Sinossi Libro
Ammazzate. In questi sei racconti neri di joyce carol oates le bambole vengono barbaramente uccise: sono animate ma condannate a tornare mute e immobili, in fila nei loro lettini di paglia, gli occhi di marmo spalancati sull'orrore. Una bambina viene adescata con lusinghe carezzevoli dal padre dell'amichetta e data in pasto a un essere mostruoso. Una ragazza esplode sotto i colpi di una violenza ingovernabile nel silenzio composto e rarefatto di una dimora borghese. Un'ereditiera è stritolata in una morsa di paura da creature ancestrali affiorate dagli abissi di un paradiso equatoriale. Joyce carol oates gioca con i suoi personaggi come un sapiente e diabolico burattinaio: ci sono prede e ci sono predatori trasformati in prede, in una cigolante altalena sospesa nel vuoto che scaraventa il lettore nel baratro più oscuro e profondo dell'immaginazione. Il suo universo narrativo è un mare di catrame in cui ribollono personalità alienate, bestie primitive e fragili vittime abbandonate a se stesse. Ma è anche il nucleo scuro e pulsante della società americana, la società che sotto la patina dorata di un provincialismo perbenista tenta di celare il proprio vero volto - sinistro, inquietante, spettrale. Tra capannoni abbandonati, ali dismesse di fattorie del new mexico e località di villeggiatura affacciate sull'atlantico, joyce carol oates spara colpi di revolver precisi, infallibili, che vanno dritti al cuore avvelenato dell'america. Dopo 'epopea americana', joyce carol oates torna a scandagliare la crudele vulnerabilità umana, evocando le esplorazioni di edgar allan poe, howard phillips lovecraft, thomas ligotti. Con 'il collezionista di bambole' restituisce al genere nero il suo naturale complemento di candore: la follia che diventa congegno di morte nasconde una traccia di tenerezza, un incantamento segreto, soffice e morbido come l'imbottitura di una bambola.