'no, non sono schizofrenica. Sono borderline. Almeno così dicono', gli risposi sogghignando, come se la cosa fosse divertente. ' e cosa vorrebbe dire borderline? Che razza di diagnosi è? A ridosso di quale confine ti troveresti? In quale terra straniera avresti paura di mettere piede? In quella della normalità o in quella della follia? 'c'era poco da scherzare. O di qua o di là. Stare nel mezzo era proprio da vigliacchi, aveva ragione lui. All'ombra di una donna che vive la vita con buonsenso e ironia, si nasconde il demone della malattia mentale. La protagonista lo affronta a viso aperto, riflettendo sulla natura degli stati di alterazione psichica che sperimenta, ripercorrendo le esperienze dei ricoveri, ed interrogandosi su quale sia il confine tra ragione e follia.
Da una canonica persa nelle brughiere inglesi charlotte brontë combatte a suon di lettere una battaglia quieta e determinata per affermare le ragioni del proprio genio letterario e lo straordinario talento delle sue sorelle. I numerosi appassionati dell'autrice di
Nell'autunno del 1975 la sedicenne jeanette winterson deve prendere una decisione: rimanere al 200 di water street assieme ai genitori adottivi o continuare a vedere la ragazza di cui è innamorata e vivere in una mini presa in prestito. Sceglie la seconda strada, perché tutto quello che vuole è essere felice. Tenta di spiegarlo alla madre, che però le chiede:
Dove innestano le radici i problemi gravissimi del nostro tempo? Nella natura umana, dalla quale si dipartono riflettendosi infine sulle forme sociali e la cultura. Attraverso tre discorsi filosofici, quest'opera si propone di approfondire i dilemmi dell'uomo nella società moderna globalizzata a struttura capitalistica. Tali problemi si presentano come specchi ingigantiti di quelli di ogni società storica. Ciò è fatto da più punti di vista: ideologico, politico, economico, culturale, etico e filosofico. Tenendo presente che i massimi sistemi altro non sono che costruzioni artificiali degli esseri umani, tutti i discorsi si focalizzano proprio sugli uomini, partendo dalla crisi antropologica e dei valori odierna. La società della fretta e dei consumi ha rinunciato a un'ontologia, e ciò vuol dire assenza di etica e spiritualità. Qual è la via? È quella di sempre; è il cammino dei grandi saggi; è il percorso di coloro che, dopo aver rincorso invano la verità nei fatti del mondo, si sono accorti che andava cercata dentro se stessi. Un libro per tutti e per nessuno, scritto con un linguaggio semplice, energico, secco. Un libro che tenta di mettere l'uomo di fronte a se stesso.
Il racconto del giudice cantone prende avvio dal suo ultimo giorno alla direzione distrettuale antimafia di napoli: ripercorrendo la sua esperienza, cantone mostra in che modo un bravo studente di giurisprudenza che voleva addirittura fare l'avvocato sia finito per diventare il nemico numero uno dei boss di mondragone e casal di principe, più di una volta minacciato di morte e da anni costretto a vivere sotto scorta insieme ai familiari. Un'evoluzione che non nasce da una sorta di vocazione missionaria, ma prende forma attraverso un percorso graduale e, talvolta, persino casuale, dove però rimane sempre salda la sua originaria passione per il diritto. Quella che gli fa trattare con la medesima professionalità e dedizione le vicende di un anziano signore che si rivolge alla giustizia per la tragica morte del figlio dovuta a un caso di malasanità e le sofisticatissime indagini condotte insieme al ros per arrivare alla cattura di michele zagaria, la primula rossa dei casalesi. Ma l'amaro realismo di queste pagine finisce per evidenziare come l'universo camorrista abbia confini ben più estesi e radici ben più profonde dei vertici di qualche clan. Per cui, fino a quando ci saranno politici, funzionari, imprenditori, uomini delle forze dell'ordine e liberi professionisti corrotti, conniventi o sottomessi, la camorra resterà come un'idra cui la giustizia può tagliare una o qualche testa che subito ricresce, mentre coloro che vi si oppongono individualmente sono votati a un pericoloso destino di isolamento.
Nel 1941, dopo aver dato alla letteratura del novecento alcune delle sue opere più belle, virginia woolf si toglie la vita annegandosi nel fiume ouse. Nel 1958 leonard woolf decide di raccogliere in volume una selezione tratta dai diari della moglie, incentrata su tutto ciò che riguarda lo scrivere e la sua attività di romanziera e critica letteraria. Ne esce un testo affascinante e ricco di sfaccettature: nella sua quotidiana
Creato nel 1920, l'investigatore belga hercule poirot è forse il personaggio più amato della letteratura poliziesca, capace di spiegare ciò che è apparentemente inspiegabile e venire a capo dei casi più intricati. Elegante, con i suoi inconfondibili baffetti e i suoi modi d'altri tempi, ostinatamente fiducioso nelle proprie
Come frequentare la cultura dei greci e dei romani, in un'epoca di polverizzate nozioni e di frantumate informazioni? Eva cantarella, che ha intrapreso da una decina d'anni un'opera di appassionata e intelligente divulgazione, sembra rispondere che la frantumazione non lavora necessariamente contro la conoscenza. E dunque abilmente seziona, isola in microracconti un mondo altrimenti confinato nei testi accademici: attinge al materiale immenso dei suoi studi e delle sue predilezioni per consegnarci il mosaico della vita degli antichi, con l'intento dichiarato di farceli sentire