Un viaggio sull'orient express da ostenda a istanbul dove si intrecciano vite e destini di un gruppo di passeggeri, esistenze tragiche che corrono sui binari attraverso l'europa tra le due guerre mondiali. «greene distingueva nella sua opera tra romanzi e divertimenti, ed era bravo in entrambi, ma nei 'divertimenti', magnifici romanzi d'amore a sfondo politico, fu uno scrittore unico, il più grande narratore delle vicende politiche del novecento» - goffredo fofi, internazionale una ballerina, un medico, un uomo d'affari, una giornalista, un ladro; da uno scompartimento all'altro si intravedono i segreti che ciascuno di loro nasconde in un giallo ad altissima tensione. Ognuno è salito sul treno per un motivo diverso, la giovane coral è diretta a costantinopoli per un nuovo lavoro, ma ha un malore e il medico le prescrive assoluto riposo, solo che la donna non ha neanche una cuccetta, così è il ricco carleton myatt a cederle il suo posto. Correndo attraverso l'europa il treno giunge a colonia, dove salgono due nuovi viaggiatori, poi il convoglio si ferma in jugoslavia, una sosta per qualcuno dalle conseguenze fatali. Il treno per istanbul appartiene a quelli che greene chiamava «divertimenti». Pubblicato nel 1932, fu il primo vero successo per lo scrittore britannico, quello che gli dette fama e notorietà; ma il romanzo è molto di più di un giallo raffinatissimo: è una fotografia dell'europa tra le due guerre con le sue contraddizioni e drammi e dove aleggia il presentimento di quello che sarebbe accaduto di lì a poco. È anche un romanzo moderno per i tanti temi trattati, la razza, la povertà, la frustrazione sessuale, il fallimento politico. A dominare su tutto l'orient express (così doveva intitolarsi il romanzo), un treno che è diventato mito grazie a scrittori come agatha christie e ian fleming e che ha avuto nel cinema la sua consacrazione definitiva. Il romanzo viene pubblicato in una nuova traduzione.