Se ami i libri di federica bosco, non puoi perderti il suo ultimo romanzo 'ci vediamo un giorno di questi', una storia di amicizia, amore e crescita personale che ti farà ridere e commuovere.
Ludovica e caterina sono amiche da sempre, ma non potrebbero essere più diverse. Ludovica è timida, razionale e appassionata di fisica, caterina è esuberante, impulsiva e innamorata della vita. Le due si sono sempre sostenute nei momenti difficili, ma ora devono affrontare una sfida che metterà a dura prova il loro legame: il primo amore.
Ludovica si innamora di leonardo, un ragazzo misterioso e affascinante che nasconde un segreto. Caterina si innamora di marco, un ragazzo dolce e gentile che le fa battere il cuore. Ma l'amore non è mai semplice, e le due amiche dovranno fare i conti con le loro paure, le loro insicurezze e i loro sogni.
'ci vediamo un giorno di questi' è un libro per ragazzi che parla di sentimenti veri, di scelte difficili e di speranze. È un libro che ti farà riflettere sul valore dell'amicizia, sul significato dell'amore e sulla bellezza della vita. È un libro che ti farà emozionare e divertire con i dialoghi brillanti, le situazioni esilaranti e i personaggi indimenticabili.
Federica bosco è una scrittrice e sceneggiatrice di successo, autrice di bestseller come 'il peso specifico dell'amore', 'non perdiamoci di vista' e 'il nostro momento imperfetto'. Con il suo stile ironico, coinvolgente e profondo, ha conquistato milioni di lettori in italia e nel mondo.
Se cerchi uno dei libri più belli di federica bosco, 'ci vediamo un giorno di questi' è quello che fa per te. Non te ne pentirai!
Una collana di libri da colorare, che liberano dallo stress, aiutano la concentrazione e migliorano l'umore, adatti a ogni età. E se bastasse colorare per sentirsi meglio? Sembra sia davvero così! E allora che aspettate? Sgombrate la mente da ogni pensiero e prendete in mano i colori!
Testa pelata ha dieci anni e il soprannome gliel'hanno dato per via del cranio completamente pelato a causa delle cure per il cancro a cui si sottopone. La sua vita trascorre in ospedale, in un reparto riservato ai bambini con malattie gravi, i suoi unici amici. Soffre, sa che cure e trapianti non hanno avuto buon esito, sa che presto morirà, eppure quello che a prima vista sembrerebbe un quadro funesto si rivela una meravigliosa e movimentata avventura per merito di nonna rose, una 'dama rosa', come vengono chiamate le volontarie che prestano assistenza ai degenti, per via, appunto, del camice rosa che indossano. Nonna rose trasforma gli ultimi dodici giorni di vita del bambino in un'epopea rutilante di avvenimenti, gli fa vivere l'esistenza che non vivrà, lo mette in grado di vedere esauditi desideri che non avrebbe avuto il tempo di desiderare.
Norman bates vuole molto bene a sua madre, il problema è che la donna è morta da più di vent'anni, o almeno questo è quello che pensa la gente nella tranquilla cittadina di fairvale, in california. Norman vive con la madre nella casa vicino all'albergo di famiglia, il bates motel, lungo il vecchio tracciato dell'autostrada, oggi in disuso. Una sera si presenta alla reception una giovane donna, mary, ladra per amore: l'incontro turba i pensieri di norman, ma la madre veglia su di lui, decisa a proteggerlo con il suo coltello da macellaio. Un grande romanzo che ha ispirato un film leggendario, un viaggio da brivido nella mente di un uomo, e tra le ombre della sua identità.
Atlantide, isola del mito, invenzione di platone o realtà? La storia del mondo e dell'umanità è quella che abbiamo studiato nei libri di scuola? Le narrazioni sul diluvio universale, comuni a tanti popoli, sono solo una strana coincidenza oppure vi è un fondo di verità? Per quali ragioni gli storici continuano a difendere teorie che stanno mostrando tutta la loro fragilità? Nuove scoperte, avvenute soprattutto negli ultimi anni, stanno portando alla luce una realtà assai diversa rispetto a quella che vorrebbe la nascita della civiltà in medio oriente. Grazie all'appassionato lavoro di un team di ricercatori, proprio in sardegna, a partire dal 2013, sono state rinvenute le tracce di un evento finora solo ipotizzato: la caduta di meteoriti nel mediterraneo. E proprio a questo evento catastrofico si dovrebbe imputare il violento megatsunami che avrebbe distrutto la civiltà intorno al 9700 a. C . , data in cui platone colloca la fine di atlantide. Un'isola a occidente dell'egitto. Un'isola che sembra essere proprio la sardegna. Con dovizia di particolari, testimonianze archeologiche e scientifiche, gli autori delineano uno scenario che cambia per sempre il volto della storia.
Mentre lavoravo a 'l'ombra dello scorpione' il sentimento che mi ha guidato di più nella scrittura è stato il brivido di immaginare un intero, radicato ordine sociale distrutto in un solo colpo l'errore di un computer, l'incoscienza di pochi uomini e si scatena la fine del mondo. Il morbo sfuggito a un segretissimo laboratorio semina morte e terrore. Il novantanove per cento della popolazione della terra non sopravvive all'apocalittica epidemia e per i pochi scampati c'è una guerra ancora tutta da combattere, una lotta eterna e fatale tra chi ha deciso di seguire il bene e appoggiarsi alle fragili spalle di mother abagail, la veggente ultracentenaria, e chi invece ha scelto di calcare le orme di randall, il senza volto, il male, il signore delle tenebre.
Iniziato il 6 ottobre 1935 durante i giorni del confino politico, 'il mestiere di vivere' accompagna cesare pavese fino al 18 agosto 1950, nove giorni prima della sua morte, e diventa a poco a poco il luogo cui affidare i pensieri sul proprio mondo di scrittore e di uomo e, soprattutto, le confessioni ultime su quei drammi intimi che laceravano la sua esistenza. Amaro, disperato, violento, ironico, raramente sereno, pavese consegna al lettore una meditazione sulla vita, sui sogni, sui ricordi e sull'arte condotta con rigore intellettuale e morale; e allo stesso tempo, pagina dopo pagina, testimonia con lucidità l'evoluzione di un personale mestiere di vivere. In appendice 'frammenti della mia vita trascorsa', 'pensieri cassati', 'in sogno'. Completano il volume un ampio apparato di note, la cronologia della vita e delle opere, la bibliografia ragionata e l'antologia della critica.
Con parole di luce, brandon sanderson continua a costruire un mondo complesso sulle fondamenta poste da la via dei re. Una serie da seguire fino alla fine, un viaggio da intraprendere assolutamente. «un must per tutti gli appassionati del genere fantasy» – library journal «il degno seguito della 'via dei re'» – booklist «un grande romanzo. È così che dovrebbe essere una saga fantasy» – lincoln journal star la guerra con i parshendi è giunta a una nuova e più pericolosa fase, da quando dalinar ha deciso di condurre le armate di alethkar nel cuore delle pianure infrante, nell'audace tentativo di porre fine alle ostilità. Shallan farà di nuovo la sua comparsa alla ricerca della leggendaria, forse mitica, città di urithuru, che jasnah crede custodire un segreto vitale per la sopravvivenza di roshar. I parshendi a loro volta non esiteranno a cercare un modo per rendersi più forti e rispondere alla sfida umana, rischiando però di aprire la strada al ritorno dei nichiliferi. In questa lotta tra intrepidi generali e spaventose armate, a kaladin spetta il compito di difendere dalinar da szeth, il temibile assassino in bianco, e per farlo dovrà imparare a padroneggiare il potere dei corrivento, uno degli ordini che assistevano gli araldi durante le desolazioni contro i nichiliferi.
La sfida col minotauro nel labirinto, la testa tagliata di medusa, l'impresa degli argonauti, orfeo che scende nell'aldilà per salvare la donna amata: i miti eroici dell'antica grecia sono un caleidoscopio di racconti infiniti e stupefacenti. Ma anche un repertorio di favole orrende e bizzarre. Medea che uccide i suoi stessi figli. Edipo che ammazza il padre e poi si unisce con la madre. Eracle che abbandona le sue fatiche per ingozzarsi di arrosti e di dolci. Teseo che, invece di salvare le fanciulle, le stupra. L'eroe greco aveva molti lati oscuri. Era una creatura smisurata, un essere prodigioso, eccessivo nel suo furore e nelle sue passioni. E non sempre era arruolato al servizio del bene: stava piuttosto oltre il bene e il male, oltre tutte le regole e le leggi dell'umano. Era venerato come lo sono oggi i nostri santi patroni. Si raccoglievano le sue reliquie, si portavano offerte sulla sua tomba. Ma soprattutto ci si divertiva a narrare le sue imprese in forme sempre diverse e sempre nuove. Nei miti eroici si trova la matrice di tutte le narrazioni future. Ci sono amori, avventure, intrighi, prodigi, mostri. Ci sono viaggi fino alla fine del mondo e love stories che sfidano anche la morte. Tutto quello che ancora oggi ci appassiona e ci commuove quando leggiamo un romanzo o guardiamo un film, i greci lo avevano già narrato nei loro miti.
Se siete alla ricerca di uno dei libri più belli di anna politkovskaja, vi consigliamo di leggere proibito parlare. Cecenia, beslan, teatro dubrovka: le verità scomode della russia di putin. Si tratta di una raccolta di articoli e reportage della giornalista russa, uccisa nel 2006 per il suo impegno contro il regime di putin e la guerra in cecenia.
In questo libro, politkovskaja ci porta nel cuore del conflitto ceceno, raccontandoci le storie di chi ha subito violenze, torture, soprusi da parte delle forze russe o dei ribelli. Ci mostra le atrocità commesse durante gli assedi al teatro dubrovka di mosca nel 2002 e alla scuola di beslan nel 2004, dove centinaia di civili sono stati usati come ostaggi e molti sono morti. Ci svela le menzogne e le manipolazioni del governo russo, che cerca di nascondere la realtà e di criminalizzare i dissidenti.
Proibito parlare è un libro coraggioso e sconvolgente, che ci fa conoscere una delle voci più autorevoli e critiche del giornalismo russo. Anna politkovskaja non ha avuto paura di denunciare le ingiustizie e le violazioni dei diritti umani in cecenia e in russia, pagando con la vita il suo impegno. Questo libro è un tributo alla sua memoria e alla sua opera, che merita di essere letta e diffusa.