Il padre di sofia vive lontano dalla figlia: è attratto dagli squali, che studia e fotografa con passione, avvicinandosi a loro senza gabbia, con coraggiosa incoscienza. Vive in sudafrica e resta in contatto con sofia via mail, le racconta i suoi incontri da brivido e le invia foto spettacolari dal fascino unico. Anche le persone che incontra sofia, a cominciare da suo marito nicola, e da sua madre, sono affascinanti come gli squali, e possono avere reazioni ugualmente pericolose, anche se molto diverse. Perché una sera in nicola esplode una furia distruttiva incontenibile, e lei dovrà ricominciare da zero. Magari con arturo, o marcello con i suoi appuntamenti alberghieri.
Nel 72 a. C . Roma è alle corde, ripetutamente sconfitta da un esercito che non proviene dalle barbare lande del nord né dalle terre nemiche dell'asia, bensì dalla stessa penisola. È l'esercito di spartaco, che, coi suoi schiavi ribelli, sta mettendo a ferro e fuoco la campania e il sud dell'italia. E proprio a due schiavi in fuga da una villa nei pressi di pozzuoli viene attribuito l'omicidio di lucio licinio, cugino del potente marco licinio crasso. Il cadavere, sfigurato, è stato rinvenuto nell'atrium; accanto al corpo c'è soltanto un lembo di mantello intriso di sangue e sei lettere incise nel pavimento di marmo: sparta. Crasso, che sta per mettersi alla testa di otto legioni per soffocare la rivolta, decide di seguire un'antica, crudelissima usanza romana; di lì a tre giorni, punirà la morte del congiunto con la vita di tutti gli altri schiavi della casa: novantanove persone, novantanove innocenti. Solo gordiano il cercatore, chiamato da un misterioso cliente a far luce sull'omicidio, può fermare quell'insensata carneficina e scoprire la verità. Ma l'indagine si rivelerà più insidiosa del previsto e metterà in pericolo tutto ciò che gordiano più ama, nonché la sua stessa vita.
Un segreto viene gelosamente custodito dietro le porte chiuse del laboratorio di ricerca del westlake hospital, dove un famoso ginecologo candidato al nobel lavora a un progetto che viola ogni principio etico della medicina tradizionale. Ma katie, una giovane avvocatessa ricoverata nella clinica, assiste casualmente a una strana scena e si insospettisce. Da quel momento per lei ha inizio un vero e proprio incubo in cui, attraverso un agghiacciante susseguirsi di colpi di scena, si trova a essere insieme cacciatrice e preda.
Una notte tempestosa d'agosto: una barca a vela fa naufragio vicino all'isola di skye. I proprietari, i tedeschi livia e nathan moor, riescono a salvarsi a fatica e vengono accolti nella casa di vacanza dei coniugi quentin. Nathan è palesemente attratto da virginia quentin, una trentacinquenne in crisi, con frequenti attacchi di panico, che riesce a trovare un po' di tranquillità solo con kim, la figlioletta di sette anni. Ed è così che cerca di avvicinarla anche dopo il ritorno a casa dei quentin, a king's lynn, una cittadina funestata dal ritrovamento dei cadaveri di due bambine del luogo, violentate e uccise. Dopo un iniziale momento di smarrimento, virginia crede di trovare in nathan l'uomo che le restituirà la gioia di vivere, lontana da un marito di cui non è innamorata e da un oscuro passato che grava sul suo presente. Ma le cose sono destinate a subire una brusca svolta quando anche la piccola kim scompare, insinuando nell'animo di victoria un dubbio angoscioso.
L'università italiana sta morendo di nepotismo, scarsa selezione nel vagliare il corpo docente, mancanza di incentivi alla produzione scientifica, incapacità di individuare prospettive da seguire da parte di chi ha il compito di governarne l'evoluzione. L'università italiana non è produttiva né equa, non facilitando la mobilità sociale. Praticamente ogni ministro ha legato il proprio nome a una rivoluzione dell'università, suscitando dibattiti infiniti su ogni comma di legge. Ma un osservatore esterno che guardasse ai risultati invece che ai mille rivoli delle normative non si accorgerebbe di nulla. Ciò che serve è una cosa sola: abbandonare l'illusione di poter controllare tutto dal centro e introdurre invece un sistema di incentivi e disincentivi efficaci. Questo saggio è la fotografia impietosa di una catastrofe educativa che pesa sul futuro dell'italia. Ma anche la coraggiosa proposta di alcune riforme semplici e radicali, per rompere definitivamente con decenni di palliativi. Un sistema dove sia nell'interesse stesso degli individui cercare di fare buona ricerca e buona didattica ed evitare comportamenti clientelari. Un sistema in cui ogni ateneo possa fare quello che vuole, ma dove chi sbaglia sia chiamato a pagare. Un sistema che elimini la straordinaria iniquità attuale, in cui le tasse di tutti finanziano l'università gratuita dei più abbienti.
Céline finge di concedere un'intervista all'immaginario professor y, trasformandola in un frenetico soliloquio sulla letteratura. Soliloquio 'dove céline - come scrisse mario bonfantini - condanna al fango e allo sterco tutti i moderni e contemporanei come noiosi e falsi, repellenti prodotti d'una marcia tradizione accademico-professionale'. La conclusione ricorda l'improvviso, incalzante cambio di ritmo delle comiche finali al cinematografo: il professor y, stremato e ubriacato dal fiotto di invettive di céline, sviene, stramazza, cerca scampo prima negli alcolici, poi buttandosi in una fontana, e dona fiori all'editore, in una sequenza di scene grottesche, che hanno suggerito a gianni celati (autore della traduzione e della prefazione) i nomi di harry langdon, buster keaton, i fratelli marx, stan laurel e oliver hardy.
In quel tempo quasi fiabesco che comincia sempre con 'una volta', gli abitanti della chalancho consumavano le sere nelle veglie, spegnendo le fatiche contadine nella narrazione di storie fantastiche. Stretti dentro una stalla, i montanari della piccola borgata della val grana esorcizzavano il buio raccontando vicende di masche, le streghe, crudeli femmine vendicatrici o più probabilmente donne che osavano fuggire dalle strette maglie del controllo sociale sfidando la notte, il lato selvatico del tempo. È stato proprio questo, nel 1987, l'argomento della tesi di dottorato di marco aime. Ora, a distanza di anni, l'antropologo rende omaggio a un mondo ormai scomparso riproponendo il racconto di quei giorni sulle montagne, e facendo così i conti con un'altra selvatichezza, prepotente come l'ortica che invade i sentieri dell'amata borgata, indifferente come l'asfalto che ne cancella i vecchi tracciati: quella dell'ineluttabilità di certe perdite, dello sprofondare di luoghi e persone in un niente al quale si può solo opporre l'ostinata volontà della memoria, la forza poetica della narrazione. L'assoluta verità del tempo vissuto.
Due giornate in campagna, in giugno e settembre, separate l'una dall'altra da oltre vent'anni. Al centro della vicenda un'antica casa di famiglia, la cagnalupa', nella quale si consumano due brutali omicidi. Lo scenario è quello delle colline dell'alta langa piemontese fra belbo e bormida, una terra dura, aspra, selvatica. Farinetti torna così ai suoi luoghi d'origine e al noir più misterioso, favorito dall'atmosfera di straniante sospensione in cui l'estate immerge boschi, sentieri e corsi d'acqua. Lo sguardo del narratore si concentra sia sul ritmo della natura sia sulle minime occupazioni degli uomini e delle donne, e poco alla volta, con passo apparentemente torbido e in realtà implacabile, tesse una trama mozzafiato e riflette sui suoi temi preferiti: l'assenza, l'enigma che intreccia i rapporti umani, il rimpianto per la perduta innocenza. E lo fa con il tono che gli è proprio, mano leggera su temi profondi, sollecitando la domanda dei lettori: qual è il confine tra consuetudine e follia? '
Una maschera antigas giace accanto al cadavere della moglie di brian bishop, noto industriale informatico di brighton. La donna, un'avvenente arrampicatrice sociale, è stata stuprata e strangolata. Principale indiziato: il marito, che però è protetto da un alibi di ferro. Quella notte si trovava a londra tra le braccia della sua giovane amante sophie harrington. Né l'alibi né la semplice equazione, che vorrebbe colpevole il magnate sfuggente e ambiguo, convincono il sovrintendente roy grace. Intanto altre giovani donne subiscono la stessa sorte in città, e tutti i cadaveri sembrano portare la stessa firma. Ma grace deve vedersela anche con un altro caso, più personale: forse la donna avvistata dal suo ex collega in germania è proprio sua moglie sandy, misteriosamente scomparsa nove anni prima.
L'università italiana sta morendo di nepotismo, scarsa selezione nel vagliare il corpo docente, mancanza di incentivi alla produzione scientifica, incapacità di individuare prospettive da seguire da parte di chi ha il compito di governarne l'evoluzione. L'università italiana non è produttiva né equa, non facilitando la mobilità sociale. Praticamente ogni ministro ha legato il proprio nome a una rivoluzione dell'università, suscitando dibattiti infiniti su ogni comma di legge. Ma un osservatore esterno che guardasse ai risultati invece che ai mille rivoli delle normative non si accorgerebbe di nulla. Ciò che serve è una cosa sola: abbandonare l'illusione di poter controllare tutto dal centro e introdurre invece un sistema di incentivi e disincentivi efficaci. Questo saggio è la fotografia impietosa di una catastrofe educativa che pesa sul futuro dell'italia. Ma anche la coraggiosa proposta di alcune riforme semplici e radicali, per rompere definitivamente con decenni di palliativi. Un sistema dove sia nell'interesse stesso degli individui cercare di fare buona ricerca e buona didattica ed evitare comportamenti clientelari. Un sistema in cui ogni ateneo possa fare quello che vuole, ma dove chi sbaglia sia chiamato a pagare. Un sistema che elimini la straordinaria iniquità attuale, in cui le tasse di tutti finanziano l'università gratuita dei più abbienti.