Sinossi Libro
Questa è la storia di un amore. Un amore indomabile, travolgente. E innanzitutto proibito. «la cattiva strada esce in italiano nella nitida versione di simona mambrini che sa restituire sia il passo veloce sia la leggerezza cangiante di uno stile prodigato con perfetta nonchalance» - massimo raffaeli, il venerdì «suor clotilde rivide denis. Capì che aveva fatto la strada di corsa per precipitarsi da lei. Aveva gli occhi più belli, più neri che mai e pieni di una felicità stupefacente. Tutto divenne confuso, lei gli chiese scusa, gli diede un bacio sulla guancia. E nella frazione di secondo in cui le sue labbra toccarono la pelle di denis, lei capì che era vero, che il male era in lei, che non doveva più rivederlo, non doveva più vedere il suo sorriso né sentire la sua voce, doveva dimenticarsi di quel bacio e della morbidezza della sua mano. » questa è la storia dell'amore che lega un ragazzo appena quattordicenne a una suora che di anni ne ha ventisei. La passione che vivono, fino in fondo e senza rimorsi, queste due giovanissime creature viene raccontata con candore e precisione, senza compiacimenti e senza moralismi, da uno scrittore che all'epoca ha solo diciott'anni. In questo romanzo dotato di una grazia quasi prodigiosa (e che inevitabilmente ci fa pensare a un altro romanzo, pressoché perfetto, opera di un adolescente: «il diavolo in corpo» di radiguet) percepiamo, tra denis e suor clotilde, una tensione erotica palpabile, bruciante: e ogni qualvolta ci sono loro due, soltanto loro due, la pagina è come illuminata. Gli altri – genitori, autorità scolastiche, gerarchie ecclesiastiche – faranno tutto quanto è in loro potere per opporsi a quell'amore. Ma non vi è migliore risposta dell'epigrafe apposta al libro dall'autore stesso: «credi nel tuo dio se puoi, ma credi soprattutto nella vita. Se la tua vita dimentica il tuo dio, tieniti stretta la vita. ». Non è un caso che emmanuel carrère abbia definito japrisot «un grande scrittore», «uno dei più originali del suo tempo».