Sinossi Libro
Pechino, marzo 1852: durante la selezione delle consorti imperiali, lo sguardo dell'imperatore xianfeng si posa su una sedicenne dai tratti non belli, forse, ma senza dubbio affascinanti. Di lì a poco, il cenno di approvazione del figlio del cielo schiuderà le porte della città proibita alla donna che, ammessa a corte come semplice concubina, si ritroverà in breve a reggere le redini dell'ormai morente dinastia qing con il titolo di imperatrice vedova cixi. Considerata in cina una despota dalle vedute ristrette, cixi intraprese invece una coraggiosa politica di modernizzazione che, ispirandosi ai metodi occidentali, scosse il paese dal suo immobilismo millenario: a lei si devono infatti l'introduzione del telegrafo e della ferrovia, la costruzione di una flotta moderna e l'avvio della pratica di estrazione mineraria, la riforma del sistema legale (con l'abolizione di pratiche quali la fasciatura dei piedi) e l'istituzione di scuole e università di livello. Il tutto mentre affrontava le rivolte dei taiping prima e dei boxer dopo, le