Sinossi Libro
Finalista premio strega 2015 - presentato da salvatore silvano nigro e gabriele pedullà come si può continuare a scrivere quando la morte ti ha sottratto la tua musa? È questo l'interrogativo che, l'8 giugno 1290, tormenta dante alighieri, giovane poeta ancora alla ricerca di una sua voce, davanti alle spoglie di beatrice portinari. Da quel momento tutto cambierà: la sua vita come la sua poesia. Percorrendo le strade di firenze, dante rievoca le vicissitudini di un amore segnato dal destino, il primo incontro e l'ultimo sguardo, la malìa di una passione in virtù della quale ha avuto ispirazione e fama. È sgomento, il giovane poeta; e smarrito. Ma la sorte gli riserva altri strali. Mentre le trame della politica fiorentina minacciano dapprima i suoi affetti – dal rapporto con la moglie gemma all'amicizia fraterna con guido cavalcanti – e poi la sua stessa vita, dante alighieri fa i conti con le tentazioni del potere e la ferita del tradimento, con l'aspirazione al successo e la paura di non riuscire a comporre il suo capolavoro… È un dante intimo, rivelato anche nella sua fragilità, e nelle sue ambiguità, quello che marco santagata mette in scena in un romanzo che restituisce le atmosfere, le parole, le inquietudini di un medioevo vivido e vicino. Il sommo poeta in tutta la sua umanità: lacerato dall'amore, tormentato dall'ambizione, ardentemente contemporaneo.