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Classifica Libri CATEGORIA (E SOTTOCATEGORIE)
Classici, Poesia, Teatro E Critica

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Libri in questa classifica: 1024

Pagina 38 di 103

Posizione in classifica: 371

Gli Insegnamenti Di Don Juan

Carlos Castaneda

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

Gli Insegnamenti Di Don Juan
Edizione speciale. Il regalo perfetto per chi sa vedere oltre le apparenze. 'carlos castaneda è uno dei più importanti pensatori della mia generazione: sfogliando le sue pagine, mi confronto con un'opera che si rinnova a ogni lettura' - paulo coelho carlos castaneda racconta il suo apprendistato filosofico sotto la guida di un indio yaqui di nome juan matus, sciamano dalla personalità magnetica, e ci accompagna lungo un percorso iniziatico che conduce fino alle regioni inesplorate della nostra interiorità. Attraverso la descrizione delle pratiche rituali in uso presso la stirpe di don juan, castaneda ci insegna ad abbandonare i canoni di pensiero occidentali e a intraprendere un cammino di conoscenza e di ricerca interiori, per arrivare a riconoscere l'esistenza di una vita che trascende i confini della mera percezione sensibile. Ed è percorrendo questo itinerario - una vera e propria rinascita a cui i lettori partecipano passo dopo passo - che si potrà giungere finalmente alla piena consapevolezza di sé e a toccare il nucleo luminoso della propria libertà spirituale.
Punteggio: 867
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 23/08/2024

Posizione in classifica: 372

Sillogismi Dellamarezza

Emil M. Cioran

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

Sillogismi Dellamarezza
In questi pensieri sul tempo e sull'occidente, sull'amore e sulla solitudine, sulla religione e sulla musica, la ribellione appare venata da ironia, lo sgomento da humour. Rimasti dapprima senza eco, i sillogismi divennero poi il libro più letto di cioran in francia e in germania e il più rappresentato nelle antologie di aforismi.
Punteggio: 867
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 07/10/2023

Posizione in classifica: 373

Nel Mio Paese Straniero
Diario Dal Carcere 1944

Hans Fallada

Classici, poesia, teatro e critica - Studi sociali

Nel Mio Paese Straniero<br>Diario Dal Carcere 1944
Nel settembre del 1944 hans fallada fu internato nel manicomio criminale di una cittadina prussiana per un atto di violenza compiuto durante una forte ubriacatura. Nel corso della reclusione, l'autore decise di stendere il diario della sua vita sotto il nazismo. E lo fece, di nascosto dai suoi carcerieri, vergando fogli con una specie di crittografia, in uno stile concitato e drammatico, a compilare un fascicolo che avrebbe intitolato: 'l'autore non gradito. Le mie memorie dei dodici anni sotto il terrore nazista'. Era stato un romanziere di grande successo, l'avvento di hitler aveva spezzato la sua carriera, e la sua vita e il suo stesso equilibrio, con una serie ininterrotta di vessazioni e umiliazioni ma, a differenza di tanti altri esponenti della cultura tedesca, mai aveva voluto lasciare la germania, pur avendone avuto occasione; e adesso, intuendo la fine della guerra, voleva lasciare ai posteri la spiegazione (più che la giustificazione: non avendo nessuna colpa) del suo rifiutato esilio, o meglio: del suo esilio in patria. E questo libro, rimasto inedito a lungo tra le carte dell'autore, e pubblicato in germania solo nel 2009. Fallada fa i conti con se stesso e racconta dal basso la vita nella dittatura, in una miniatura quotidiana ma in cui balenano di continuo i grandi personaggi come protagonisti di un romanzo, con dialoghi immaginati e monologhi interiori.
Punteggio: 867
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 06/05/2024

Posizione in classifica: 374

Caro Pier Paolo

Dacia Maraini

Classici, poesia, teatro e critica - Studi sociali

Caro Pier Paolo
Maraini costruisce questa confessione delicata come una corrispondenza senza tempo, in cui tutto è presente e vivo. «caro pier paolo, ho in mente una bellissima fotografia di te, solitario come al solito, che cammini, no forse corri, sui dossi di sabaudia, con il vento che ti fa svolazzare un cappotto leggero sulle gambe. Il volto serio, pensoso, gli occhi accesi. Il tuo corpo esprimeva qualcosa di risoluto e di doloroso. Eri tu, in tutta la tua terribile solitudine e profondità di pensiero. Ecco io ti immagino ora cosí, in corsa sulle dune di un cielo che non ti è piú ostile. » – dacia maraini«in questo suo bellissimo 'caro pier paolo' dacia maraini lacera il velo che separa chi è vissuto e chi sopravvive nella maniera più diretta, che è quella della lettera, per essere più precisi delle lettere, forse perché nemmeno ai morti si può dire tutto in una sola volta, è necessario rinnovare le occasioni e riprendere fiato. » – emanuele trevi, la lettura - il corriere della serapier paolo pasolini è un autore di culto anche per i più giovani. La sua è stata una vita fuori dagli schemi: per la forza delle sue argomentazioni, l'anticonformismo, l'omosessualità, la passione per il cinema, la sua militanza e quella morte violenta e oscura. Sono passati cento anni dalla sua nascita, e quasi cinquanta dalla sua scomparsa. Eppure è ancora vivo, nitido, tra noi, ancora capace di dividere e di appassionare. Di quel mondo perduto, degli amici che lo hanno frequentato, della società letteraria di cui ha fatto parte, c'è un'unica protagonista, che oggi ha deciso di ricordare e raccontare: dacia maraini. Dacia maraini è stata una delle amiche piú vicine a pier paolo. E in queste pagine la scrittrice intesse un dialogo intimo e sincero capace di prolungare e ravvivare un affetto profondo, nutrito di stima, esperienze artistiche e cinematografiche, idee e viaggi condivisi con alberto moravia e maria callas alla scoperta del mondo e in particolare dell'africa. Nelle lettere a pier paolo che definiscono l'architettura narrativa del libro hanno un ruolo centrale i sogni che si manifestano come uno spazio di confronto, dove affiorano con energia i ricordi e si uniscono alle riflessioni che la vita, il pensiero e il mistero sospeso della morte di pasolini ispirano ancora oggi all'autrice. Lo stile intessuto di grazia e dolcezza, ma anche di quella componente razionale e ferma, caratteristica della scrittura di dacia, fanno di questo disegno della memoria che unisce passato, presente e futuro non solo l'opera piú significativa, ma l'unica voce possibile per capire oggi chi è stato davvero un uomo che ha fatto la storia della cultura del novecento.
Punteggio: 867
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 08/09/2024

Posizione in classifica: 375

Storie
Testo Greco A Fronte
Vol
1 Libri 1º-2º.

Erodoto

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

Storie<br>Testo Greco A Fronte<br>Vol<br>1 Libri 1º-2º.
Al cuore dell'opera di erodoto c'è lo scontro che oppose il potente impero persiano alla nascente democrazia greca. Ma le storie non sono solo questo. Ricercando le cause del conflitto, erodoto disegna un fascinoso affresco di tutta la civiltà antica, raccontando quello che ha visto lui stesso e quello che ha sentito nel corso dei suoi viaggi. Il primo dei due libri qui raccolti narra la nascita dell'impero persiano e la conquista della lidia, regno del leggendario creso. Il secondo è dedicato all'egitto, il 'dono del nilo' che già al tempo dei greci era sinonimo di costumi esotici e di arcana sapienza. Filippo càssola esamina nell'ampia introduzione le concezioni etiche, religiose e politiche alla base del metodo storico di erodoto.
Punteggio: 867
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 14/06/2023

Posizione in classifica: 376

Questa Pazza Fede
L'Italia Raccontata Attraverso Il Calcio

Tim Parks

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

Questa Pazza Fede<br>L"Italia Raccontata Attraverso Il Calcio
Cosa succede quando uno scrittore con la passione per il calcio, inglese ma veronese d'adozione, decide di seguire per tutto il campionato la sua squadra del cuore? Un ritratto dell'italia raccontata dalle curve degli stadi, un viaggio nel ventre tifoso del paese. Da udine a reggio calabria, da bari a torino, da san siro all'olimpico, tim parks disegna una geografia della passione sportiva: tra insulti e dediche alla mamma, pregiudizi verso gli avversari e cori sarcastici, si scopre un'umanità migliore di quella descritta troppo spesso dalle cronache. Un mondo di ironia e fede cieca nei propri colori nel quale trovano spazio anche leopardi e schopenhauer, un libro che stana l'animo ultras nascosto in ognuno di noi.
Punteggio: 865
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 15/12/2021

Posizione in classifica: 377

L' Estate Del '78

Roberto Alajmo

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

L" Estate Del "78
Finalista del premio lattes grinzane 2019. Roberto alajmo ha fatto romanzo della sua vita, l'ha condivisa con noi nell'arte del racconto. Lo scrittore fin dall'inizio ci dice «statemi a sentire». E non c'è altro che possiamo fare. «ciascuno di noi ha una sua lista delle gioie irrecuperabili, quei piaceri di cui ci rendiamo conto quando ormai sono impossibili. Per roberto alajmo fu l'ultimo incontro con la madre. A cui è dedicato un libro straordinario, il più difficile da scrivere» - robinson, la repubblica un pomeriggio d'estate roberto alajmo incontra la madre in una strada di mondello, la località marina a ridosso di palermo. Non può immaginarlo, ma quello è un addio. «cos'abbia fatto lei, nei tre mesi successivi, ancora oggi non lo so. È oggetto della presente indagine». Roberto alajmo, nel suo libro più necessario e personale, ha trasformato una vicenda così intima, così scomoda, in un romanzo di vita, appassionante e commovente, un romanzo che ci ricorda lo straordinario potere della letteratura di mettere a nudo i nostri sentimenti. Nel luglio del 1978 lo scrittore è uno studente in attesa degli orali dell'esame di maturità, studia con i compagni nella casa di mondello, a palermo, e a fine giornata esce insieme a loro per riposarsi, per rifiatare, per mangiarsi un gelato. «trenta metri, non di più, e si arriva in via stesicoro (…) li conoscevo così bene, quei trenta metri, che mai avrei immaginato potessero riservarmi una sorpresa». Elena, la madre, è seduta lì, sul marciapiede. Alza un braccio, con la mano a coppa si ripara dal sole e lo guarda. «'mamma, che ci fai qui? ', 'avevo voglia di vedervi'. Vedervi: me e mio fratello. 'e perché non hai bussato? ', 'così…'». Quello è l'ultimo incontro tra elena e suo figlio roberto e da lì nasce questo libro, che è un'indagine, una investigazione familiare, il racconto di un uomo adulto su un evento che ha segnato la sua giovinezza e la sua maturità. È la storia di un addio di cui lo scrittore non ha avuto sentore, è la ricerca del senso di quel commiato inatteso, del progressivo allontanarsi della madre dal marito, dai figli, dalla vita stessa. È un libro di grande originalità letteraria, attraversato da una suspense che a tratti toglie il respiro, da un'emozione attenta a trasformarsi in pensiero e parola, da un umorismo necessario ed elegante. Mai il lettore ha la sensazione di intrufolarsi in qualcosa che non gli appartiene, di star spiando dal buco della serratura il dolore altrui. Questo accade nonostante l'autore accompagni il testo con le foto, vere e normali, bellissime, di una famiglia come tutte le altre. E nonostante il ritratto dettagliato dell'intimità, che mai è un diario attorcigliato su se stesso ma appassionante storia di tutti i giorni. Alajmo ha fatto romanzo della sua vita, l'ha condivisa con noi nell'arte del racconto. Lo scrittore fin dall'inizio ci dice «statemi a sentire». E non c'è altro che possiamo fare.
Punteggio: 865
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 16/01/2022

Posizione in classifica: 378

Questa Pazza Fede
LItalia Raccontata Attraverso Il Calcio

Tim Parks

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

Questa Pazza Fede<br>LItalia Raccontata Attraverso Il Calcio
Cosa succede quando uno scrittore con la passione per il calcio, inglese ma veronese d'adozione, decide di seguire per tutto il campionato la sua squadra del cuore? Un ritratto dell'italia raccontata dalle curve degli stadi, un viaggio nel ventre tifoso del paese. Da udine a reggio calabria, da bari a torino, da san siro all'olimpico, tim parks disegna una geografia della passione sportiva: tra insulti e dediche alla mamma, pregiudizi verso gli avversari e cori sarcastici, si scopre un'umanità migliore di quella descritta troppo spesso dalle cronache. Un mondo di ironia e fede cieca nei propri colori nel quale trovano spazio anche leopardi e schopenhauer, un libro che stana l'animo ultras nascosto in ognuno di noi.
Punteggio: 865
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 27/05/2024

Posizione in classifica: 379

A Casa Di Jane Austen

Lucy Worsley

Classici, poesia, teatro e critica - Narrativa e prosa

A Casa Di Jane Austen
Lucy worsley, con una scrittura affascinante e spiritosa, perfettamente in tono con i romanzi della austen, ci conduce nella quotidianità della scrittrice più amata. Il mondo dei romanzi di jane austen è domestico, ordinato, intimo. I suoi personaggi abitano in villini deliziosi, residenze di campagna principesche ed eleganti palazzi cittadini. Si è tentati perciò di credere che anche la vita della grande scrittrice si sia svolta in ambienti analoghi. Nulla di più lontano dalla realtà. L'esistenza di jane, in apparenza tanto tranquilla, fu segnata da porte chiuse, strade che non le fu consentito imboccare, scelte che non poté compiere. La piccola somma guadagnata a fatica grazie ai suoi libri non bastava a consentirle di avere una casa tutta sua, e la morte del padre la costrinse a peregrinare tra abitazioni in affitto o presso parenti che le riservavano il destino proprio delle zie nubili: badare ai bambini. Leggendo i suoi romanzi, così pieni di case amate, perdute, sognate, si comprende bene come il desiderio struggente di una casa vera, di un luogo protetto dove mettere al sicuro i propri manoscritti e scrivere senza il peso delle faccende domestiche, non l'abbia mai abbandonata. Dalla modesta canonica di steventon, circondata da castagni e abeti e da «uno di quei giardini vecchio stile nei quali convivono verdure e fiori», in cui jane nacque e crebbe, fino al cottage di campagna di chawton, nell'hampshire, dove trascorse gli ultimi anni della sua breve vita, lucy worsley, con una scrittura affascinante e spiritosa, perfettamente in tono con i romanzi della austen, ci conduce nella quotidianità della scrittrice più amata, mostrando le sue giornate buone e quelle storte, i piaceri privati e le incombenze, quelle «piccole cose dalle quali dipende la felicità quotidiana della vita domestica», e che lei elevò ad arte.
Punteggio: 864
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 29/11/2021

Posizione in classifica: 380

I Ragazzi Che Amavano Il Vento
Testo Inglese A Fronte

Percy Bysshe Shelley

Classici, poesia, teatro e critica - Raccolta poesi

I Ragazzi Che Amavano Il Vento<br>Testo Inglese A Fronte
Scelto da ibs per la libreria ideale. Percy bysshe shelley, john keats, george g. Byron e l'italia: una storia mitica e passionale da conoscere. Il libro è diviso in due parti. La prima è un vero e proprio romanzo breve che racconta il segmento italiano della vita dei tre poeti; la seconda è un'antologia che ripercorre i motivi che hanno ispirato la scelta italiana: la luce, l'acqua, l'aria, quel volare alto e leggero che sembra attraversare come un tema comune l'opera dei tre autori.
Punteggio: 861
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 06/09/2024

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