Sinossi Libro
Nel paesaggio di acqua e nebbie della bassa, il commissario soneri si trova a suo agio. Insieme con gli anziani del posto è tra i pochi a conoscere quel tratto del po, a sapersi muovere tra gli argini, le golene, i casolari sparsi in una terra che ormai sembra abitata da fantasmi. E dove invece le cose stanno cambiando: slavi che pescano il pesce siluro e forse trafficano con le armi; speculatori che rubano la sabbia dal letto del fiume; ragazzi sbandati senza un futuro; una banda che rapina i bancomat con l'esplosivo. Stavolta però succede anche di peggio: nel giro di un giorno spuntano due cadaveri. Il primo, come presto viene appurato, è di un giovane ungherese. Rinvenuto nel fango con un foro di proiettile in testa. Il secondo è dell'ex comandante partigiano libero manotti, morto di vecchiaia, di solitudine, di abbandono nella sua casa isolata in mezzo ai pioppi. Due storie diverse, eppure legate da un filo: soneri ci mette un po' a trovarlo, avviando un'indagine che lo porta a scavare nel rivolo ambiguo del nuovo terrorismo rosso, ma anche nel passato, al tempo dell'occupazione tedesca. E che lo mette drammaticamente a confronto con alcuni, indimenticabili personaggi del fiume: il nocio, marinaio d'acqua dolce dalla scorza ruvida e dall'animo nobile; la stagionata gina, che tuttavia all'amore non rinuncia; il vecchio lumén, che sulla sua sedia a rotelle esce solo con il buio, perché così la realtà gli pare meno brutta; carega, maestro in pensione con la saggezza di un filosofo.