Sinossi Libro
Nell'italia del duemila può presentarsi l'avventura autoritaria di un nuovo benito mussolini? Anche oggi siamo un paese strozzato da una crisi pesante, con una casta di partiti imbelli e un possibile conflitto tra ceti diversi. Sono queste assonanze con gli anni venti del novecento che hanno spinto giampaolo pansa a scrivere 'eia eia alalà', un antico grido di vittoria riesumato dallo squadrismo fascista. Il racconto inizia con la lotta di classe esplosa tra il 1919 e il 1922, guidata dai socialisti e sconfitta dall'inevitabile reazione della borghesia. Il nero nacque dal rosso: l'estremismo violento delle sinistre non poteva che sfociare nella marcia su roma di mussolini, il primo passo di una dittatura ventennale. La ricostruzione di pansa ruota attorno a un personaggio esemplare anche se immaginario: edoardo magni, un agrario padrone di una tenuta tra il monferrato e la lomellina. Coraggioso ufficiale nella prima guerra mondiale, finanziatore delle squadre in camicia nera, all'inizio convinto della necessità di una rivoluzione fascista ma via via sempre più disincantato. Sino a diventare un sostenitore del leader squadrista dissidente cesare forni, ritenuto da mussolini un nemico da sopprimere. Magni è il protagonista di un dramma a metà tra il romanzo e la rievocazione storica, gremito delle tante figure che attorniano il duce, una nomenclatura potente descritta con realismo.