Che in vaticano alligni il vizio dell'avarizia è stato spesso denunciato, da dante alle pagine di cronaca di oggi, ma si tratta quasi sempre di scoop per sentito dire, intercettazioni spesso smentite, voci di corridoio. Emiliano fittipaldi, che da anni segue questi temi per 'l'espresso', ha raccolto da fonti confidenziali una grande quantità di documenti interni del vaticano verbali, bilanci, relazioni - e grazie a questo è in grado di tracciare le prime mappe dell'impero finanziario della chiesa (. ) un'inchiesta tutta fondata su documenti e fonti interne alla curia, che fotografa un momento cruciale della storia vaticana.
Definito da papa francesco un romanzo capace di aver 'visto quello spirito della mondanità che ci porta all'apostasia' nel contesto della condanna del 'pensiero unico' che discende dalle lusinghe della mondanità, il padrone del mondo racconta un futuro globalizzato e tecnologico e l'ascesa al potere di un grande filantropo, fautore della pace, che realizza un ideale che annulla le differenze e predica la tolleranza universale. Tutto è ammesso da questo grande democratico, tranne la chiesa, che deve invece essere annientata. Il capolavoro di benson si presenta ai lettori di oggi in una nuova traduzione più moderna e graffiante, con una lingua più consona ai tempi e alla sua carica visionaria che lo rende uno dei più straordinari esempi di distopia mai scritti. Prefazione aldo maria valli.
Da montecassino a bose, da camaldoli a subiaco, dall'abazia di noci, nella murgia pugliese, ai contrafforti di serra san bruno in calabria, da praglia sino alla badia del goleto, sui crinali dell'irpinia orientale, 'hai trovato il monastero giusto? ': la domanda che qualcuno di tanto in tanto mi pone mette in guardia i fraintendimenti che il mio vagar eremi e cenobi potrebbe suscitare. No, non sto cercando il monastero giusto. Vado per questa strada perché ho il sospetto che le luci nascoste che giungono da questi luoghi siano ancora capaci di offrire qualche solido orientamento. Perfino nella densa penombra calata sui giorni italiani. Busso a queste porte perché ho l'impressione che qui si impari davvero che si può cambiare il mondo, ma impresa piuttosto complicata - a patto di cominciare a cambiare se stessi, partendo dalle cose più semplici e concrete. Ad esempio, cercando di stare nel mondo prendendone nel frattempo la giusta distanza. Governando in modo diverso faccende quotidiane e basilari come il dormire e il mangiare, il desiderare e il bisogno di riconoscimenti, il silenzio con se stessi e l'incontro con gli altri. Sembrano bazzecole, ma quelli che vi si sono cimentati seriamente dicono che la sfida sia di vertiginosa difficoltà. E, soprattutto, pare duri tutta una vita.
Come suggerisce il sottotitolo, questo volume si propone ai lettori come un percorso di auto-conoscenza e di trasformazione profonda, per trovare chiavi interpretative convincenti che possano illuminare e interpretare una insoddisfazione persistente, definita dall'autore: insostenibilità della vita. Un percorso che è al contempo interiore e storico-collettivo, personale e globale; un itinerario che si sviluppa su tre livelli: teorico-riflessivo, psicologico, spirituale. Il testo suggerisce, tra l'altro, alcune tecniche di rilassamento e di concentrazione, indicate come tappe necessarie per chiunque desideri imparare a fare spazio dentro di sé alle domande di senso che affiorano e che chiedono alcune risposte inderogabili.
Come suggerisce il sottotitolo, questo volume si propone ai lettori come un percorso di auto-conoscenza e di trasformazione profonda, per trovare chiavi interpretative convincenti che possano illuminare e interpretare una insoddisfazione persistente, definita dall'autore: insostenibilità della vita. Un percorso che è al contempo interiore e storico-collettivo, personale e globale; un itinerario che si sviluppa su tre livelli: teorico-riflessivo, psicologico, spirituale. Il testo suggerisce, tra l'altro, alcune tecniche di rilassamento e di concentrazione, indicate come tappe necessarie per chiunque desideri imparare a fare spazio dentro di sé alle domande di senso che affiorano e che chiedono alcune risposte inderogabili.
Ricordando la 'santa collera' del pastore luterano kaj munk; il primo sciopero dei braccianti africani, guidato dallo studente di ingegneria e lavoratore nei campi yvan sagnet, fino all'esperienza di riace, zanotelli tira le fila di un'italia impegnata e rilancia con forza il valore politico della disobbedienza civile. 'mi diranno che faccio politica? La vita di ogni giorno è politica. Ogni nostra scelta è politica. ' - alex zanotelli questo libro racconta il razzismo di ieri e soprattutto di oggi, potente macchina del consenso. Missionario e attivista – da sempre convinto che 'dio è schierato, è il dio degli oppressi, degli schiavi, dei poveri' –, alex zanotelli compone uno scritto politico che non è solo denuncia del presente ma contributo essenziale di conoscenza. È il precipitato di oltre cinquant'anni vissuti fianco a fianco con gli ultimi della terra, prima in sudan poi in kenya, in una delle infinite baraccopoli di nairobi. È sorprendente leggere il racconto della quotidiana distorsione dei fatti, di cui ormai siamo vittime, spesso inconsapevoli. È decisivo restituire una storia ai popoli in fuga, per capire quello che sta succedendo, perché di quella storia siamo responsabili. Ricordando la 'santa collera' del pastore luterano kaj munk; il sanctuary movement che, a partire dagli stati uniti, ha trasformato le chiese in rifugi protetti; il primo sciopero dei braccianti africani, guidato dallo studente di ingegneria e lavoratore nei campi yvan sagnet, fino all'esperienza di riace, zanotelli tira le fila di un'italia impegnata e rilancia con forza il valore politico della disobbedienza civile.
Duemilacinquecento anni fa, sotto l'albero dell'illuminazione, il buddha comprese che all'origine dell'infelicità vi sono tre cause: l'errata conoscenza, il desiderio ossessivo e la rabbia. Di queste condizioni la più pericolosa è la rabbia, capace in un solo istante di minare sino alle fondamenta sia il corpo sia l'anima, di distruggere la nostra spiritualità. Gli insegnamenti buddhisti che si ritrovano in questo libro rivelano però che la profonda comprensione di questa emozione rende possibile riconoscere, circoscrivere e alleviare la sofferenza causata dalla collera, che diventa così un mezzo fondamentale per trasformare noi stessi e far emergere la nostra bontà primordiale. Grazie alla 'pratica della felicità' e della compassione è possibile non solo vincere la rabbia, ma anche mutarla in potente alleato.
Chiunque può diventare un buddha: non c'è bisogno di essere buddhisti, né di compiere pellegrinaggi in oriente. Chiunque si applichi con volontà e costanza alla realizzazione dei poteri descritti in questo manuale, in cinque settimane può raggiungere l'illuminazione e realizzare lo stato di buddhità. Da anni giacobbe studia il buddhismo dal punto di vista della psicologia, e questo libro non è un prontuario di psicologia divulgativa facilona e superficiale. Riprendendo l'insegnamento originale del buddha, lo ricostruisce in modo chiaro e semplice, rendendolo comprensibile e praticabile da tutti.
Spericolate operazioni finanziarie mascherate da opere di carità e fondazioni di beneficenza. La storia raccontata in questo libro parte da un archivio custodito in svizzera e da oggi accessibile a tutti. Circa quattromila documenti riservati della santa sede. Lettere, relazioni, bilanci, verbali, bonifici. Tutto grazie all'archivio di monsignor renato dardozzi (1922-2003), tra le figure più importanti nella gestione dello ior fino alla fine degli anni novanta. Sembrava una storia conclusa con gli scandali degli anni ottanta: marcinkus, sindona e calvi. Invece tutto ritorna. Dopo la fuoriuscita di marcinkus dalla banca del papa, parte un nuovo e sofisticatissimo sistema di conti cifrati nei quali transitano centinaia di miliardi di lire. L'artefice è monsignor donato de bonis. Conti intestati a banchieri, imprenditori, immobiliaristi, politici tuttora di primo piano, compreso omissis, nome in codice che sta per giulio andreotti. Titoli di stato scambiati per riciclare denaro sporco. I soldi di tangentopoli (la maxitangente enimont) sono passati dalla banca vaticana, ma anche il denaro lasciato dai fedeli per le messe è stato trasferito in conti personali. Lo ior ha funzionato come una banca nella banca. Una vera e propria 'lavanderia' nel centro di roma, utilizzata anche dalla mafia e per spregiudicate avventure politiche. Un paradiso fiscale che non risponde ad alcuna legislazione diversa da quella dello stato vaticano. Tutto in nome di dio.
Troppe persone pensano a dio come a un cadavere, troppi cristiani si avvicinano alla fede come si entra in un cimitero, con gran rispetto e in silenzio, lo sguardo compìto e meditabondo, ma col desiderio di uscirne il più in fretta possibile. Gesù non è morto. È vivo. Non 'rianimato'. Con questa consapevolezza l'autore commenta i testi dei vangeli della risurrezione e alcuni testi di apparizione del risorto del nuovo testamento.