Margherita, una bambina divenuta cieca a nove anni, si trova, nove anni dopo, a riacquistare la vista grazie agli occhi di un donatore. Inizia per lei una nuova vita, e una storia d'amore piena di incanto.
Finalista al pop, premio opera prima 2018. Contiene l'indimenticabile lettera d'amore che ha commosso il web 'la storia di wondy continua a restare viva nella memoria collettiva' 'un libro intenso che fa piangere e sorridere al tempo stesso: un inno alla vita e un invito alla resilienza' tutto comincia alle sei di mattina, in radio, dove due giornalisti assonnati si danno il turno. Lui è appena arrivato e cerca di svegliarsi con un caffè, lei sta correndo a casa dopo aver lavorato tutta la notte. E succede che nella fretta i due si scambiano per errore i cellulari. Si rivedono qualche ora più tardi, e da un dialogo surreale nasce un invito al cinema, poi una mostra, un aperitivo, una gita in montagna. Francesca è bassina, ha i capelli biondi sparati, due occhioni azzurri che illuminano il mondo. È una forza della natura, sempre in movimento, sempre allegra. Alessandro è scherzoso e un po' goffo, si lascia travolgere da francesca e dall'amore che presto li lega. E da lei impara, giorno dopo giorno, a vivere pienamente ogni emozione, a non arretrare di fronte alle difficoltà, a capire il significato della resilienza. E così anni dopo, insieme, con il sorriso sulle labbra, si troveranno a combattere la più terribile delle battaglie. Senza arrendersi mai.
Pochi di coloro che ogni giorno le percorrono conoscono veramente le strade di una grande città, pochi si lasciano coinvolgere dalle storie, dai destini che vi s'incrociano. Uno di questi è un prete, un giovane prete diocesano al suo primo incarico, assegnato come coadiutore in una grande parrocchia di milano. Don ennio ha una sconcertante caratteristica: un'invincibile, vittoriosa allegria che si porta in corpo fin da ragazzo. E l'allegria gli serve per affrontare i fantasmi del passato come il suicidio della madre, o i crucci del presente come l'irosa senescenza del padre e il fallimento della vita sentimentale della sorella, ma soprattutto gli serve per vivere con purezza di cuore le sfide che gli sono imposte dal suo quotidiano operare.
'i ponti di madison county' è la storia di robert kincaid, fotografo di fama, e francesca johnson, moglie di un agricoltore. Kincaid, singolare, quasi mistico viaggiatore dei deserti asiatici, di fiumi lontani, di antiche città, è un uomo che quasi non appartiene al suo tempo. Francesca johnson, un'italiana giunta in america come sposa di guerra, vive tra le colline dello iowa meridionale e, di tanto in tanto, torna col pensiero ai suoi sogni di ragazza. Nessuno dei due ha mai cercato qualcosa di diverso da ciò che ha, ma quando robert, in viaggio per un servizio, entra nel cortile di lei per chiedere un'informazione, il ritmo delle loro esistenze si spezza sotto la forza di un'emozione inesprimibile. L'incontro tra robert e francesca diventa rapidamente un legame profondo e ciò che accade durante pochi giorni di una torrida estate, presso i vecchi ponti coperti di madison county, è per entrambi un'esperienza così intensa da trasfigurare i luoghi consueti e i gesti quotidiani. I momenti trascorsi insieme diventano un patrimonio raro e prezioso di sentimenti a cui attingere per il resto della vita e che sopravviverà a loro stessi.
Aprile 1938. L' austria è stata da poco annessa di forza al terzo reich, vienna è occupata dai nazisti, gli ebrei vengono perseguitati ovunque. In berggasse 19, celeberrimo indirizzo dello studio di freud, il famoso psicanalista attende affranto notizie della figlia anna, portata via dalla gestapo. Ma l'angosciata solitudine non dura molto: dalla finestra spunta infatti un inaspettato visitatore che fin da subito appare ben intenzionato a intavolare con sigmund freud una conversazione sui massimi sistemi. Il grande indagatore dell'inconscio è insieme infastidito e incuriosito. Chi è quell'importuno? Cosa vuole? È presto chiaro che quel curioso individuo in frac non è un ladro né uno psicopatico in cerca di assistenza. Chi è dunque? Stupefatto, freud si rende conto fin dai primi scambi di battute di avere di fronte nientemeno che dio, lo stesso dio del quale ha sempre negato l'esistenza. O è un pazzo che si crede dio? La discussione che si svolge tra il visitatore e freud, e che costituisce il grosso della pièce, è ciò che di più commovente, dolce ed esilarante si possa immaginare: freud ci crede e non ci crede; dio, del resto, non è disposto a dare dimostrazioni di se stesso come se fosse un mago o un prestigiatore. Sullo sfondo, la sanguinaria tragedia del nazismo che porta freud a formulare la domanda fatale: se dio esiste, perché permette tutto ciò?
Il respiro di tua figlia che ti dorme addosso sbavandoti la felpa. Le notti passate a lavorare e quelle a vegliare le bambine. Le domande difficili che ti costringono a cercare le parole. Le trecce venute male, le scarpe da allacciare, il solletico, i 'lecconi', i baci a tutte le ore. Sono questi gli istanti di irripetibile normalità che matteo bussola cattura con felicità ed esattezza. Perché a volte, proprio guardando ciò che sembra scontato, troviamo inaspettatamente il senso di ogni cosa. Padre di tre figlie piccole, matteo sa restituirne lo sguardo stupito, lo stesso con cui, da quando sono nate, anche lui prova a osservare il mondo. Dialoghi strampalati, buffe scene domestiche, riflessioni sottovoce che dopo la lettura continuano a risuonare in testa. Nell''abitudine di restare' si scopre una libertà inattesa, nei gesti della vita di ogni giorno si scopre quanto poetica possa essere la paternità.
Un minuscolo appartamento in periferia in una casa spoglia con un prato triste: marcella ha deciso di rifugiarsi lì a scrivere. Nel silenzio di una stanza racconta a frammenti una parte della propria vita: l'infanzia riempita di solitudine e traumi oscuri, il disturbo alimentare che nessuno (neanche la psichiatra) voleva riconoscere, i successi, la rinascita. Il diario si sviluppa a frammenti con ricordi messi insieme nell'unica visione che ci è concessa avere, quella di chi lo scrive. Nella stanza di marcella c'è proprio tutto, ma non esiste cibo. 'perchè il cibo è il mio abbraccio, per questo vado a peso'. Nelle pieghe della vita apparentemente realizzata di una donna si nascondono segreti: la violenza, la solitudine di scelte sbagliate e, sopratutto, il cibo. Che è maledizione e sollievo, piaga evidente ma riconosciuta. Fino alla salvezza di una casa anonima in cui scrivere.
Un archeologo omosessuale che vive in grecia, disperato perché il ragazzo libico di cui è innamorato si è sposato; un professore di latino sempre pronto a cacciarsi nei guai per le sue avventure extraconiugali; un ex prete spagnolo che per una malformazione alla mascella ha passato infanzia e adolescenza segregato in casa e che ha abbandonato i voti per dedicarsi alla passione degli scacchi: tutti e tre leggono sui giornali l'annuncio di una misteriosa fondazione che indice un singolare concorso. I concorrenti dovranno decifrare degli enigmi e scrivere un commento ironico: i vincitori riceveranno un premio e saranno arruolati in una missione fondamentale per il futuro del pianeta.
La percezione della bellezza e dell'armonia apre alla gioia, eppure i nostri giorni sono sordi, l'uomo contemporaneo è affetto da 'grandi inquietudini spirituali' e incline ad 'agghiaccianti fanatismi'. Susanna tamaro, in questa raccolta di scritti nati in occasioni diverse, si interroga sulle ragioni della mancanza di stabilità e di pace, si chiede perché viviamo immersi e storditi dal fracasso. 'il silenzio è morto e, scomparendo, ha trascinato con sé tutto ciò che costituisce il fondamento dell'essere umano. ' ma come cogliere il mistero, lo splendore della vita se non sappiamo rinunciare alla sicurezza degli oggetti, se non riusciamo a insegnare ai giovani che il frastuono impedisce un vero dialogo? Con una nuova introduzione dell'autrice.
'l'uomo sentimentale è una storia d'amore in cui l'amore non si vede né si vive, ma si annuncia e si ricorda', scrive javier marias in una nota posta alla fine di questo che è il suo quinto romanzo, del 1986. Nel libro un famoso cantante d'opera 'il leone di napoli', racconta una storia accaduta qualche anno prima, durante una sua visita a madrid per le prove dell''otello'. La misteriosa e malinconica natalia manur è il personaggio femminile, vertice inquieto di un triangolo sentimentale; e poi suo marito, il banchiere manur; e l'imperturbabile senor dato, accompagnatore di professione; e altri personaggi, una prostituta frettolosa, una vecchia gloria della scena operistica, un vedovo, un vecchio amore.