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Julien Tromeur


Classifica Libri CATEGORIA (E SOTTOCATEGORIE)
Saggi

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Libri in questa classifica: 431

Pagina 14 di 44

Posizione in classifica: 131

Scintille
Storie E Incontri Che Decidono I Nostri Destini

Federico Pace

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

Scintille<br>Storie E Incontri Che Decidono I Nostri Destini
Perché è sempre dall'incontro con l'altro che vengono decisi i nostri destini. «sono le scintille che scoccano da un incontro, le misteriose alchimie che avvincono due persone in legami impossibili da sciogliere, il filo conduttore del nuovo libro di federico pace» - il venerdì «un diamante vero» – matteo bussola «una sensibilità che non può lasciare indifferenti» – vanja luksic, internazionale nessun uomo è un'isola. Ciascuno di noi viene toccato, illuminato, travolto e mutato da un incontro. Da un'amicizia o un amore. Da una sorella o un padre. Ma anche da chi ha acceso il desiderio e poi è svanito. Un viaggio nel cuore segreto di quelle relazioni, di quei sentimenti, che danno un senso alla nostra vita quanto misteriosi e abissali sono i legami che tengono insieme le famiglie? Quale sortilegio innesca la fiamma che spinge due persone ad amarsi? Dove nasce la tensione che dura una vita intera tra una madre e un figlio? Perché un fratello e una sorella diventano più forti tenendosi stretti l'uno all'altra? Come spiegare la compassione che affiora dalla rivalità? Quanto dura la scia di quel che si è provato quando un grande amore si dissolve? Raccontando le relazioni e i legami che in ogni momento della nostra esistenza intessiamo con chi ci sta accanto per sempre o solo per un breve tratto di vita, federico pace ci svela la natura vertiginosa e incerta dei rapporti, entra nel cuore pulsante dei sentimenti che alimentano la nostra quotidianità e danno senso a ciò che siamo.
Punteggio: 827
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 30/11/2022

Posizione in classifica: 132

Vite Minuscole

Pierre Michon

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

Vite Minuscole
Vite minuscole esce in francia nel 1984. È il primo libro di uno scrittore ignoto al milieu letterario, ma è subito chiaro che si tratta di un esordio folgorante. «una raccolta di otto ritratti e in un tormentato romanzo di formazione, sebbene indiretto. È qui, in questo peculiare incrocio tra la prima e la terza persona, l'eccellenza del libro; ma è anche qui che si rivela la sua natura intima. » – franco cordelli, la lettura del corriere della sera molto audace: recuperando una tradizione che risale a plutarco, a svetonio, all'agiografia, michon ci racconta le vite di dieci personaggi non già illustri o esemplari, ma, appunto, minuscoli: e dunque votati all'oblio se non intervenisse a riscattarli una lingua sontuosa, di inusitata e abbagliante bellezza, capace di «trasformare la carne morta in testo e la sconfitta in oro». Vite come quella dell'antenato alain dufourneau, l'orfano che vuole «fare il salto nel colore e nella violenza», in africa, convinto che solo laggiù un contadino diventa un bianco e, fosse anche «l'ultimo dei figli malnati, deformi e ripudiati della lingua madre», può sentirsi più vicino alla sua sottana di un nero; o come quella, lacerante, di eugène e clara, i nonni paterni, inchiodati nel ruolo di «tramite di un dio assentato» – il padre, il «comandante guercio», che ha preso il largo e da allora scandisce la vita del figlio come la stampella di long john silver, nell'isola del tesoro, «percorre il ponte di una goletta piena di sotterfugi»; o come quella dei fratelli roland e rémi bakroot, i compagni di collegio, torvamente sprofondati nel passato remoto dei libri il primo, nell'invincibile presente il secondo, e uniti da una rabbia ostinata non meno che da un folle amore. Santi o losers, paradigmi o catastrofici avatar del narratore, ciascuno di questi personaggi ha in qualche modo ordito il suo destino, istigato un'irreparabile lontananza, fomentato la convinzione che solo nella più inattingibile letteratura c'è salvezza. «dall'inverno venivano. E il loro cognome fangoso e testardo non mentiva: venivano anche, forse attraverso una lontana ascendenza di cui poco mi importa, ma molto più nel ceffo e nell'anima che in quel cognome sono inscritti, venivano anche profondamente dalle fiandre. I fratelli bakroot erano i rampolli dispersi di una specie di mistero medioevale, terrigno, insomma fiammingo; verso quel nord la mia memoria li scaglia; lassù arrancano senza fine, l'uno incontro all'altro, in una landa di torbiere, di distese brulle e assediate dal mare, di polder e patate nane, sotto un cielo immensamente grigio alla maniera del primo van gogh. ».
Punteggio: 825
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 07/06/2022

Posizione in classifica: 133

Amore Lontano
Il Romanzo Della Parola Attraverso I Secoli

Sebastiano Vassalli

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

Amore Lontano<br>Il Romanzo Della Parola Attraverso I Secoli
'la poesia è vita che rimane impigliata in una trama di parole. Vita che vive al di fuori di un corpo e quindi anche al di fuori del tempo. Vita che si paga con la vita: le storie dei poeti che ho raccontato in questo libro stanno a dimostrarlo. ' così scrive vassalli in questo libro, nel quale racconta sette vite di poeti per carpire il mistero della poesia: omero, qohélet, virgilio, jaufré rudel, françois villon, giacomo leopardi, arthur rimbaud.
Punteggio: 823
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 25/01/2022

Posizione in classifica: 134

Il Potere Dei Sogni

Luis Sepúlveda

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

Il Potere Dei Sogni
Con la consueta passione polemica, senza mai abdicare alla sua caratteristica soggettività tesa e vibrante, sepúlveda offre in questo libro un'altra prova della sua passione politica e umana. Ma non è solo la denuncia sociale a dare energia alle pagine: alle riflessioni sugli argomenti più scottanti della politica internazionale, in cui è netta la presa di posizione contro blair e bush e la guerra in iraq, si alternano i commossi ricordi di amici scomparsi e storie, semplicemente da raccontare. E tutto, sembra dirci lo scrittore, tanto la necessità di raccontare quanto il desiderio di combattere, trovano ragione semplicemente nella capacità di sognare ancora, di non rinunciare ai nostri sogni.
Punteggio: 821
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 28/10/2024

Posizione in classifica: 135

I Russi Sono Matti
Corso Sintetico Di Letteratura Russa 1820 - 1991

Paolo Nori

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

I Russi Sono Matti<br>Corso Sintetico Di Letteratura Russa 1820 - 1991
Dopo quarant'anni di frequentazione, tra libri letti, amati e tradotti, paolo nori scrive il suo corso sintetico di letteratura russa, che di accademico ovviamente non ha nulla. «paolo nori ci fa viaggiare nella letteratura di un paese dove i personaggi dei romanzi sono diventati più veri dei loro autori» – il venerdì «e quando ho letto il primo romanzo russo che ho letto, delitto e castigo, quarant'anni fa, non era come giulio verne, a me piaceva molto anche giulio verne, non era come fitzgerald, a me piaceva molto anche fitzgerald, non era come sciascia, allora mi piaceva moltissimo sciascia, no: faceva più male. Per quello, credo, ho letto più libri scritti in russo che libri scritti in qualsiasi altra lingua, per il male. » esilarante e rocambolesco, sbilenco e a suo modo intimo, passa in rassegna le idiosincrasie e il genio dei grandi autori: da puskin che per primo e forse per caso abbandona l'aristocratico francese per scrivere «nella lingua dei servi della gleba», creando di fatto il romanzo russo, a erofeev che in piena dissoluzione dell'urss riempie di bestemmie un capitolo del suo mosca-petuški, mettendo però cortesemente in guardia le lettrici; da tolstoj che in una lettera dice di non poterne più di scrivere «la noiosa, la triviale anna karenina» a dostoevskij che si considera «un uomo felice che non ha l'aria contenta». Eppure se anche davvero i russi sono matti, hanno creato in appena due secoli una delle più grandi letterature mai esistite, capace di cogliere l'umorismo tragico dell'esistenza e di togliere l''imballaggio' alle parole, restituendo loro tutta la forza poetica perduta nell'uso, di cogliere l'intraducibile byt (diciamo per semplicità: la vita) nel suo farsi, di costruire romanzi pieni, come diceva un detrattore di puskin, di «scenette insignificanti da vite insignificanti», ma che forse proprio per questo ancora oggi ci sembrano più veri del vero.
Punteggio: 815
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 16/01/2021

Posizione in classifica: 136

Notre-Dame

Ken Follett

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

Notre-Dame
Con questo breve scritto ken follett ha deciso di rendere omaggio a notre-dame, devolvendo i proventi alla fondation du patrimoine, raccontando come si è sentito quando ha assistito a questo disastro.
Punteggio: 815
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 05/08/2024

Posizione in classifica: 137

Walden
Vita Nel Bosco

Henry David Thoreau

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

Walden<br>Vita Nel Bosco
Come può un libro all'apparenza così remoto nel tempo e nello sguardo sul mondo parlare come pochi altri al nostro presente? Walden è infatti il resoconto di due anni di vita solitaria che henry thoreau trascorse fra il luglio del 1845 e il settembre del 1847 nella campagna del massachusetts. E tuttavia è il testo da cui oltre un secolo dopo prenderanno le mosse i movimenti ecologisti e ambientalisti di mezzo mondo. Un semplice diario, che all'esperienza intima unisce la descrizione della vita quotidiana, materiale, fatta di suoni, silenzi, paesaggi reali e immaginari, è per contrasto una riflessione sull'economia, sulla politica, sulla democrazia, sugli stati uniti, che in quegli anni si vanno formando come potenza. Tra le righe in cui la penna di un maestro mette in scena la semplicità della vita fra i boschi, scopriamo anche perché thoreau è l'autore cui si ispireranno gandhi e le controculture contemporanee. Walden è un'opera inafferrabile e battagliera che ha saputo diventare la bibbia dell'anticonformismo, del rifiuto delle leggi ingiuste e di una vita sobria e immersa nella natura. Con una introduzione di wu ming 2.
Punteggio: 811
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 03/07/2024

Posizione in classifica: 138

In Sardegna Non Cè Il Mare

Marcello Fois

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

In Sardegna Non Cè Il Mare
La costa barbaricina rifiuta la condizione di 'caraibi del mediterraneo', che tanto piace ai tour operator improvvisati e ai turisti da gossip. Chi navigasse da posada ad arbataxlo capirebbe al volo. Chi passasse per mare dalla costa gallurese, quella dove è sempre estate, a quella barbaricina, dove le stagioni si alternano, vedrebbe a occhio nudo la differenza. È proprio l'inverno che dà alla barbagia quella profondità di territorio vivo, che fa la differenza per il viaggiatore rispetto al turista. Per un barbaricino l'inverno è quasi una condizione naturale. Certo, per chi è abituato a pensare alla sardegna smeraldizzata, può sembrare una stranezza pensare alla montagna, al clima alpino, al freddo secco, alla neve. Eppure basta voltarsi dal mare alla terra e si possono vedere le montagne che si gettano nell'acqua. Dentro a quelle montagne abita la sostanza di un territorio ancora sconosciuto.
Punteggio: 806
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 19/12/2024

Posizione in classifica: 139

Solo Bagaglio A Mano

Gabriele Romagnoli

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

Solo Bagaglio A Mano
Non ingombrare, non essere ingombranti: è l'unica prospettiva che si possa contare fra quelle positive, efficaci, forse anche moralmente e politicamente buone. Gabriele romagnoli ha avuto modo di pensarci in corea, mentre era virtualmente morto, chiuso in una cassa di legno, per un bizzarro rito-esperimento. Nel silenzio claustrofobico di quella bara, con addosso solo una vestaglia senza tasche (perché, come si dice a napoli, 'l'ultimo vestito è senza tasche'), arrivano le storie, le riflessioni, i pensieri ossessivi che hanno a che fare con la moderazione. Il bagaglio a mano, per esempio. Un bagaglio che chiede l'indispensabile, e dunque, chiedendo di scegliere, mette in moto una critica del possibile. Un bagaglio che impone di selezionare un vestito multiuso, un accessorio funzionale, persino un colore non invadente. Il bagaglio del grande viaggiatore diventa metafora di un modello di esistenza che vede nel 'perdere' una forma di ricchezza, che sollecita l'affrancamento dai bisogni, che non teme la privazione del 'senza'. Anche di fronte alle più torve minacce del mondo, la leggerezza di sapersi slegato dalla dipendenza tutta occidentale della 'pesantezza' del corpo, e da ciò che a essa si accompagna, diventa un'ipotesi di salvezza. Viaggiare leggeri. Essere leggeri. Vivere leggeri. Gabriele romagnoli centra uno dei temi decisivi della società contemporanea e della sopravvivenza globale e scrive una delle sue opere più saporite, il racconto di una rinascita, di un risveglio.
Punteggio: 806
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 23/11/2022

Posizione in classifica: 140

Il Libro Di Tutti I Libri

Roberto Calasso

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

Il Libro Di Tutti I Libri
Questo libro racconta una storia che comincia prima di adamo e finisce dopo di noi, attraversando la bibbia da capo a fondo, come un mondo a sé. Dove un uomo, che si chiamava saul, può diventare il primo re di un popolo perché il padre lo aveva mandato a cercare certe asine smarrite. Dove la regina di un remoto regno africano guida per tre anni una carovana foltissima, composta da giovani e giovanette vestiti di porpora, nonché da animali e spezie in quantità, per rispondere all'invito del re di gerusalemme e porgli alcune domande. E dove un altro uomo, che si chiamava abramo, udì queste parole da una voce divina: «va' via dal tuo paese, dalla tua patria e dalla casa di tuo padre verso il paese che ti mostrerò». Parole che rintoccano in tutta la bibbia, storia di un distacco e di una promessa, seguiti da altri distacchi e nuove promesse. Il succedersi dei nomi e dei fatti è turbinoso, spesso sconvolgente. E ogni volta la grazia e la colpa, l'elezione e la condanna appaiono intessute nelle vite dei singoli e della loro stirpe.
Punteggio: 806
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 19/10/2023

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