli di navigazione'.