Cos'hanno in comune la regina maria antonietta, vandana shiva, peter sellers, fabrizio de andré, virginia woolf e george harrison? La risposta è nel libro che avete tra le mani: il racconto di una passione che si intreccia, inestricabile come un gelsomino rampicante, con amori letterari, pittorici e cinematografici, ricordi di viaggi, aneddoti di vita giardiniera e riflessioni sulle sfide e le frontiere della felicità sostenibile. Serena dandini ci conduce in una passeggiata sentimentale alla ricerca della bellezza che potrà salvarci, con un libro dedicato
Il nuovo libro di giorgio parisi, vincitore del premio nobel per la fisica 2021. «il nobel a giorgio parisi premia uno scienziato straordinario e conferma il livello stellare della scuola di fisica teorica italiana» – carlo rovelli«il lavoro migliore di una vita di ricerca può saltare fuori per caso: lo si incontra su una strada percorsa per andare da un'altra parte. »«le idee spesso sono come un boomerang: partono in una direzione ma poi vanno a finire altrove. Se si ottengono risultati interessanti e insoliti, le applicazioni possono apparire in campi assolutamente imprevisti. » realtà sperimentali che sembrano sfuggire a ogni legge, ricerche che portano a scoperte che sorprendono lo stesso ricercatore, il lampeggiare dell'intuizione fisica e matematica: è il mondo indagato da più di cinquant'anni da giorgio parisi, vincitore nel 2021 del premio nobel. Dall'ingresso, nel 1966, all'istituto di fisica di roma (dal retro, perché gli studenti dei primi due anni non potevano passare dalla porta principale) al nobel sfiorato già all'età di venticinque anni, dagli studi pionieristici sulle particelle all'interesse per fenomeni enigmatici come le trasformazioni di stato, i
Paola mastrocola e luca ricolfi per la prima volta insieme in un libro per denunciare a due voci il paradossale e tragico abbaglio della scuola democratica, che, nata per salvare i più deboli, oggi di fatto ne annega le speranze. Due voci, di cui una lancia un'ipotesi e l'altra la raccoglie, provandola con la forza dei dati, testandola con modelli matematici e arrivando alla conferma. Sì, è così: una scuola facile e di bassa qualità allarga il solco fra ceti alti e ceti bassi. Un disastro, di cui rendere conto e chiedere scusa, ai ragazzi e alle loro famiglie. Questo libro è un j'accuse, spietato e dolente, e al tempo stesso un atto d'amore verso il mondo della scuola e dell'università, i docenti, gli studenti. È un grido d'allarme che i due autori hanno lanciato più volte nei loro libri, in questi anni. Un grido sempre andato perso, ma doveroso, e ora più che mai disperato. Perché non c'è più tempo. Ma anche perché proprio questo tempo sospeso e minaccioso, in cui ci troviamo ora a navigare, è forse il più adatto per scardinare vecchi schemi ideologici e provare a cambiare tutto.
Anthony ha 14 anni quando decide di raccontare la sua terribile esperienza. Cresciuto in una famiglia all'apparenza normale, ma che lo costringeva a subire indicibili violenze, a 11 anni si rivolge al telefono azzurro americano e trova i suoi salvatori: i due assistenti sociali che lo soccorrono si innamorano, si sposano e lo adottano. Una storia a lieto fine? No, perché su di lui si abbatte un'altra sventura: l'aids. Oggi anthony non c'è più, ma ha lasciato queste pagine sconvolgenti. La storia vera della sua avventura, un testamento spirituale, ma soprattutto la testimonianza in prima persona di come sulla crudeltà e la violenza possa trionfare l'amore.
Tra reportage e narrazione personale, 8 secondi è un'opera che nasce dalla necessità di trovare risposte alle nostre inquietudini e che finisce per aprirci a nuove domande e nuovi scenari. Una tana del bianconiglio in fondo alla quale scoprire che tipo di essere umano siamo diventati e, soprattutto, cosa ci aspetta nel nostro prossimo futuro. «in un libro come liberarsi della schiavitù virtuale» - libero «ricco e documentato libro-inchiesta di lisa iotti che mette in chiaro quale sia la posta in gioco in questa lotta per corrodere l'attenzione di noi utenti. » - stefania grassini, avvenire «8 secondi. Viaggio nell'era della distrazione un testo necessario, preoccupato e preoccupante, che dall'epidermide dei nostri gesti quotidiani, dal rapporto quasi erotico con lo schermo dello smartphone, ci porta ‒ tra neuroscienziati, studiosi del comportamento digitale e neuronale, informatici coscienti ‒ al centro di un terremoto che può cambiare, definitivamente, l'homo sapiens sapiens. » - giuseppe buondonno, il manifesto «com'è possibile che la nostra attenzione sia diventata inferiore a quella di un pesce rosso? In che modo la presenza di uno smartphone nelle vicinanze incide sulle nostre capacità cognitive? […] l'autrice guida il lettore nel mondo dell'iper-connessione, tra reportage e narrazione personale. » - corriere-roma prima che abbiate finito di leggere questo testo vi sarete distratti almeno un paio di volte. Probabilmente avrete già dimenticato il titolo del libro che avete fra le mani o il nome della sua autrice. Forse avrete interrotto la lettura per rispondere a un vostro amico o controllare l'apprezzamento social di un vostro post o di una vostra foto. In ogni caso, è pressoché certo che in questo momento abbiate in mano uno smartphone e che il vostro sguardo si stia già allontanando da queste righe. Benvenuti nell'era della distrazione infinita. Ma com'è possibile che la nostra attenzione sia diventata inferiore a quella di un pesce rosso? Ed è vero che i like di facebook stimolano le stesse aree attivate dall'assunzione di stupefacenti? In che modo la presenza di uno smartphone nelle vicinanze incide sulle nostre capacità cognitive? I social stanno modificando la struttura del nostro cervello? Lisa iotti ci guida nel mondo dell'iperconnessione. Il suo è un viaggio, intimo e sconvolgente, nel lato oscuro della rivoluzione digitale, attraverso le ossessioni, i pericoli e le paure che caratterizzano il nostro contemporaneo: dai laboratori in cui si svolgono ricerche sul comportamento delle nostre reti neurali durante l'utilizzo di app alle stanze in cui vengono studiate le possibili trasformazioni posturali dovute all'uso degli smartphone; dai centri per curare le dipendenze psicologiche da cellulare ai ritiri in cui disintossicarsi dal telefono grazie alla meditazione; dagli incontri con alcuni dei più importanti studiosi della mente a quelli con i pentiti della silicon valley, diventati oggi profeti della disconnessione da social e device.
Frank schätzing ci accompagna sopra e sotto i mari per scoprire la relazione che lega gli esseri umani allo straordinario «mondo d'acqua» che occupa i sette decimi del nostro pianeta. Una strana relazione, fatta di odio e amore, di romanticismo e d'ignoranza, di curiosità e di mistero. Come funziona questo enorme «sistema» da cui tutti proveniamo e di cui sappiamo ancora pochissimo? Com'è stato possibile che abbia dato origine alla vita? Perché l'evoluzione ha imboccato la strada che ha portato all'uomo e non quella che ci avrebbe reso simili a un materassino gonfiabile pieno d'acqua? E ancora: da dove viene tutta quest'acqua? Cosa succede quando il mare decide di ribellarsi all'uomo? Qual è il futuro del mare e perché è così legato al nostro? Con competenza scientifica, ironia e semplicità, schätzing risponde a tutte queste domande (e a molte altre), ci fa attraversare miliardi di anni, ci stupisce e ci fa capire, ci diverte e ci fa riflettere.
Attraverso la vita di leo e michela, il romanzo di vassalli rievoca i momenti di protesta e le battaglie civili degli ultimi trent'anni di storia. Per chi ha vissuto le rivolte studentesche, il femminismo, l'antipsichiatria, le battaglie pacifiste e più recentemente i movimenti ecologisti, il volontariato nei paesi in guerra, l'impegno nell'accoglienza degli extracomunitari, il romanzo sarà un'occasione per confrontare le proprie illusioni e delusioni con quelle dei due protagonisti. Per chi è troppo giovane per aver vissuto consapevolmente queste vicende, sarà un percorso di conoscenza attraverso i miti delle generazioni precedenti.
Nelle profondità dell'america latina si celava da decenni un territorio tenuto gelosamente nell'ombra: così ha detto di questo autore alvaro mutis. Sono brevi, taglienti proposizioni che additano imperiosamente una verità che non muore per sottrarla alle fallacie della modernità. Figlio di ricchi possidenti, formatosi da autodidatta nella parigi delgi anni venti e ritornato poi a bogotà, gomez davila si ritirò da allora nella solitudine della sua biblioteca raccogliendovi giorno dopo giorno un corpus di sentenze notevole, di cui qui è presentata una prima silloge.
Il terrorismo rosso ha avuto in italia profonde radici culturali e ideologiche. Questa è stata una delle cause principali della sua longevità e della sua imponenza. Il mito della rivoluzione assoluta ha abbagliato uomini e donne di ogni età e condizione sociale. Dopo aver dedicato un ampio volume al fenomeno brigatista, l'autore rivolge la sua attenzione a quella cultura