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Julien Tromeur


Classifica Libri CATEGORIA (E SOTTOCATEGORIE)
Gialli Storici

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Libri in questa classifica: 753

Pagina 33 di 76

Posizione in classifica: 321

Oscar Wilde E Il Gioco Della Morte

Gyles Brandreth

Narrativa estera - Gialli storici

Oscar Wilde E Il Gioco Della Morte
Londra 1892. Ogni domenica oscar wilde è solito riunirsi al club socrate fra vecchi amici come conan doyle e bram stoker e una sera, per sconfiggere la noia, propone un gioco. Ognuno dovrà scrivere in segreto il nome della persona che vorrebbe uccidere fra i presenti. Ma quando gli invitati iniziano a morire davvero, wilde dovrà scoprire l'assassino prima che arrivi al tredicesimo nome della lista: il suo.
Punteggio: 677
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 03/09/2024

Posizione in classifica: 322

Aristotele E Il Giavellotto Fatale

Margaret Doody

Narrativa estera - Gialli storici

Aristotele E Il Giavellotto Fatale
Margaret doody ambienta i suoi gialli nell'attica classica, mantenendo una totale fedeltà storico-filologica, e ne fa protagonista un aristotele in tutto aderente alla sua personalità e alla sua filosofia. Questo secondo 'aristotele detective' si svolge dentro una palestra della antica atene dove un ragazzo è stato ucciso da un giavellotto. Sembra un impossibile incidente, e appare scontato chi sia il giovane, e frastornato, colpevole. Infatti non è un incidente, e il colpevole vero non è quello. Aristotele lo capisce grazie alla sua logica deduttiva e lo spiega applicando al mistero la sua fisica dei luoghi naturali.
Punteggio: 677
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 22/03/2024

Posizione in classifica: 323

Arrigoni E L'omicidio Nel Bosco
Con E-book

Dario Crapanzano

Narrativa estera - Gialli storici

Arrigoni E L"omicidio Nel Bosco<br>Con E-book
Siamo nel 1953, ma sembra oggi. Lo scrittore invia il suo protagonista e commissario, mario arrigoni, in un paese sopra il lago maggiore, per indagare su una serie di omicidi. «in carpazano piace la nostalgia: del 1953, delle partite a stecca, del sidro fatto con le mele messe a seccare in cantina, del sindaco che riceve con il vestito della festa l'ispettore arrivato in città. » - la lettura È la prima inchiesta che il commissario capo arrigoni del porta venezia conduce lontano dalla sua amata milano. Siamo nel 1953, e gli alti comandi di polizia e carabinieri decidono di costituire un'unità speciale che dovrà indagare sugli omicidi che vengono commessi in piccoli paesi della lombardia. A capo dell'unità viene nominato proprio arrigoni che, pur non essendo troppo entusiasta della proposta, per senso di responsabilità accetta l'incarico. Dopo una settimana, ha già un caso da risolvere. Parte insieme al il giovane e fidato agente di pasquale, un esuberante e brillante partenopeo, nonché impenitente donnaiolo. I due raggiungono arbizzone varesino, un paese di montagna affacciato sul lago maggiore, dove il contrabbando con la vicina svizzera è la principale fonte di guadagno: un posto tranquillo, all'apparenza, ma che nasconde più di un segreto. Qui, in un bosco, è stato rinvenuto il cadavere di un uomo, ucciso con un colpo alla tempia, sferrato probabilmente con una pietra trovata nel vicino torrente. L'uomo, ricco e sposato con una ragazza molto più giovane, era ufficialmente un imprenditore edile, ma, come si scoprirà nel corso dell'indagine, anche uno strozzino.
Punteggio: 672
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 06/01/2022

Posizione in classifica: 324

Il Marchio Dell'inquisitore

Marcello Simoni

Narrativa estera - Gialli storici

Il Marchio Dell"inquisitore
Con l'inquisitore girolamo svampa, marcello simoni inventa una straordinaria figura di detective, qui alle prese con un intricato mistero nella roma barocca di urbano viii. «nell'immagine stereotipa che attribuiamo al medioevo c'è curiosamente molta dell'oscurità che fu del xvii secolo. Ho voluto raccontare la luce del seicento e il suo buio. Svampa è il personaggio ideale per farlo» - marcello simoninella roma del secolo di ferro, a pochi giorni dall'inizio del xiii giubileo, la danza macabra incisa su un opuscolo di contenuto libertino sembra aver ispirato l'omicidio di un religioso. Sul caso viene chiamato a investigare l'inquisitore girolamo svampa, nominato commissarius dagli alti seggi della curia capitolina. Ad aiutarlo, tra ritrovamenti di libelli anonimi e strani avvistamenti di un uomo mascherato, ci sono padre francesco capiferro, segretario della congregazione dell'indice, e il fedele bravo cagnolo alfieri. L'indagine, che porta lo svampa a scontrarsi con personaggi potenti, si rivela subito delicata e pericolosa: prima che si arrivi alla soluzione del mistero ci saranno altri morti. Porta sul collo, impresso a fuoco, il marchio di un roveto ardente. È razionale come uno scienziato, eppure esperto di demonologia e stregoneria. È scostante, abitudinario, con una patologica avversione per la fugacità del presente; per lui esiste solo la certezza inalterabile di ciò che è già accaduto. Con l'inquisitore girolamo svampa, marcello simoni inventa una straordinaria figura di detective, qui alle prese con un intricato mistero nella roma barocca di urbano viii. Il cadavere di un uomo incastrato dentro un torchio tipografico. Un investigatore, il cui passato è un mistero perfino per lui, alle prese con intrighi politici, segreti ecclesiastici e vendette private. Una vicenda tesissima ambientata nell'italia del seicento, dove la diffusione della stampa sta aprendo le prime crepe nelle mura dell'oscurantismo.
Punteggio: 672
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 28/12/2021

Posizione in classifica: 325

Non Tutto è Perduto
Unavventura Del Commissario Bordelli

Marco Vichi

Narrativa estera - Gialli storici

Non Tutto è Perduto<br>Unavventura Del Commissario Bordelli
Il commissario bordelli è andato in pensione e la malinconia si fa sentire, nonostante la presenza sempre più stretta della bella eleonora e le immancabili cene della confraternita. Il giovane sessantenne fa lunghe passeggiate in collina, ripensa al passato, e a poco a poco si fa strada nella sua mente l'idea di risolvere l'unico caso della sua carriera rimasto insoluto: un ragazzo, figlio di un industriale fascista, ucciso nel 1947 con diverse coltellate. Forse una vendetta? Era la sua prima indagine, e all'epoca non era riuscito a venirne a capo, anche perché molto presto era arrivato l'ordine di lasciar perdere, non era il clima giusto per rovistare nelle tragedie della guerra, l'italia aveva bisogno di pace e di serenità. Ma adesso, dopo ventitré anni, può provare a risolverlo, anche se non ufficialmente. Nel frattempo cerca di dare una mano a piras, diventato vice commissario, e finisce per ritrovarsi alle prese con due crimini odiosi che reclamano giustizia, una giustizia che forse andrà cercata al di fuori delle regole. Come comincial'ex commissario franco bordelli avanzava sul viale che percorreva ogni giorno, seduto sul maggiolino che guidava da anni. Stava andando all'impruneta, nella casa dove viveva dal '67. Era uscito da poco dal palazzo della questura dove aveva lavorato per ventitré anni. Ma non essere più un commissario capo in servizio, bensì un questore vicario in pensione, cambiava la sua visione del mondo. Il viale gli sembrava una strada che conduceva verso l'ignoto, il maggiolino somigliava al nautilus di verne, la casa dove era diretto era un castello sconosciuto, e il suo ufficio con l'affresco dell'annunciazione un ricordo lontanissimo. A momenti sentiva un brivido di piacere corrergli lungo le braccia, e magari poco dopo una lama di angoscia gli attraversava il petto. Imboccò l'imprunetana di pozzolatico, pensando che sul sedile posteriore aveva una scatola di cartone con dentro un quarto di secolo del suo passato di sbirro. E adesso?
Punteggio: 671
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 25/05/2023

Posizione in classifica: 326

L' Apprendista Di Venezia

Elle Newmark

Narrativa estera - Gialli storici

L" Apprendista Di Venezia
Venezia, anno domini 1498: un giovane ladruncolo ruba una melagrana al mercato di rialto. Amato ferrero, lo chef del doge, lo coglie in fallo ed è conquistato dall'eleganza del gesto: il furto di una melagrana, non di 'pane muffito con cui riempirsi la bocca senza pensare'. Per questo, invece di denunciarlo, decide di prenderlo con sé come apprendista. È l'inizio di una nuova e sorprendente vita per luciano, che entra dalla porta di servizio nel mondo sfarzoso e spietato dell'oligarchia veneziana. La città è in subbuglio per via di un libro misterioso e potente, che tutti cercano anche se nessuno sa che cosa contenga. Lo vuole con disperazione il doge, per avere la formula dell'immortalità e guarire dal mal francese. Lo ricerca il papa, alessandro vi, per accrescere il suo già smisurato potere sotto il manto della lotta all'eresia. E lo vorrebbe pure luciano, per conquistare la bella francesca con l'aiuto di un elisir d'amore. Intanto, mentre alla tavola del doge si alternano potenti, dotti e maneggioni, nelle cucine della serenissima, tra spezie dai poteri insospettati, ortaggi sconosciuti e carni esotiche, luciano viene a poco a poco pervaso dalla straordinaria filosofia dei sapori che anima il suo maestro. Perché amato ferrero non è soltanto un bravissimo chef: nasconde un sapere vasto e segreto, forse anche proibito e pericoloso, da difendere e tramandare a tutti i costi.
Punteggio: 665
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 24/06/2021

Posizione in classifica: 327

La Signorina Tecla Manzi

Andrea Vitali

Narrativa estera - Gialli storici

La Signorina Tecla Manzi
Siamo negli anni trenta, all'epoca del fascismo più placido e trionfante. Nella stazione dei carabinieri di bellano, sotto gli occhi del carabiniere locatelli (bergamasco), rivaleggiano il brigadiere mannu (sardo) e l'appuntato misfatti (siciliano). Un'anziana signora vuole a tutti i costi parlare con il maresciallo maccadò. La donna - anzi, la signorina tecla manzi - è venuta a denunciare un furto improbabile: il quadretto con il sacro cuore di gesù che teneva appeso sopra la testata del letto. Inizia così una strana indagine alla ricerca di un oggetto senza valore, che porta alla luce una trama di fratelli scomparsi e ricomparsi, bancari e usurai, gerarchi fascisti e belle donne, preti e contrabbandieri. Andrea vitali disegna l'anima dell'italia, raccontando i piccoli segreti della vita di paese e, sullo sfondo, la grande storia. Intrecciando e dipanando senza posa i fili di una matassa che sembra non avere fine, divertendosi a incrociare mille destini e aneddoti, cogliendo sul filo della memoria quei dettagli che fanno sorridere e ricordare.
Punteggio: 665
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 23/12/2022

Posizione in classifica: 328

La Mossa Dell'alfiere

Diane A. S. Stuckart

Narrativa estera - Gialli storici

La Mossa Dell"alfiere
Milano, 1483. Il duca ludovico sforza, detto il moro, e il suo ospite, l'ambasciatore di francia, hanno entrambi messo gli occhi su un dipinto che leonardo da vinci, da poco nominato ingegnere di corte, ha portato con sé da firenze. Per stabilire chi di loro si aggiudicherà quel capolavoro, i due nobili si sfidano a una partita a scacchi viventi. Durante il gioco, però, accade l'irreparabile: il conte di ferrara, che impersonava l'alfiere bianco, viene trovato morto nel cortile del castello. L'omicidio getta l'ombra del sospetto sulla corte e il moro, temendo che si tratti di una congiura ordita da uno dei suoi consiglieri, chiede l'aiuto di leonardo, l'unico uomo la cui integrità non potrebbe mai essere messa in dubbio. Il maestro accetta d'indagare sull'assassinio, ma, per poter raccogliere tutti gli indizi, ha bisogno di osservare il personale del castello senza dare nell'occhio, cosa che, data la sua fama, gli è impossibile. Perciò si affida all'abilità e alla scaltrezza del suo nuovo apprendista, dino, e lo incarica di essere i suoi occhi e le sue orecchie. Compito non facile per il giovane, che dovrà sia aiutare leonardo a smascherare il colpevole sia riuscire a tenere celato il proprio segreto. Un segreto che, se scoperto, potrebbe mettere a repentaglio non solo la vita di dino, ma anche quella del maestro.
Punteggio: 663
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 04/01/2022

Posizione in classifica: 329

La Mossa Dell'alfiere

Diane A. S. Stuckart

Narrativa estera - Gialli storici

La Mossa Dell"alfiere
Milano, 1483. Il duca ludovico sforza, detto il moro, e il suo ospite, l'ambasciatore di francia, hanno entrambi messo gli occhi su un dipinto che leonardo da vinci, da poco nominato ingegnere di corte, ha portato con sé da firenze. Per stabilire chi di loro si aggiudicherà quel capolavoro, i due nobili si sfidano a una partita a scacchi viventi. Durante il gioco, però, accade l'irreparabile: il conte di ferrara, che impersonava l'alfiere bianco, viene trovato morto nel cortile del castello. L'omicidio getta l'ombra del sospetto sulla corte e il moro, temendo che si tratti di una congiura ordita da uno dei suoi consiglieri, chiede l'aiuto di leonardo, l'unico uomo la cui integrità non potrebbe mai essere messa in dubbio. Il maestro accetta d'indagare sull'assassinio, ma, per poter raccogliere tutti gli indizi, ha bisogno di osservare il personale del castello senza dare nell'occhio, cosa che, data la sua fama, gli è impossibile. Perciò si affida all'abilità e alla scaltrezza del suo nuovo apprendista, dino, e lo incarica di essere i suoi occhi e le sue orecchie. Compito non facile per il giovane, che dovrà sia aiutare leonardo a smascherare il colpevole sia riuscire a tenere celato il proprio segreto. Un segreto che, se scoperto, potrebbe mettere a repentaglio non solo la vita di dino, ma anche quella del maestro.
Punteggio: 663
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 04/01/2022

Posizione in classifica: 330

La Mossa Dellalfiere

Diane A. S. Stuckart

Narrativa estera - Gialli storici

La Mossa Dellalfiere
Milano, 1483. Il duca ludovico sforza, detto il moro, e il suo ospite, l'ambasciatore di francia, hanno entrambi messo gli occhi su un dipinto che leonardo da vinci, da poco nominato ingegnere di corte, ha portato con sé da firenze. Per stabilire chi di loro si aggiudicherà quel capolavoro, i due nobili si sfidano a una partita a scacchi viventi. Durante il gioco, però, accade l'irreparabile: il conte di ferrara, che impersonava l'alfiere bianco, viene trovato morto nel cortile del castello. L'omicidio getta l'ombra del sospetto sulla corte e il moro, temendo che si tratti di una congiura ordita da uno dei suoi consiglieri, chiede l'aiuto di leonardo, l'unico uomo la cui integrità non potrebbe mai essere messa in dubbio. Il maestro accetta d'indagare sull'assassinio, ma, per poter raccogliere tutti gli indizi, ha bisogno di osservare il personale del castello senza dare nell'occhio, cosa che, data la sua fama, gli è impossibile. Perciò si affida all'abilità e alla scaltrezza del suo nuovo apprendista, dino, e lo incarica di essere i suoi occhi e le sue orecchie. Compito non facile per il giovane, che dovrà sia aiutare leonardo a smascherare il colpevole sia riuscire a tenere celato il proprio segreto. Un segreto che, se scoperto, potrebbe mettere a repentaglio non solo la vita di dino, ma anche quella del maestro.
Punteggio: 663
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 18/03/2024

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