Anthony ha 14 anni quando decide di raccontare la sua terribile esperienza. Cresciuto in una famiglia all'apparenza normale, ma che lo costringeva a subire indicibili violenze, a 11 anni si rivolge al telefono azzurro americano e trova i suoi salvatori: i due assistenti sociali che lo soccorrono si innamorano, si sposano e lo adottano. Una storia a lieto fine? No, perché su di lui si abbatte un'altra sventura: l'aids. Oggi anthony non c'è più, ma ha lasciato queste pagine sconvolgenti. La storia vera della sua avventura, un testamento spirituale, ma soprattutto la testimonianza in prima persona di come sulla crudeltà e la violenza possa trionfare l'amore.
Il terrorismo rosso ha avuto in italia profonde radici culturali e ideologiche. Questa è stata una delle cause principali della sua longevità e della sua imponenza. Il mito della rivoluzione assoluta ha abbagliato uomini e donne di ogni età e condizione sociale. Dopo aver dedicato un ampio volume al fenomeno brigatista, l'autore rivolge la sua attenzione a quella cultura
Nelle profondità dell'america latina si celava da decenni un territorio tenuto gelosamente nell'ombra: così ha detto di questo autore alvaro mutis. Sono brevi, taglienti proposizioni che additano imperiosamente una verità che non muore per sottrarla alle fallacie della modernità. Figlio di ricchi possidenti, formatosi da autodidatta nella parigi delgi anni venti e ritornato poi a bogotà, gomez davila si ritirò da allora nella solitudine della sua biblioteca raccogliendovi giorno dopo giorno un corpus di sentenze notevole, di cui qui è presentata una prima silloge.
Attraverso la vita di leo e michela, il romanzo di vassalli rievoca i momenti di protesta e le battaglie civili degli ultimi trent'anni di storia. Per chi ha vissuto le rivolte studentesche, il femminismo, l'antipsichiatria, le battaglie pacifiste e più recentemente i movimenti ecologisti, il volontariato nei paesi in guerra, l'impegno nell'accoglienza degli extracomunitari, il romanzo sarà un'occasione per confrontare le proprie illusioni e delusioni con quelle dei due protagonisti. Per chi è troppo giovane per aver vissuto consapevolmente queste vicende, sarà un percorso di conoscenza attraverso i miti delle generazioni precedenti.
Possono scrittori, artisti e filosofi rivelarsi ottimi compagni di viaggio? Alain de botton non ha dubbi, e affida a guide illustri del passato il compito di scandire le sue partenze e i suoi ritorni, le grandi aspettative così come le piccole ma cocenti delusioni di cui ciascun viaggio è costellato. Ecco perciò barbados, meta turistica che per l'autore si era rivelata fallimentare, riconsiderata alla luce di ciò che huysmans scrisse nel romanzo 'controcorrente', e poi la poesia di baudelaire e i quadri di hopper, da cui invece ci possiamo lasciare condurre per cogliere la forza evocativa dei mezzi di trasporto e di anonimi luoghi di transito; o ancora l'affascinante urbanistica di amsterdam e la scenografica bellezza di madrid colte nel loro incanto dagli sguardi di flaubert e di humboldt; ma naturalmente anche il lake district di wordsworth, l'aura di serenità della campagna inglese come veicolo di una misurata eppure intensa sensazione di pace interiore o l'intenso cromatismo della provenza di van gogh, per una riscoperta del paesaggio mediterraneo. Partenze e poi speranze e curiosità, paesaggi esotici, evocazioni artistiche e ritorni; ma più di ognuna di queste scansioni e di questi viaggi, conta per alain de botton lo sguardo stesso del viaggiatore, il suo desiderio di vedere 'davvero', è per questo che, a conclusione del percorso, seguendo questa volta le istruzioni di john ruskin, anche lui prova avedere 'disegnando' per imparare a viaggiare e osservare tutti i giorni.
'spero che questo breve libro, nato nel tentativo di fare chiarezza nel dibattito sulla pena di morte in america attraverso la mia esperienza personale di avvocato, possa essere visto come una finestra aperta non solo sul mondo degli stati uniti. Le domande politiche, morali e legali che riguardano il problema della pena di morte - il valore della vita, il ruolo del governo e lo scopo della pena stessa - sono interrogativi eterni affrontati da ogni società evoluta. ' (scott turow)
Cos'hanno in comune la regina maria antonietta, vandana shiva, peter sellers, fabrizio de andré, virginia woolf e george harrison? La risposta è nel libro che avete tra le mani: il racconto di una passione che si intreccia, inestricabile come un gelsomino rampicante, con amori letterari, pittorici e cinematografici, ricordi di viaggi, aneddoti di vita giardiniera e riflessioni sulle sfide e le frontiere della felicità sostenibile. Serena dandini ci conduce in una passeggiata sentimentale alla ricerca della bellezza che potrà salvarci, con un libro dedicato
'le mie invenzioni' (1921) è la sola autobiografia del geniale scienziato serbo, uscita a puntate in america su una rivista specializzata nel 1921, nella quale tesla ripercorre tutta la sua incredibile vita e le sue invenzioni più famose. Dall'infanzia nel piccolo paesino di smiljan alla consacrazione come inventore in america, passando dal tormentato rapporto con edison, prima datore di lavoro e poi rivale. Tesla è conosciuto soprattutto per il suo rivoluzionario contributo nel campo dell'elettromagnetismo: i suoi brevetti e il suo lavoro teorico sono alla base del moderno sistema elettrico, e i motori a corrente alternata sono una sua invenzione. Da sempre è una figura ammantata di mistero: non era interessato ad arricchirsi con le sue invenzioni, lavorava solo per il progresso dell'umanità e lo sviluppo dell'uomo. Molti suoi brevetti e prototipi riguardano soprattutto la ricerca di una energia pulita, gratuita e illimitata, oltre alla possibilità di comunicare senza fili. Tesla riuscì a trovare la strada per questa energia pulita e per tutti grazie al celebre trasmettitore di ingrandimento, basato sulla bobina di tesla, in grado di convogliare e sfruttare l'energia che è naturalmente presente nell'atmosfera: un'energia illimitata, senza fili e alla portata di tutti. Il mistero avvolge anche la sua morte, avvenuta in una camera d. Albergo di new york, dove tesla, ormai poverissimo, aveva scelto di rifugiarsi per continuare a condurre da solo i suoi esperimenti.
La 'bustina di minerva' è una rubrica iniziata da umberto eco sull'ultima pagina dell''espresso' nel marzo del 1985. Questo libro ne offre una selezione del decennio 1990-2000 che spazia dalle riflessioni sul mondo contemporaneo, alla società italiana, alla stampa, al destino del libro nell'era di internet, sino ad alcune caute previsioni sul terzo millennio, e a una serie di 'divertimenti' o raccontini. La collezione restituisce il senso della rubrica che, come vuole il titolo, intendeva raccogliere quegli appunti occasionali e spesso extravaganti che alle volte si annotano nella parte interna delle bustine di fiammiferi, chiamata appunto minerva. Incisive nella loro brevità, con un registro assai vario che spazia dal comico al tragico, queste bustine raccontano dieci anni della nostra storia.
Possono scrittori, artisti e filosofi rivelarsi ottimi compagni di viaggio? Alain de botton non ha dubbi, e affida a guide illustri del passato il compito di scandire le sue partenze e i suoi ritorni, le grandi aspettative così come le piccole ma cocenti delusioni di cui ciascun viaggio è costellato. Ecco perciò barbados, meta turistica che per l'autore si era rivelata fallimentare, riconsiderata alla luce di ciò che huysmans scrisse nel romanzo